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«Gajeel, che cosa significa che la gilda ha chiuso?» chiese Levy con la voce incrinata.

«Gajeel, cosa significa?», insisté la ragazza. Una lacrima calda le rigò la guancia.

«Io... io non lo so...» rispose Gajeel a bassa voce.

I due ragazzi e il gatto rimasero in piedi, fermi, davanti alla gilda per tempo indeterminato.

Quando la gente passava davanti alla gilda abbassava lo sguardo e non osava proferire parole con uno dei tre.

Levy piangeva in silenzio, avendo capito tutta la situazione, parlare le faceva male, e la sua mente era affollata dai ricordi della gilda.

Quella era la sua casa, dove aveva vissuto da sempre.

Era come se ci fosse nata.

Il dolore che provava era indescrivibile, e nonostante non volesse dimostrarsi tanto debole, non riusciva a non piangere. Che cosa avrebbe fatto senza la gilda? Non avrebbe più sentito le urla di Natsu la mattina, o Lucy che si lamentava perché non aveva più soldi per pagare l'affitto.

Non avrebbe più visto il sorriso di Mira-san dietro al bancone del bar, o il Master che discuteva con Erza.

Juvia e Gray seduti al solito tavolo mentre parlavano... Tutto questo non ci sarebbe più stato.

La sua casa, la sua gilda l'aveva abbandonata.

«Levy...» mormorò Gajeel, poggiando una mano sulla spalla della ragazza. «Andiamo a casa, riposati.»

La ragazza tirò su col naso delicatamente, e lasciò che le lacrime la cadessero sulla maglietta logora a causa della battaglia.

«S-sono già a casa, Gajeel.» balbettò Levy.

Lily si trasformò e prese sembianze umane.

«Che diavolo è successo qui?» chiese poi, camminando avanti e indietro lungo il cancello della gilda. «Perché nessuno ce ne ha parlato?»

«Andiamo da Lucy, o da Natsu, loro ci spiegheranno di sicuro.» disse Gajeel, ancora sotto shock.

«Io non mi muovo da qui.» replicò Levy.

Gajeel si girò ad osservare la ragazza al suo fianco.

Piangeva in silenzio, e aveva lo sguardo fisso sulla fata stilizzata del portone della gilda.

Se lui stata soffrendo così tanto, pensò a quanto potesse soffrire lei.

Lei era lì da molto tempo, più del doppio della sua età.

"È così ingiusto, la sua casa, la sua famiglia l'ha abbandonata così, senza nemmeno avvisarla. È così ingiusto.", pensò Gajeel.

«Levy, per favore. Vieni con noi.» cercò di dire Lily, ma la ragazza scosse la testa per dire di no.

Non era esattamente quello che si aspettavano di ritrovare al loro ritorno.

E per di più si erano assentati per solo un giorno.

Che cosa era successo?

«Non ti vuoi proprio muovere, eh?» chiese Gajeel dopo qualche minuto di silenzio. «Bene.»

Gajeel si avvicinò a Levy, la prese in braccio tenendola per le gambe con il braccio per tenere la schiena, fece cenno all'Exceed di seguirlo e si diresse verso casa di Natsu, cercando spiegazioni.

Levy si era spaventata, e aveva cercato di ribellarsi al gesto di Gajeel, senza successo, così si arrese e nascose il volto nel petto del ragazzo, piangendo senza preoccuparsi di cosa potessero pensare gli altri.

Set me freeWhere stories live. Discover now