L'esame

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Spalancai gli occhi prima di lei quando udii la sveglia suonare. Teneva il volto sul mio petto e respirava lentamente, c'era una pace ora in quella stanza.
Nel frattempo le accarezzai dolcemente il braccio e le presi il volto con la mano avvicinandomi per stamparle un bacio sulla fronte.
A quel mio gesto lei aprì lentamente gli occhi e portò una mano dietro per chiudere la sveglia.
"Buongiorno" Disse abbozzando un sorriso e stiracchiandosi un po' per poi rimettere la sua mano calda sul mio petto.
"Perché la sveglia?" Domandai stropicciandomi gli occhi.
"Io ho sempre la sveglia" Rispose e si voltò portandosi le lenzuola sul petto e si sedette sul letto lasciandomi ammirare la sua perfetta schiena nuda.
"Che fai?" Le chiesi ancora alzandomi sui gomiti.
Lei voltò il capo e mi fissò a lungo.
"Devo andare al college oggi" Disse infine e si abbassò per prendere il reggiseno che aveva buttato a terra la sera prima.
"Perché?" Domandai osservandola nel suo goffo movimento di metterselo.
Prima che lei mi rispondesse, con un dito ripassai le linee del tatuaggio. Era elegante certo, ma i suoi non lo avrebbero mai accettato.
"Ho un'esame" Rispose mettendosi la maglietta.
"Oh... giusto me ne ero dimenticato" Dissi corrugando la fronte. Come avevo fatto a dimenticarlo?
Mi alzai e l'abbracciai da dietro baciandole il collo.
"Perché hai la sveglia? Non confidi nelle mie capacità di svegliarti presto la mattina?" Le chiesi facendo il finto offeso.
"No! Al contrario..." Rispose ridendo e abbassando progressivamente la voce.
"Cosa?"
"È che..."
Si voltò verso di me poggiando le mani sul petto e abbassò la testa "Voglio essere sveglia quando vieni a bussare alla mia porta" Ammise con un po' di imbarazzo.
Mi misi a ridere per la situazione e l'attirai a me facendole appoggiare il volto al mio petto.
"Perché?" Chiesi ancora un po' confuso.
Lei si allontanò spingendomi con le mani e io sgranai gli occhi per quella sua reazione.
"Come perché? Come fai a non capirlo?" Domandò corrugando la fronte come se le avessi chiesto una cosa più che ovvia.
"Scusa!" Risposi perplesso.
Si riavvicinò e poggiò la sua fronte alla mia.
"Perché voglio che tu sia la prima persona che vedo ogni mattina..." Sospirò.
Certo. Ok era abbastanza semplice questa cosa da immaginare.
Ariel in questi anni aveva architettato in maniera specifica tutti i modi per poter starmi sempre vicina. Era incredibile.
Le accarezzai il volto e le stampai un bacio sulle labbra.
"Non puoi neanche immaginare quanto abbia sofferto quando tu hai deciso di evitarmi" Disse iniziando a disegnare con l'indice dei cerchietti sulle lenzuola.
"Mi dispiace..."
Mi sentivo malissimo. Ariel viveva solo con la speranza di ricevere un saluto o un sorriso da parte mia e io l'avrei abbandonata tra un giorno.
Sentii un groppo in gola e decisi che glielo avrei dovuto dire a tutti i costi.
Presi un bel respiro e aprii bocca ma lei mi anticipò.
"Ma ora è tutto ok, no? Insomma... si è risolto tutto fra noi, giusto?" Disse con un sorriso che più che felicità conteneva disperazione.
Io rimasi a bocca aperta e la chiusi subito dopo che realizzai ciò che aveva detto.
Lei si allontanò dal mio viso e si stropicciò gli occhi.
"Stavi dicendo qualcosa?" Chiese buttandomi le braccia intorno al collo e allora capii che forse era meglio non rovinare quell'atmosfera che si era creata fra noi.
"Nulla... mi dispiace" Dissi ancora una volta.
Lei si avvicinò e mi baciò allontanandosi lentamente mentre si alzò dal letto.
"Ok, ho capito. Vado o non mi sbrigo più"
Annuii e mi alzai anche io alla cerca dei pantaloni.
Lei prese i panni dall'armadio e si diresse verso la porta mentre io ero intento a mettermi i pantaloni.
Aprì la porta ma si bloccò sulla soglia.
"Luke" Disse voltando il capo verso di me.
Io mi fermai e aspettai che continuasse.
Si guardò intorno e mi squadrò da capo a piedi tenendo la bocca aperta.
Poi deglutì e finalmente parlò.
"Io... ti amo" Disse e uscì dalla stanza poco dopo.
Quando se ne andò realizzai una cosa.
Avevo passato una nottata stupenda con la ragazza che amavo da più di sette anni.
Ma io... io stavo con Alison e me ne sarei andato a casa mia con lei tra qualche ora...
Cosa diavolo avevo combinato?

Ariel's POV
Corsi in bagno senza aspettare risposta.
Aveva fatto una faccia stranissima quando glielo avevo detto e non volevo mi rispondesse in modo tale da spezzarmi il cuore ancora una volta, anche se era improbabile visto la notte passata insieme.
Mi chiusi in bagno e mi appoggiai alla porta scivolando a terra.
Mi misi le mani sul volto che andava in fiamme e sfoderai un enorme sorriso.
Non riuscivo ancora a crederci, la mia mente non riusciva a realizzarlo.
Per me non era semplice sesso. Era amore. Io e Luke non avevamo fatto sesso. Avevamo fatto l'amore ed era stato magnifico. Non lo avrei mai rimpianto.
Mi alzai ed iniziai a spogliarmi entrando nella vasca.
Feci in fretta in quanto avevo già fatto ritardo di mio.
La verità è che avevo paura di lasciare Luke solo. Avevo paura che al mio ritorno lui non ci fosse stato più. Avevo paura che durante la mia assenza lui sarebbe stato da Alison a farsi coccolare da lei.
Tutti questi pensieri mi martellavano in testa e non riuscivo a smettere di pensarli.
Iniziai a vestirmi e con calma abbottonai la camicia bianca.
Quando finii di prepararmi passai dalla mia stanza per prendere le ultime cose ma Luke era già andato via.
Fissai quella quattro mura a lungo poi sospirai e chiusi la porta uscendo.
Scesi in cucina e passai vicino a Wanda dandole un bacio e lasciandole il rossetto sulla guancia.
"Come siamo eleganti" Mi lusingò lei. Io feci un mezzo inchino e mi misi a ridere.
"Beh come sempre d'altronde. Questo esame sarà una passeggiata per te" Continuò poggiando le mani sulle mie spalle. Io le risposi solo con un sorriso, poi lei si allontanò continuando a preparare la colazione.
"Io non faccio colazione" Precisai fissando il cornetto sul tavolo.
"Come mai?" Domandò lei corrugando la fronte.
"Sono già in ritardo perciò preferirei evitare di sprecare altro tempo"
"Mangiare non è tempo sprecato Ariel, e se ti viene fame durante l'esame?"
"Dio no! Credimi la fame è l'ultimo dei miei pensieri" Le risposi e  a dire il vero anche l'esame lo era...
Stette zitta per un secondo poi voltò il capo verso la porta.
"Comunque hai visto Luke?" Domandò all'improvviso.
Sgranai gli occhi e sentii il volto in fiamme ancora una volta.
"Eh?" Pronunciai schiarendo la voce.
"Questa mattina sono passata a svegliarlo ma lui non c'era" Rispose voltandosi verso di me e nel frattempo assunsi un'espressione indifferente.
"Ah, oh... comunque sì, è venuto a svegliarmi e poi si è fermato a rifare il letto" Raccontai guardando a terra.
Potevo dire la verità a Wanda? Beh certo che sì ma ora proprio no.
La porta si aprì e spuntò Luke che teneva il capo basso.
Quando lo alzò notò i nostri sguardi e mise una mano dietro il collo.
"Stavate parlando di me?" Domandò con un sorriso nervoso.
"Buon-" Cercò di dire ma venne bloccato da Wanda.
"OH CIELO!" Urlò lei portandosi le mani alla bocca.
"Cosa!?"
"Che hai fatto all'occhio!?"
"Emh"
"Colpa mia. Gli ho sbattuto la porta in faccia stamattina..." Intervenni senza spostare lo sguardo da Luke.
Lui non mi aveva degnato di uno sguardo neanche per un secondo. Si voltava velocemente, mi fissava le mani e poi tornava a guardare Wanda.
"Devi aver preso bene la botta, oddio" Si allarmò lei andando verso di lui e afferrandogli il volto per osservargli meglio l'occhio.
"Tranquilla, sto bene" Affermò lui stringendo gli occhi e liberandosi dalla presa.
"Io-io vado ora" Mi intromisi ancora una volta restando a fissare Luke.
"Ok! Buona fortuna!" Rispose Wanda sorridendomi amorevolmente.
Io abbozzai un piccolo sorriso e aspettai anche una parola da parte di Luke... che non arrivò, mi sorrise e basta... senza neanche incrociare lo sguardo col mio.
Abbassai il volto mordendomi il labbro e mi voltai dirigendomi verso la porta.
Perché si comportava così? Diamine, faceva così male.
Trattenni le lacrime e quando arrivai alla porta di ingresso venni fermata dalla sua voce.
"Ariel!" Mi chiamò venendomi incontro.
"Cos-"
Non finii di chiederlo che lui mi afferrò il volto e mi baciò come se fosse passata un'eternità dall'ultima volta.
Si allontanò e mi stampò un bacio anche sulla fronte.
"In bocca al lupo" Disse subito dopo fissandomi dolcemente.
Lo guardai incredula e deglutii cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime.
Poi abbassai il volto sorridendo e lo rialzai per stampargli un altro bacio.
"Crepi"












Hi!
Come va!?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che l'attesa sia stata ripagata(?)🙄
Vbb!
Alla prossima ❤️
~Pia

Don't let me goWhere stories live. Discover now