Capitolo 5

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La mattina dopo, Alec si svegliò prima di Magnus. Non voleva restare ancora con lui, nonostante la notte precedente fosse stato molto gentile. Decise di prendere dei vestiti puliti dal suo armadio (fu molto difficile trovare abiti abbastanza normali) e lasciargli un biglietto per avvertire che stava andando via e per ringraziarlo. Si soffermò un attimo sulla soglia dell'appartamento e puntò lo sguardo sul divano, dove Magnus stava ancora dormendo. Non l'aveva mai osservato veramente e dovette ammettere che era veramente un bel ragazzo.
Scosse la testa. Che cosa stava pensando? Magnus era stato gentile con lui, ma lo trovava ancora irritante. Si, doveva convincersi di questo. Uscì in fretta dalla casa e si diresse direttamente a scuola. Sapeva che era presto, ma non voleva tornare a casa sua, dove avrebbe sicuramente visto Isabelle o, ancora peggio, Jace. Non era ancora pronto ad affrontarlo, aveva paura che non volesse più neanche vederlo dopo una rivelazione del genere. Ma perché Isabelle non teneva mai la bocca chiusa?
Arrivato a scuola non sapeva cosa fare, quindi controlló il suo cellulare.
26 chiamate perse da parte di Isabelle e 2 da Magnus, che sicuramente si era svegliato e non l'aveva trovato.

Infatti Magnus, nonostante avesse letto il biglietto lasciatogli da Alec, era preoccupato per il ragazzo, anche perché non rispondeva al telefono. Pensando che potesse essere tornato a casa sua chiamò Isabelle.
– Magnus– rispose subito la ragazza. –Alec è lì con te?–
– Cosa?– disse stupito –Vuoi dire che non è con te?– chiese Magnus, sempre più preoccupato.
–No! Non torna a casa da ieri notte–
–Scusa Isabelle, ti devo lasciare. Vado a cercarlo–
–Vengo con te– disse prontamente Isabelle
No, sarebbe meglio di no. Ce l'ha ancora un po' con te–
–Se lo trovi digli che mi dispiace e che Jace vuole parlare con lui–
–Ok, ciao–
Magnus uscì di casa pensando a dove potesse essere andato il ragazzo. Decise di provare a scuola, perché non sapeva quali altri posti Alec conoscesse.
Fortunatamente si rivelò essere la scelta giusta quando vide il moro lì davanti al cancello.
<<Alexander!>> gridò Magnus sperando che Alec lo sentisse.

Alec sentì capì subito chi lo stava chiamando, anche perché nessun altro lo chiamava col suo nome intero. Qualche giorno prima sarebbe stato infastidito dal fatto che lo avesse seguito. Stranamente, però, adesso ne fu quasi, e sottolineò il quasi, felice. Si girò e vide Magnus che gli correva incontro.
<<Come hai fatto a trovarmi?>> chiese Alec
<<Ho chiamato tua sorella e mi ha detto che non eri tornato a casa.>> rispose lui. <<Ha detto anche che le dispiace>>
Alec alzò gli occhi al cielo
<<E che Jace vorrebbe parlarti>> aggiunse Magnus.
<<Ma io non voglio parlare con lui>> disse Alec << Certo, prima o poi lo farò, ma per adesso non voglio vederlo>>
<<Puoi stare a casa mi ancora per un po'>> propose Magnus <<finché non te la sentirai di parlargi>>
Alec voleva rifiutare, ma non vedeva alternative quindi si ritrovò costretto ad accettare l'offerta di Magnus.
Visto che probabilmente Isabelle e Jace sarebbero andati a scuola per cercarlo, Alec andò a casa sua accompagnato da Magnus per prendere dei vestiti e altre cose che gli sarebbero servite in quei giorni, te cui, ovviamente, libri.
Una volta aver preso la borsa con tutto il necessario si diressero a casa di Magnus. Non parlarono molto, neanche mentre mangiavano. Per quasi tutta la sera Alec rimase sul divano a leggere.
<<Che cosa stai leggendo?>> chiese Magnus ad un certo punto.
<<Harry Potter e il prigioniero di Azkaban>> rispose Alec.
<<Oh, Harry Potter. Io no ne mai ho letto neanche uno>>
<<Cosa?>> Chiese Alec stupito <<non hai neanche visto i film?>>
Magnus scosse la testa.
<<Non è possibile! Un giorno dovremmo fare una maratona>>
<<Ok, mi piace quest'idea>>
Magnus era felice che per una volta Alec gli stesse parlando senza allontanarlo o rispondergli bruscamente.
Continuando a chiacchierare si fece tardi e si pose il problema del letto per Alec, infatti Magnus non aveva una camera in più.
<<Prendi tu il mio letto, io dormo sul divano>> disse Magnus.
<<No, figurati, dormo io sul divano>>
<<Tranquillo non c'è problema>>
Continuarono così per un bel po' e alla fine Alec dovette arrendersi.
Proprio mentre stava per addormentarsi però, pensò che gli dispiaceva per Magnus, visto che era casa sua, quindi si alzò e andò a cercarlo. Per fortuna lo trovò ancora sveglio.
<<Hei Alec, che cosa ci fai ancora in piedi?>> chiese.
<<Non devi dormire sul divano, non è giusto>>
<<Ti ho già detto che non...>>
<<No, aspetta. Volevo dire che non c'è bisogno che tu stia sul divano, il letto è abbastanza grande per tutti e due>>
Fortunatamente la stanza era buia e Magnus non si accorse che l'altro era arrossito. Quasi quasi adesso Alec sperava che rifiutasse. Come aveva potuto fargli una proposta del genere? <<Ok>> disse invece Magnus.
Quando si stesero vicini, Alec avvertì un formicolio nel sentire la vicinanza dell'altro.
Magnus in realtà aveva sperato nella richiesta dell'altro. Perché si, doveva ammetterlo. Alec gli piaceva, e molto.

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