7."Domande senza risposte."

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Per una volta nella sua vita, Ilaria quella notte dormì bene, anzi benissimo, il motivo?

Non so spiegarlo neanch'io. Quella conversazione per lei era stata strana, ma bella..forse fin troppo. Le sue parole le ronzavano in testa, come delle melodie, come quelle canzoni che impari a memoria e non riesci più a dimenticare, neanche se l'avesse voluto ci sarebbe riuscita. Ormai erano indelebili, quel tatuaggio non poteva più cancellarsi, perché era inciso sulla sua pelle, macchiato con quell'inchiostro nero che amava così tanto.

Quando andó a scuola quel giorno fu felice, era contenta di passare quella giornata con le sue amiche, passó una bella mattinata se così si puó dire, le sembrava tutto bello, perchè il mondo le sorrideva e si sa che se si sorride tutto sembra meno brutto.

"Com'era quella frase?"-pensó Ilaria.
"Ah, ecco. Quando sei sorridente il mondo è meno brutto. Chi l'ha scritta è un genio."-disse Ilaria ridendo.

In effetti, farsi delle domande per poi rispondersi da soli, non è proprio una cosa normale, ma sappiamo che in questo mondo non c'è niente di normale, quindi lasciamo stare.

Uscì da scuola e nel mentre che aspettava il solito autobus, si sedette in una panchina, voleva concedersi un momento di pace, ma non gli fu possibile, perché le arrivò una chiamata da sua cugina.

"Finalmente si è risvegliata dal mondo dei morti!"-pensó Ilaria nella sua mente.

Chiara:"Ei amo, cos'è successo? Perché mi hai fatto venti chiamate? Stai male?"-disse tutto ad un fiato.
Ilaria:"Innanzitutto ciao e poi calmati, quante domande fai? Dovrei essere io quella agitata, appunto perché non hai risposto alle mie maledette venti chiamate."-rispose Ilaria con aria scocciata.
Chiara:"Si scusa, volevo dire questo."-ribattè con obiettività.
Ilaria:"Spiegami perché non hai risposto e ti perdono."-disse tranquilla.
Chiara:"Devi sapere che i miei genitori mi avevano sequestrato il telefono ma non l'avevano spento, perció ricevevo tutto, ma non potevo rispondere a nessuno. Non puoi immaginare la mia frustrazione!"-disse sbraitando con la voce.
Ilaria:"Ah! Mi dispiace, peró comunque se adesso stai parlando vuol dire che te l'hanno ridato, ahaha."-disse con aria divertita.
Chiara:"Ma dai! Non lo sapevo! Grazie per avermelo ricordato, ahaha."-rispose anche lei con quell'aria divertita.
Ilaria:"Va bene, comunque arrivo al punto. Volevo sapere se quel tuo amico di cui mi hai parlato l'altra sera si chiama Giancarlo."-disse con voce seria. (Aggiungerei troppo seria, fa paura anche a me!)
Chiara:"Sisi, si chiama Giancarlo. Ma aspetta..perché me l'hai chiesto?"-disse incuriosita.
Ilaria:"No, niente, l'avevo dimenticato e mi stavo scervellando per ricordare il suo nome, tutto qui."-disse con quella sua voce tranquilla. (Sa nascondere le sue emozioni benissimo, non lascia trasparire niente neanche dalla voce.)
Chiara:"Ah okay, se lo dici tu ci credo, ma comunque che fai?"-disse dubbiosa.
Ilaria:"Sto aspettando l'autobus, cioè no! È appena arrivato, quindi devo andare, ci sentiamo dopo."-disse frettolosa.
Chiara:"Va bene, va bene a dopo allora."

Ed entrambe chiusero la chiamata, salì in quell'autobus e si sedette sempre al solito posto, parte destra vicino al finestrino, ormai era diventato suo.

Cominció a pensare e a ripensare, adesso finalmente aveva quella conferma che l'amico di sua cugina si chiamasse Giancarlo, ma questo cos'avrebbe cambiato? Praticamente niente, perché era difficile da spiegare, cioè ragioniamoci un pó su.

"Lei parla con un ragazzo misterioso nei suoi sogni, lui dice di essere reale e allo stesso tempo entrambi parlano di un libro che lei non conosce, che non ha mai letto. Lui conosce lei, ma lei no. Gli chiede come si chiama ma lui non risponde, ma al contemplo parla in modo strano, misterioso, sempre con quelle parole sospese piene di significato...afferma di esistere, ma non si vede..."

Ora comprenderete la sua confusione, anzi la sua disperazione! Afferma di essere matta, ma una cosa è pensarla, un'altra cosa tutt'altro diversa è esserlo.

Quel viaggio le passó così, non sapeva cosa fare, quel nome non avrebbe cambiato niente, anzi era più confusa di prima, se avesse raccontato i suoi pensieri a qualcuno, sarebbe rimasta devastata dalle loro risate, perché sapeva che l'avrebbero presa in giro, chiunque l'avrebbe fatto. Appunto per quello, ancora una volta non disse niente, tenette tutto per sè, era la cosa migliore, peró sapeva che così non avrebbe ottenuto nulla. Quelle domande necessitavano una risposta, che lei non avrebbe mai avuto.

Se solo quel qualcuno, fosse reale...potrebbe forse, cambiare qualcosa...


Ehilà, bellissime! Che fate? Iniziata bene la settimana?❤
Io non proprio, questo brutto tempo, mi mette di cattivo umore, spero che voi non là pensiate come me e che vi vada tutto bene.
Vi ringrazio tutte per le visualizzazioni e per i voti, ed ovviamente se vi è piaciuto anche questo capitolo, non dimenticate di rifare quello che fate ogni volta.
Alla prossima, un bacio a tutte!❤
Ah, dimenticavo! Buonanotte❤

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