4/01 ☆ Se è bravo quanto la sorella allora sei a cavallo

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Voglio riempire il collo di Luke di succhiotti piango


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«Ma dico io, tra tutte le persone con cui potevi andare a letto, dovevi per forza scegliere la sorella di Calum?!», sbottai quando, tornati in albergo, decisi che avrei potuto attaccare Luke più tranquillamente.

Il mio appuntamento era saltato - per la milionesima volta - per colpa di Luke e della sua sfacciataggine nel rinfacciare a Calum che la notte del primo gennaio s'era portato a letto la sorella di appena diciotto anni. Di conseguenza Calum si era arrabbiato sia con lui che con Mali Koa (ovvero, sua sorella) e aveva deciso di rimandare l'appuntamento - cosa su cui non contavo, a dire il vero. Ero sicuro che non avrei più visto Calum per il resto della vacanza, ora che sapeva che il mio migliore amico era un dannato puttaniere che si scopava persone appena maggiorenni.

Luke fece spallucce. «Che ne potevo sapere io che fosse la sorella di Calum?! L'ho trovata carina e ho deciso di avvicinarla, lo sai che io sono fatto così», borbottò in sua difesa, facendomi sbuffare.

«Sì ma, dannazione, perché proprio la sorella di Calum? Dimmi se non è sfiga questa! Adesso lui non vorrà mai più parlare con me - ed è tutta colpa tua!», esclamai, puntando il dito contro Luke che si limitò ad alzare gli occhi al cielo.

«Sempre a dare la colpa a me stai. Che ne sai, magari vuole ancora vederti», sminuì il biondo, buttandosi a peso morto sul mio letto.

Sospirai rammaricato. «Io non credo. Era così tanto arrabbiato-».

«Ma era arrabbiato con Luke, mica con te!», si intromise Tessa, al momento seduta sulle gambe del suo ragazzo, «Andiamo Michael, non essere così melodrammatico».

«Come posso non esserlo? Non credo che voglia uscire con l'amico di quello che ha sverginato la sorella-».

Luke scoppiò in una fragorosa risata che ci fece voltare tutti verso di lui. «Vergine? Sei serio? Mali Koa non poteva essere vergine neanche nel più remoto universo alternativo! Dio santo, Michael, stiamo parlando della ragazza che mi ha dato cinque orgasmi in una sola notte - se lei è vergine io sono Harry Potter».

«Ammazza! Se Calum è bravo quanto la sorella allora sei a cavallo, Mikey», commentò Ashton, facendo scoppiare a ridere Luke.

«Specialmente nei lavori di bocca - Dio santo, non aveva fondo. Tra poco si prendeva anche le mie-».

«Che schifo, non voglio saperlo», lo interruppe Tessa, parlando a nome un po' di tutti, «Comunque, se devo dirla tutta sono d'accordo con Luke. Se è davvero brava come dice lui, allora è probabile che non fosse vergine».

«Wow, mi sorprendi», commentò Luke, alzando un sopracciglio, «E comunque non lo era affatto, ne sono sicuro».

Sospirai. «Peccato che Calum non sia d'accordo con voi... Probabilmente pensa che la sorella fosse ancora vergine prima di andare a letto con Luke», borbottai, sedendomi sul letto.

Luke mi diede una pacca sulla spalla che non aveva niente di rassicurante. «Su, la verità salirà comunque a galla. Le troie vengono sempre scoperte. E poi... uhm, magari potrei raccontare a Calum della mia esperienza con la sua finta suora di sorella, giusto per aprirgli gli occhi», disse, illuminandosi improvvisamente.

Lo guardai scioccato. «Certo che tu la morte te la stai cercando con il lanternino, durante questa vacanza».

☆☆☆


Il mattino seguente, per la gioia di Ashton, ci ritrovammo tutti in spiaggia. Il lido era praticamente gremito di gente, più che altro di turisti che si godevano il sole che picchiava alto sulle nostre teste; faceva davvero caldo, quella mattina, ragion per cui avrei passato tutta la giornata a nuotare. Odiavo il caldo opprimente dell'Australia, ma ahimè, sono nato qui...

«Ash, mi spalmeresti la crema solare sulla schiena?».

Ashton guardò la sua ragazza con un sorriso premuroso, prendendo la crema solare e spruzzandone un po' sulla schiena di Tessa.

Luke guardò la scena ridacchiando. «Scommetto che quella non è la prima sostanza bianca che finisce sulla tua schiena, Tessa».

Mi sbattei una mano in fronte. «Santo cielo Luke, smettila con le battutacce!», mi lamentai, facendo ridere Luke. Quella mattina era particolarmente ispirato.

«Ma è così divertente mettervi in imbarazzo», replicò il biondo, distendendosi sull'asciugamano dopo aver inforcato gli occhiali, «Se vi serve qualcosa mi trovate qui ad arrostire come un pollo allo spiedo».

Scossi la testa mentre mi alzavo per dirigermi in acqua. «Tanto sappiamo tutti che ti farai rosso come un peperone crudo per poi non poterti muovere per il resto della vacanza a causa delle ustioni, mozzarella», lo presi in giro, ricevendo un dito medio che mi fece scoppiare a ridere.

Arrivare al bagnasciuga fu come camminare sui carboni ardenti. Dopo aver saltato nelle zone d'ombra, riempito di sabbia un asciugamano ed aver distrutto il castello di sabbia di un bambino che invece di scoppiare a piangere come mi aspettavo mi bestemmiò contro, riuscii ad arrivare in acqua sano e salvo (forse avevo i piedi abbrustoliti e qualche maledizione addosso ma se non altro, ero vivo).

Tornando a noi, al momento stavo nuotando un po' più lontano dalla riva, lontano dai bambini che strillavano e dai ragazzini che giocavano a palla, immerso nella pacifica tranquillità del mare calmo e cristallino. Pensavo di essere solo, ma a quanto pare non lo ero del tutto. E me ne accorsi soltanto quando qualcosa mi tirò indietro, facendomi finire sott'acqua. Quando riemersi, Calum era davanti a me e mi guardava ridendo.

«Sembri così spaventato, micetto!», mi prese in giro, ridendo ancora di me mentre io probabilmente lo guardavo come se avessi voluto ucciderlo.

«Sei pazzo?! Ho pensato fossi uno squalo o qualche animale! Dio santo, stavo per avere un infarto», mi lamentai, facendo soltanto ridere Calum di più.

«Dai, micetto, ti stavo solo facendo uno scherzo, non te la prendere», tagliò corto Calum, facendosi improvvisamente serio, «Comunque io volevo parlarti».

Tremai leggermente alle sue parole. «Certo, dimmi. Ti ascolto».

«Volevo chiederti scusa per ieri», esordì, facendomi sospirare di sollievo, «Non avrei dovuto trattarti così, e non avrei neanche dovuto attaccare il tuo amico, non se lo meritava».

Liquidai le sue preoccupazioni con un cenno della mano. «Nah, ogni tanto gli fa bene avere una ramanzina. Gli fanno passare sempre tutto a quel bastardo», borbottai, facendolo ridere.

«Sì, ma mi sono arrabbiato per niente pensando che Mali fosse vergine prima di stare con lui... e beh, ho scoperto che ho una sorella minore un po' zoccola a dire la verità».

Evitai di dirgli dei cinque orgasmi di Luke nonostante non riuscissi a pensare ad altro. Ma è umanamente possibile, avere cinque orgasmi in una notte sola? Invidiavo quel dannato bastardo di Luke a volte.

«Comunque, vorrei scusarmi con il tuo amico per come mi sono comportato con lui», disse Calum, distraendomi dai miei pensieri sugli orgasmi multipli. Beh, a dirla tutta mi sarebbe piaciuto scoprire se Calum fosse in grado di darmi cinque orgasmi.

«Oh, anche di più. Vuoi provare?».

Alzai un sopracciglio, fissando Calum concitato. «Eh?».

Calum mi sorrise malizioso. «Posso farti avere anche più di cinque orgasmi, se solo tu mi lasciassi provare».

Lo fissai sconvolto, sentendo le guance avvampare. Poi cominciai a pensate a quel "se solo tu mi lasciassi provare" e mi accigliai. Lasciarlo provare? Questo era stupido. «Tesoro, ti sbatto il mio culo in faccia da quando ci siamo conosciuti, praticamente! Ti ho lasciato provare più di una volta!», protestai, seguendolo verso la riva.

Calum rise. «Ma chissà come, non è ancora successo niente. Chissà, forse non è una cosa destinata a succedere», mi prese in giro, facendomi infuriare.

«Non mi negherai un altro orgasmo, stronzo! Torna qui!».

«Devo chiedere scusa al tuo amico, micetto!».

Cominciai a pensare che Calum ci provasse gusto a vedermi corrergli dietro frustrato al massimo. E anche a pensare che Luke Hemmings fosse stato mandato dal creatore per rovinare la mia vita sessuale.

Midnight kiss || MalumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora