Era un'assolata giornata di un afoso inverno e il nostro eroe si era alzato con il proposito di girare un altro video dove si rendeva ridicolo insieme ai suoi coinquilini, ridicoli almeno quanto lui.
Indossò le sue graziose ali d'angelo che aveva acquistato nel punto vendita di Victoria's Secret più vicino, i suoi mutandoni da battaglia e partì per una nuova avventura.
Ad intralciare i suoi sogni di gloria vi era però l'amore della sua vita.
Banana.
Lo aspettava alla fine delle scale e lui non poteva di certo tornare indietro.
Scese, trotterellando e inciampando 51 volte e mezza e rotolando giù dal corrimano, lucidandolo che manco Mary Poppins.
"Dobbiamo parlare". Esordì la banana.
Non era mai un buon segno.
"Dimmi tutto". Sorrise, cercando di non sembrare colpevole, aveva anche le ali dopotutto.
"Spero tu ti prenda le tue responsabilità". Cominciò il frutto.
"Che intendi?". Chiese, Mark, allarmato.
"Sono in maturazione". Rispose.
Mark la guardo con malcelato terrore.
"Che belloh". Disse con un falso sorriso, mettendo il piede su uno scalino dietro di lui.
"Avremo un bananino, tesoro, non sei contento?". Chiese sorridente la banana.
"Oh, it's so cool! So cool! It's so so so cool. Babies are bananas! Cool! Coooooooooooool! Cool". Sorrise, indietreggiando.
"Mark, dove stai andando?". Chiese la banana.
"Vado... Vado a... pettinare le penne ai barbagianni". Rispose, continuando a salire le scale al contrario.
"MARK!!". Urlò la fidanzata.
Ma, come in tutte le fiabe, c'è sempre un lieto fine e il nostro Mark venne salvato da chi meno se lo aspettava.
Chica arrivò, correndo come se stesse scappando dal suo padrone, afferrando Banana e mangiandola.
"Oh, Chica, sei la mia eroina!". Urlò Mark, abbracciandola.
Ed era vero, Chica era la sua eroina, in tutti i sensi.
Non ditelo a nessuno Mark sniffa i suoi peli.
FINEEEEE
Qualsiasi cosa vogliate chiedere non fatelo perché non lo so.
The Black Parade
