Capitolo 3

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Sono volate via già due settimane da quando ho iniziato questo nuovo lavoro e devo ammettere che mi trovo molto bene.
Stamattina sarei dovuta andare come da solita routine ma nevica a dirotto e quindi il datore di lavoro ha deciso di non aprire il negozio. Ne ho approfittato ovviamente stando a letto fino a mezzogiorno, visto che non mi capitava da un pezzo!
La neve è bella, certo, ma non quando sei piena di pensieri in testa, nel cuore. I ricordi sfrecciano da un emisfero all'altro del cervello, da un angolo del mio cuore all'altro e non è una bella cosa se ti ritrovi da sola in casa; è come se ti costringessero a lasciare la presa, a mollare la forza che ti ritrovi, come se ti costringessero a piangere. No, la neve non mi aiuta, soprattutto in questo mese dell'anno che è tutto tranne un bel ricordo.
Febbraio è il mese del tuo addio. Non riesco a capire se lo è anche del mio... è passato solo un anno.
I tuoi occhi castani intenso, la tua bocca carnosa, il tuo respiro profondo. Tutto svanito in questa neve bianca che oggi mi ritrovo a guardare al tuo posto.
Cosa starai facendo? Starai guardando anche tu questa neve? O guardi lei? Mi starai pensando? Io si, tanto. Quell'11 febbraio mi hai lasciato senza dire niente, senza fare niente e senza pensare a niente se non a tornare con lei. Lei che non ti amava quanto ti amavo io e quanto ancora credo di amarti. Ma è stata la tua scelta e quindi sono sicura che per te è la cosa giusta. Ero io la scelta sbagliata perché ti avrei amato troppo, più di quello che il tuo cuore avrebbe potuto sopportare.
No, lo so, non devo pensarti, è ingiusto.
Ma nel frattempo, chissà dove sei.

A 3 realtà da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora