Mi ricordo ancora quella sera.
Ero sola e camminavo nelle strade senza una vera meta.
Le luci della città e i fari delle macchine illuminavano il buio.
Pensavo a te, ai tuoi occhi, il tuo sorriso.
Mi sedetti su una panchina, la nostra panchina quella difronte alla stazione che usavamo per guardare le persone che scendevano e salivano dal treno, inventavamo storie su di loro e intanto immaginavamo un futuro per noi.
Era il luogo dove ci siamo visti per la prima volta e dove ti vidi per l'ultima. Guardavo in avanti, non c'era nessuno e c'era buio finché non ti sedesti vicino a me.
Senza dire niente ti guardai negli occhi, erano tristi e freddi, tu non dicesti nulla mi guardavi e basta.
Eravamo travolti l'uno dall'altro , non c'era bisogno di parlare i nostri occhi dicevano tutto.
Io mi alzai e me me andai più lontano che potevo per scappare da te o forse dai sentimenti che avevo paura di riprovare per te, che provo per te.
