Capitolo 1

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Alessandro, perchè mi sorridi cosi?
Dai, ti prego, non farlo.
Sai bene quanto mi faccia stare bene questo tuo sorriso brillante ma non puoi dedicarmelo. Cassandra. È a lei che devi sorridere così non a me.
Non avvicinarti troppo, per favore. Sarei capace di non controllarmi con te e potresti smascherarmi. Lo hai fatto già e non voglio succeda una seconda volta, proprio no.
Non toccarmi, sai quanto le tue mani morbide come quelle di nessun altro possano farmi impazzire.
Non fare niente di niente. O forse spiegarmi, quello si. E allora spiegami. Perchè mi hai lasciata andare? Perchè è troppo tempo che non ti vedo e tu non mi guardi più cosi?
Si, stai per rispondermi. Parlami ti prego, fallo. Sto aspettando.

Improvvisamente una sfera di luce annebbia la mia vista.
La finestra della mia stanza. Il sole. Le pareti verdi come la speranza che avevo nell' ascoltare quelle parole che mi ha appena abbandonata.
" Eh già, è solo un sogno" penso fra me e me. " un altro stupido sogno" sospiro.
Alzo la testa dal cuscino e guardo la sveglia sul comodino. Sono già le 8:o5 e Vanessa mi starà aspettando. " caspita alle 9:00 iniziamo! Devo sbrigarmi!"
Mi alzo dal letto buttando lenzuola e coperte all'aria, infilo le ciabatte blu e corro subito in bagno, sciacquo la faccia in un millesimo di secondo, i denti altrettanto, mi vesto (per fortuna avevo già deciso cosa indossare la sera prima, maglia nera, jeans e un paio di scarpe comode potranno andare bene) e corro a bere un bicchiere di latte, rischiando quasi di strozzarmi. "Dai Beatrice, non puoi fare tardi proprio oggi" mi ribadisco. Prendo il cappotto, lo indosso, le chiavi della macchina sul davanzale e sfreccio subito giù. Metto in moto e mi rendo conto che il simbolo del carburante sul quadro lampeggia. "Ok! Ora dovrò anche perder tempo per andare a fare carburante! Proprio non ci voleva! Ok Beatrice, stai calma! Andrà tutto bene!"
Oggi è il mio primo giorno di lavoro e devo anche passare a prendere Vanessa, la mia migliore amica. Penso sia stata una fortuna trovare un posto dove potremo lavorare insieme e passare anche del tempo l'una con l'altra. Certo, sempre nei limiti, staremo a lavoro mica in un bar dove potremo metterci comode a dialogare senza problemi. Sarà però senz'altro vantaggioso avere già una conoscenza.
Mi raccontava mia zia che sua nipote lavorava in un negozio di abbigliamento come commessa (il lavoro che io e Vanessa inizieremo oggi) in centro e non si era trovata molto bene con i colleghi. La viveva troppo male e ha deciso di andare via.
Beh, ha fatto bene. Ecco perchè credo che io e Vane saremo fortunate, io avrò lei e lei avrà me. E se troveremo dei colleghi bastardi che vadano al diavolo.
Faccio carburante e in dieci minuti sono già da Vanessa. Alle 8:55 siamo già a Cosenza centro, e dopo qualche minuto siamo lì, di fronte al negozio pronte per iniziare questa nuova esperienza... incrociamo le dita!

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