Nonostante tutto

3.9K 174 10
                                    

Wanda mi accompagnò in bagno dove diedi libero sfogo a me stessa.
Mi chinai sul vaso della toilette mentre lei mi tenne i capelli in modo tale che non li sporcassi.
Quando il mio stomaco mi diede un attimo di pace, alzai il capo verso il soffitto e respirai lentamente.
"Ti prego dimmi che questo è dovuto allo stress" Chiesi a Dio ad alta voce e giustamente Wanda si sentì confusa.
"Come scusa?"
Non finì di dirlo che tornai a vomitare.
"Sì Ariel, credo sia dovuto a questo, a cos'altro altrimenti?"
Non so, forse ero incinta?
Ma giusto, lei non poteva saperlo.
Rialzai il capo e la fissai dritta negli occhi, poi abbassai lo sguardo di nuovo sul vaso.
"Nulla..."
"C'è qualcosa che vuoi dirmi?"
Ebbi un altro coniato ma riuscii a trattenermi. Inspirai ed espirai lentamente e sembrò quasi che tutto si fosse calmato, tranne il mio cuore che batteva a mille.
"No"
Concluso il discorso, prese un fazzoletto e mi pulì il muso proprio come fanno le mamme con i bambini. Chiusi gli occhi un po' infastidita dopodiché lei lasciò che i capelli mi cadessero morbidi sulle spalle e si alzò.
"Fatti una doccia, ok? Dopo ti faccio una bella tisana calda" Disse con tono dolce e fece qualche passo indietro quando la bloccai.
"Perché?" Domandai voltandomi verso di lei di scatto.
"Cosa?"
"Perché non me lo avete detto? Lo sapevano tutti tranne me..." Dissi e il mio respiro tornò ad essere affannoso, segno che stavo per tornare a piangere.
Il giorno prima mi aveva detto che non sapeva nulla. Mi aveva mentito. Si erano presi tutti gioco di me.
"Mi dispiace Ariel, Luke ci aveva supplicato di non dirtelo" Spiegò dispiaciuta.
"Vattene ora..." Dissi abbassando lo sguardo.
"Scusaci ti prego" Ripeté.
"VATTENE" Urlai alzando il volto fissandola con le lacrime agli occhi.
Deglutì e se ne andò obbedendomi.
Io mi alzai per chiudere la porta, dopodiché aprii l'acqua calda ma non mi spogliai per entrare nella vasca. Mi sedetti in un angolo del bagno e mi portai le ginocchia al petto lasciando che l'acqua calda scorresse e creasse così tanto vapore acqueo da riempire tutta la stanza.

Luke's POV
Mi asciugai gli occhi e presi il telefono, non lo controllavo da un giorno.
Notai svariati messaggi di Alison e di mamma.
Alison.
Come diavolo dovevo comportarmi?
I sensi di colpa mi stavano divorando. Non sarei resistito un secondo con lei nella stessa stanza senza scoppiare a piangere per quel che le avevo fatto.
Il fatto è che non me ne sono pentito, se avessi avuto la possibilità di tornare indietro nel tempo a quel giorno l'avrei rifatto. Ciò mi faceva sentire doppiamente in colpa.
"Signore siamo arrivati alla prima fermata" Disse il tassista interrompendo, per fortuna, i miei pensieri.
Chiusi gli occhi e sospirai, dopodiché aprii la portiera ma prima di scendere mi voltai verso lui.
"Le chiedo un po' di pazienza, ci vorrà del tempo..." Dissi e lui mi fece un mezzo sorriso. Ero deciso a dirle tutto e ne avrei affrontato le conseguenze.
"Faccia pure, mi hanno pagato profumatamente" Rispose, il che mi fece ridere.
Scesi e chiusi lo sportello. Mi diressi verso il portone e suonai al campanello. Poco dopo Alison mi aprì e il suo sorriso svanì quando notò come ero conciato.
"Santo cielo Luke, perché sei così bagnato?" Mi domandò confusa toccandomi il petto.
Io abbassai lo sguardo e inspirai profondamente.
"Ariel" Dissi liberando tutta l'aria.
"Ariel ti ha bagnato?" Domandò ancora confusa. Ma credo ebbe capito tutto quando incrociai il mio sguardo col suo.
"No Alison... ho bisogno di parlati di Ariel... e me" risposi ancora una volta.
Lei in un primo momento rimase immobile, dopodiché si spostò lateralmente per potermi far entrare dentro.
"Papà è a lavoro, mamma è fuori a fare la spesa" Mi informò quando entrai e chiuse la porta.
Lei mi superò e andò a sedersi sul divano. Io non mi sedetti, rimasi in piedi di fronte a lei.
Stetti zitto qualche secondo poi quando aprii bocca scoppiai in lacrime. Mi inginocchiai e poggiai la testa sulle sue gambe abbracciandola dalla vita.
"Mi dispiace Alison" Dissi con la voce sommessa dal pianto.
"Luke?" Si preoccupò lei.
"Mi dispiace così tanto" Continuai a ripetere sulle sue gambe.
Non sapevo con che genere di reazione avrebbe reagito. Sapevo solo che avevo bisogno di dirle la verità.
"Luke cosa è successo?" Domandò con voce seria.
Alzai il volto e osservai il suo.
"Io ti amo Ali, ti amo ma..." Dissi cercando di tenere lo sguardo a contatto col suo ma fallii miseramente e abbassai il capo.
"Ma?"
"Ariel, io... non riesco a-" Cercai di dirle che Ariel non riuscivo proprio a dimenticarla, a non pensarla ad ogni ora del giorno, a non preoccuparmi di come si sentisse, ma lei mi bloccò.
"Lo so Luke..."
"Cosa?" Domandai corrugando la fronte.
"So cosa provi per Ariel e so altrettanto cosa prova lei per te. Quando ho saputo che lei e Noah si erano lasciati sapevo con certezza che sarebbe accaduto ciò..." Spiegò abbassando il capo e giocherellando con un pezzo di stoffa.
Io scrollai la testa un po' confuso. Non era stata la loro rottura a farmi riavvicinare ad Ariel, era stato il fatto che lei aveva bisogno di me e di nessun altro. Anche quando stava con Noah, sarebbe bastato un mio o un suo cenno per farmi riavvicinare ancora una volta.
Poi la partenza.
Speravo mi rincorresse fuori in giardino, volevo dirle addio come si deve ma dentro i suoi non me lo avrebbero mai permesso. Quando mi sono infilato in macchina fui avvolto da una serie di emozioni così forti che mi sembrò addirittura di impazzire. Volevo scendere all'istante e tornare da lei, ma rimasi immobile a pensare quanto successo.
"No Alison, non è stata la loro rottura... ma la mia partenza" Risposi infine.
"Dimmi tutto Luke ti prego..." Continuò lei angosciata.
Prima mi bastava averla vista una volta per capire che stava bene o per capire se dovevo dirle qualcosa o meno, ma quando ho concepito il fatto che non l'avrei più rivista in me si è mosso qualcosa.
"Io pensavo avrei tenuto tutto sotto controllo, che la partenza sarebbe stato un giorno felice per me... Insomma, me ne sarei andato finalmente da quella casa che mi aveva recato così tante sofferenze e avrei rincontrato i miei, ma non è stato così e non è così. Io non ero pronto a lasciare Ariel, non in quelle condizioni. L'ho baciata Alison e mi sono accorto che... che non potevo vivere senza di lei, non posso vivere senza di lei ma non posso stare con lei e così non posso stare neanche con te. Dirtelo è una cosa orribile" Spiegai prendendo fiato dopo ogni frase poi mi bloccai un po' per deglutire e continuai.
"Sono un tale coglione, ti prego... perdonami ma credo essermi messo con te perché era con te che era tutto più semplice Alison"
Non potevo crederci. Le avevo detto quelle parole con tanta facilità. Se mi avesse tirato uno schiaffo non ne sarei stato sorpreso. Invece no, rimase zitta a fissarmi in volto.
"Ali?" La chiamai disperato, avevo bisogno di un suo cenno. Poi...
"Sapevo che non avrebbe funzionato, anche con la sua approvazione..." Disse abbassando ancora una volta il capo.
"Mi dispiace, ora non la vedrò più ma non era giusto che tu restassi all'oscuro di tutto" Continuai a dirle e lei alzò la testa sorridendomi.
"La cosa che ho amato subito di te è stata proprio la tua sincerità Luke" Disse accarezzandomi il volto. Sentii un groppo alla gola. È vero, le avevo detto tutto ma di quella notte avrei potuto anche evitare. Ci sono cose che non avrei il coraggio di dire a nessuno. Era una cosa che doveva rimanere tra me ed Ariel.
"Credo sia meglio concluderla qua" Disse all'improvviso afferrandomi delicatamente la mano.
Io sgranai gli occhi per lo stupore.
"Ali-"
"Dirò a papà che ti ho lasciato io e nient'altro, per lui sei come un figlio e comunque non abbandonerebbe mai il suo boccino d'oro" Continuò con un tono di voce calmo.
"Non serve che tu lo faccia" Risposi mentre facevo segno di no con la testa lentamente.
"Luke io starò bene, seriamente... forse tu no..." Concluse e io non seppi più come rispondere.
Rimasi in silenzio a fissare un punto impreciso della stanza poi mi alzai lentamente senza spostare il mio sguardo.
"Luke" Mi chiamò lei riportandomi alla realtà.
Voltai il capo e la fissai dritto negli occhi.
"Nonostante tutto... Ti voglio bene" Disse e si alzò per abbracciarmi.
L'abbracciai forte anche io e rimanemmo in quel modo per un bel po'. Era come se il tempo si fosse fermato.
Poi lei si allontanò asciugandosi le lacrime agli occhi e mi sorrise ancora una volta.
"Ora vai"
"Spero di rincontrarti un giorno Alison, magari al fianco di una persona che sappia renderti felice come non mai perché tu lo meriti" Le dissi e l'abbracciai un'ultima volta.
Ci allontanammo e lei mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
"Se lei è così importante per te, non dovresti dirle addio così facilmente" Mi consigliò, anzi, quasi mi rimproverò e aveva ragione.
Comunque annuii soltanto.
"Alla prossima Luke" Mi salutò dolcemente.
Alison era una brava persona, e mi odiavo profondamente per quel che le avevo fatto ma lei si meritava di meglio e io non potevo renderla felice.
Mi asciugai le lacrime e le sorrisi un'ultima volta.
"Alla prossima"








Salve☀️
Come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi ringrazio tantissimo per il supporto!
Alla prossima❤️
~Pia

Don't let me goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora