Che cos'è la felicita? Una casa dentro le persone che ami

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PARTE FEDE
Sono sdraiato sul letto dell'hotel in cui sono alloggiato, infuriato per quello che è successo più ci penso e più mi viene una fitta al cuore. Ho la piccola che dorme dolcemente sul mio petto.
La accarezzo, è stupenda questa piccolina. Quando torno a casa voglio vivermi anche il piccolino a pieno.
Prendo il telefono per vedere l'ora, è mattino presto ma non ho più sonno, troppi pensieri. Lo sblocco e giro su Twitter per vedere cosa succede e poi lo blocco di nuovo. Mi alzo, sento qualcuno fuori dalla porta che brontola, vado a curiosare, è una ragazza che sta litigando con il ragazzo, menomale che non sono l'unico.Sto per chiudere la porta quando intravedo Benjamin arrivare da non so dove e guardare questa ragazza confuso per poi guardarmi a me.
'Fede aspetta...'
Blocca la porta e mi fermo per chiuderla.
'Cosa vuoi ancora?' Lo faccio entrare. Copro meglio la bambina, gli do un bacio sulla fronte e lo ascolto mantenendo più possibile la calma.
'Mi dispiace per quello che è successo, eravamo entrambi ubriachi e abbiamo commesso un errore. Lei ti ama, sta male...perdonala!'
Sembra sincero
'Tu la ami Ben,ti convinci che sei solamente il suo migliore amico ma vorresti baciarla, toccarla,vorresti essere di più per lei! Convinciti di questo...' Alzo un po' la voce poi l'abbasso subito per la bambina.
'Ho paura che lo rifate, ho paura che lei possa mettere al primo posto qualcun altro che non sia io, ho paura di perderla,la amo, e la amerò!'
Stringo la mascella dal nervoso...
'Fede, vai via da qui e riprenditela porca troia! Io le voglio solo un mondo di bene cazzo credici! Sono il tuo migliore amico dovresti darmi un po' più di fiducia!'
Lo guardo senza dire niente...
'Devo lasciarla un po' sola adesso' dico abbassando la testa.
'L'ho accompagnata all'aeroporto e tutto quello che voleva eri tu! . Sei tu e continui ad essere tu!Ricostruire tutto con te! Cazzo apri gli occhi Fede...Continuava a guardare l'entrata, credeva che prima o poi entravi tu a fermarla.
La bambina si sveglia alle mie spalle e Benji va da lei, sedendosi accanto nel letto
'Zio Benji' lui sorride e le stampa un bacio sulla guancia.
'Dov'è mamma?!'
'È andata in Italia, doveva fare la visita al fratellino è piccolino ancora e deve stare sotto osservazione' Benji mi salva il culo per l'ennesima volta, devo lasciarmi questa storia alle spalle e riprendermi la mia vita! Il passato è passato. Ho lo sguardo perso nel vuoto e penso. Devo tornare a casa e riprendermela prima che sia troppo tardi. Fanculo ai problemi.
'Papà' la vocina dolce di Angel mi riporta alla realtà, mi giro. È seduta nel letto ancora coperta dalla sua copertina, con i suoi boccoli castani scuro scompigliati che mi guarda. Vado da lei, si siede sulle gambe e mi abbraccia, rimane con la testa sul mio petto. Amo con tutto me stesso questa piccolina, è la mia vita, è mia figlia, sangue del mio sangue, ha il mio stesso cognome, le mie stesse labbra,il mio stesso sorriso. La bacio sulla fronte e lei sorride mentre Ben la fa giocare.
'Dov'è mucchino?' Domanda lei a Benji
'È mio mucchino' gli fa la linguaccia.
'No mio!'
Ride e lo picchia.
'Cosa mi hai fatto?'
La sento ridere, lui le fa il solletico, mentre ride come una matta.
'Benji...vai a fare le valigie torniamo da lei!' Faccio un sorriso
'Finalmente ti sei svegliato!'
'Si...è ritornerà ad essere mia!'
Benji va a fare le valigie e io faccio lo stesso, cambio la bambina, le faccio la coda e poi andiamo in aeroporto.
'Ritorniamo da mamma!!'
Dice Benji ad Angel tutto felice, e lei sorride.
'Sei contenta?' Continua lui.
'Shiii andiamo dal fratellino'
'Si amore' sorrido dopo la risposta.
Benji che mi guarda sorridente e io ricambio.
Angel vede un sacco di gente così mi prende la mano e gliela stringo. Ci dirigiamo verso l'imbarco e ci sediamo mentre aspetto che aprano per andare sull'aereo. Prendo in braccio Angel gioco con lei. Dopo mezz'ora aprono e noi andiamo sull'aereo.
Benji come al solito è vicino al finestrino e io con Angel accanto.
Come siamo in volo mi addormento. Sogno lei, la vedo come se fosse la realtà, la vedo sorridere felice che mi guarda ma non mi tocca. La voglio,provo ad allungare la mano ma si sposta. È seria ora. Non sorride più e io ho bisogno del suo fottuto sorriso nella mia vita, è l'unica cosa che mi fa stare bene, ho bisogno di lei. Mi sveglio di soprassalto e noto che Benji si gira verso di me veloce.
'Tutto bene?!' Mi chiede curioso
Mi stropiccio gli occhi e poi rispondo guardandolo.
'Si solo un brutto sogno tranquillo'
Noto Angel che dorme tra le sue braccia, sotto al suo maglione.
'Che hai sognato?' Mi chiede incuriosito.
'Lei...' Appoggio la testa al sedile e chiudo gli occhi.
'...ho paura che non mi vuole più,ho paura che non mi ami più'
Apro gli occhi e lui è accanto che mi ascolta attentamente.
'Se non ti vorrà tu continuerai a provare finché non sarà di nuovo tua!'
'Già...Benji' lo guardo e lui mi guarda a sua volta.
'Dimmi!'
'Grazie!' Mi esce dal cuore questo ringraziamento. Tiro fuori il pugno e lui lo batte.
'So quanto la ami! E anche lei a te'
Atterriamo, prendiamo le valigie e ritorniamo a casa.
PARTE ALLYSON
'Allyson un caffè grazie'
Preparo un caffè subito, oggi il bar è affollato così faccio il più veloce possibile per accontentare ogni cliente.
Ho ripreso il mio lavoro subito dopo che sono arrivata da Miami, anche per togliermi dalla testa il casino con Fede. Il bambino me lo guarda lo stesso Morena nel mentre che sono qui al bar.
Guardo l'ora, manca un oretta e torno a casa. Mi manca un casino Angel, l'ho sentita poco in questo periodo lontano da lei. Voglio stringerla a me, baciarmela tutta, giocare con lei nel lettone. Continuo a servire fino a quando non finisco il turno. Vado nello spogliatoio, mi cambio la divisa e mi vesto. Saluto tutti e vado a prendere il bambino.
Arrivo al cancello di casa e suono, mi aprono ed entro. Busso alla porta e mi apre Fede. Rimango un paio di minuti lì davanti a lui senza dire nulla. Ho paura di aprire bocca.
'Entra...' Mi dice lui facendomi spazio per entrare. Vado dritta al bambino nel passeggino e lo prendo baciandolo.
'Amore mio!' Lo stringo a me poi guardo Fede che si è avvicinato a me.
'Mia madre è uscita e mi ha chiesto se potevo guardarlo io il bambino così ho passato un paio di ore con lui'
Da un bacio in fronte al bambino.
'Usciresti con me a cena stasera per parlare di noi?'
A quella domanda mi blocco. Non so cosa fare
'Chi tiene i bambini?'
'Mia madre!'
'No Fede glieli do già nelle ore in cui lavoro, poi va a prendere sempre Angel all'asilo... non posso.'
Metto il bambino nel passeggino e mi siedo. Lui viene accanto a me e posa la sua mano sulla mia.
'Fede perchè?' Lo guardo seria. Mi chiedo perché, perché si comporta così
'Come perché'
'Ci siamo lasciati male a Miami, perché tutta questa dolcezza improvvisa adesso?' Tolgo la mano da sotto la sua.
'Io ti amo Allyson, in questa settimana in cui siamo stati divisi ho capito che io senza te non sono nessuno,senza i miei figli non sono niente,Benji mi ha fatto capire tanto.'
Rimango a bocca aperta per quelle parole,mi è mancato così tanto,guardo i suoi occhi azzurri che guardano i miei, sono sinceri, sono belli.
'Ti amo anche io Fede' sorrido, lui fa lo stesso. I cm tra di noi si fanno sempre meno, il cuore mi va a mille come al nostro primo bacio, all'insaputa di tutti come per la nostra relazione dei primi mesi. Le nostre labbra si toccano, le nostre lingue anche. Ci baciamo. Mi è mancato veramente un casino. Metto le mie mani dietro al suo collo e continuamo.
'Mammaaaaa' mi stacco subito da Fede rintontita e mi giro. Vedo Angel con Morena che sono entrate in casa.
'Amoreeee' apro le mie braccia e lei si butta nelle mie braccia.
'Scusatemi' dice Morena sorridendo un po' timida.
'Tranquilla mamma'
Morena si mette a suo agio in casa propria dopo la scena che ha visto e interrotto e va a fare le cose che fa sempre.
Mi bacia ancora mentre ho la bambina in braccio.
La sera rimaniamo a cena da Morena, nel pomeriggio mentre io aiuto Morena con alcune cose e per la cena, Fede e la bambina vanno a casa per prendere alcune cose del bambino. Anche la piccolina, se non è dietro al suo papà inizia a piangere come una pazza.
Ho in braccio il bambino per allattarlo, Morena è con me e parliamo un po' di tutto,è la dolcezza come Fede, sono indentici.
Verso sera, mi arriva una chiamata sconosciuta, rispondo.
'Lei e la signora Rossi?'
'Lei chi è' rispondo io spaventata
'Sono della pattuglia dei carabinieri,il signor Federico Rossi ha avuto un incidente con una bambina,gli abbiamo portati ora in ospedale'
Sento che le lacrime iniziano a scendermi dal viso. Guardo Morena anche lei è spaventata.
'Arriviamo, grazie'
Spengo il telefono, dico tutto a Morena,  agitata prendo il bambino e corriamo in ospedale. Cerchiamo il reparto ma sbagliamo un paio di volte così cerchiamo ancora negli altri reparti con agitazione. La mia bimba, mio marito, ho dannatamente paura.

Ho bisogno di poche cose ma essenziali per vivere e tu sei tra quelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora