Sunshine 2-Alla Ricerca Della Verità{S.M}

Capitolo 2

Da Sconosciuto
Rivuoi la Nissan di quello stronzo di tuo fratello?
Certo che la rivoglio, ma voi al mio Justin non date dello stronzo!
A Sconosciuto
Prima di tutto modera il linguaggio quando parli di lui. E sì, la rivoglio perché mi appartiene di diritto.
Da Sconosciuto
Sai una cosa? Noi avevamo pensato di fare un bel falò con quella macchina, come tu hai fatto con il nostro stemma. Ma sta tranquilla, tu saresti stata invitata.
A Sconosciuto
Non lo farete perché se lo fate vi distruggo.
Spengo il telefono e mi vesto per uscire. Prendo chiavi, soldi e vado nel parcheggio per salire al volante della Camaro.
Guido per la città fino ad arrivare al suo punto più alto. Da qui si vede benissimo Toronto, la mia Toronto, la città che mi ha dato e che mi ha tolto. La mia città.
[...]
Sono ormai intere ore che fisso l'orizzonte, restando appoggiata al cofano della macchina a pensare.
Penso a Justin, a Shawn, agli S, a come la mia vita è cambiata in così poco tempo.
Non avrei mai pensato che Shawn diventasse ossigeno, linfa vitale per me. Non me lo potevo minimamente immaginare.
Accendo il telefono e vedo venti messaggi e cinque chiamate perse da Shawn.
Lo chiamo ma è inutile, non risponde. Provo a chiamare Cameron ma neppure lui risponde. Riprovo a chiamare Shawn che dopo otto squilli risponde.
-Jocelyn dove cazzo sei?!-sbotta infuriato.
-Sono uscita e ho perso la cognizione del tempo.-mormoro.
-Dove sei?-scandisce ogni sillaba.
-Nel punto più alto della città.-
-Sei sola?-chiede.
-Sì. Perché mi hai chiamato?-
-Siamo tutti preoccupati per te, maledizione! Almeno lascia un biglietto a tuo padre quando esci!-
-Hai ragione, ma non ci ho pensato. Torno subito a casa.-
-Bene.-dice freddo staccando.
Osservo lo schermo nero e sospiro. La sua voce così fredda non mi piace.
-Jocelyn!-mi urlano tutti contro non appena scendo dalla macchina.
-Ho sbagliato a non avvisare ma non c'era motivo di preoccuparsi.-dico sulla difensiva.
-Vuoi prendermi in giro?!-Cameron mi si avvicina.-Quei bastardi ti stanno letteralmente dando la caccia e noi non abbiamo motivo di preoccuparci?!-sbotta infuriato.
-Mettetemi un radar a questo punto!-sbuffo.
-Sei una stupida!-urla Tina in lacrime.-Mi hai fatto preoccupare da morire e questi due..-indica i due Jack.-..non aiutavano a calmarsi! Stavo morendo dalla paura.-
-Sei un'incosciente!-dice mio padre.-Sai quanti film mentali mi sono fatto?! Sai quanto cresceva in me la paura di perdere anche te, ogni secondo che passava?! Lo sai?-
-Perdonami, non volevo.-lo abbraccio.
-Siete identici. Due incoscienti.-mormora.
-Sì lo siamo. Siamo due incoscienti.-lo stringo forte tra le braccia.
-E a me non ci hai pensato Jocelyn?-mormora Shawn alle mie spalle.-Io non so nulla di questa storia di cui tutti parlano e ho pensato al peggio. Ma ti è passata almeno per l'anticamera del cervello questa idea?-i suoi occhi sono cupi mentre fissano i miei.
-Scusa.-sussurro abbassando lo sguardo. Mi abbraccia forte e continua a sussurrare piano.
-Pensavo che il ragazzo dell'altra volta fosse tornato e ti avesse toccato, ma io sono l'unico a poterlo fare perché mi appartieni.-dice sul mio collo, con voce roca, provocandomi una miriade di brividi.
Mio padre tossisce rumorosamente e noi ci stacchiamo dall'abbraccio.
-Perché sei sparita così?-chiede J passandosi una mano nel ciuffo biondo.
-Avevo bisogno di pensare, ecco tutto.-dico parte della verità.
-A cosa?-chiede il mio migliore amico.
-A tutto.-osservo i suoi occhi nocciola.
-Dammi il telefono.-si avvicina e me lo toglie dalla tasca posteriore dei jeans.
-Giù le mani dalla mia ragazza!-ringhia Shawn attirandomi a sé.
-Ridammi il telefono!-mi lamento.
-Tieni.-me lo ridà dopo aver letto i messaggi.-Ho da fare. Ci sentiamo.-tira su il cappuccio della felpa e va via.
-Non fare ciò che penso tu voglia fare!-dico mentre si allontana.
Da Cam
Non farò nulla, tranquilla;)
Alzo lo sguardo dallo schermo e sorrido. Per fortuna.
-Jocelyn Faith Evans, fila subito dentro che dobbiamo fare un bel discorso noi due.-dice mio padre fissandomi con quei due occhi azzurri che si ritrova.
-Ok.-mormoro.-Ciao Raga.-i Jacks mi salutano con un abbraccio e una pacca sulla spalla.-Ciao Tina.-abbraccio la ragazza.
-Non farmi mai più una cosa simile biondina.-
-Ciao Shu.-lascio un bacio sulla sua guancia.
-Ciao piccola Jo.-sorride. Seguo mio padre, preparandomi psicologicamente alla ramanzina del secolo.
[...]
-Non capisci che io voglio farlo, e nessuno me lo toglierà dalla testa!?-è già un'ora che discutiamo.
-E non capisci che io non voglio perdere anche te!?-mio padre ha i pugni puntati sul tavolo.
-Tu non sei stato messo nella mia situazione! Nessuno è stato messo nella mia situazione! Nessuno può capire!-trattengo a stento le lacrime.- Lo hanno ucciso davanti ai miei occhi! Il suo sangue mi ha impregnato i vestiti, mi ha macchiato la pelle!-le lacrime scendono velocemente.
-Principessa...-mio padre si avvicina.
-Lui era la mia vita, la luce dei miei occhi. Lui mi faceva sorridere in ogni situazione, con lui mi sentivo protetta da tutto.-
-Non puoi mettere a rischio la tua vita, Justin non lo vorrebbe.-mi abbraccia.
-Io voglio che soffrano almeno un ottavo di quanto ho sofferto io nel perderlo. Voglio che scompaiano, li voglio morti.-dico sempre più piano.
-Io non voglio portare anche te accanto a tuo fratello e tua madre. Io ho bisogno di te. A questo ci hai mai pensato? Hai mai pensato che noi avessimo bisogno di te?-
-Io rovino tutto, non avete bisogno di me.-
-Io, Cameron, Tina, i due Jack, Shawn. Tutti abbiamo bisogno di te.-ci stacchiamo dall'abbraccio.
-Io voglio vendicare Justin. Quando lo farò, riuscirò a vivere in pace. Ti prego papà, permettimelo.-
-Lo farai da sola?-chiede dopo avermi fissato negli occhi.
-Ovvio. Non voglio mettere in pericolo la vita degli altri.-
-Va' a dormire che si è fatto tardi.-indica la mia stanza.
-Sapevo che non avresti accettato.-mormoro.
-Se ti vendichi, non lo riavrai indietro.-dice mentre chiudo la porta.
Se ti vendichi, non lo riavrai indietro.... Se ti vendichi, non lo riavrai indietro.... Se ti vendichi, non lo riavrai indietro...
Non importa. Voglio farlo comunque.