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"Mamma, perché mi rifiuti? Perché mi disprezzi? Sì. A me piacciono le ragazze, io non ci trovo niente di male. Lo so che avresti preferito vedermi con un bel ragazzo al mio fianco. Lo so di averti deluso.
Mamma, sono sempre tua figlia. La tua bambina. Non è colpa tua, come pensi tu. Non è una "malattia". E non è nemmeno una "fase".
Io sono nata e sto crescendo così, e non posso farci niente. Neanche tu puoi farci niente.
Mamma, perché non cambi idea? Perché non mi tratti più come prima? Mamma, perché mi stai cacciando fuori di casa?
E perché continuano a prendermi in giro e a lanciarmi frecciatine?
Sembro davvero così strana?
Eppure, ci sono persone che pensano il contrario, persone come me. Perché continuano a disprezzarci?!
Non siamo diversi da te, da papà, da mio fratello, o da chiunque altro. Siamo come voi. Dopotutto, ognuno è libero di amare chi vuole.
Mamma, perché sono così triste, ora?
Mamma, perché una corda sta avvolgendo il mio collo?"