Little More Than Lust

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Capitolo 53

Michelle

Attaccai le mie labbra al suo collo mentre mi trasportava lungo il corridoio. Il suo lato aggressivo, del quale sono l'unica che ne conosce l'esistenza, prese pieno controllo della situazione. Mi palpò addirittura il culo e gli diedi uno schiaffo, mordendo la pelle calda della sua spalla.

Stronzo sfacciato.

Sussultai leggermente all'impatto della sua mano sul mio culo e allargai gli occhi, realizzando ciò che stavo facendo. Prima che Harrow potesse mettere piede nella sua stanza, afferrai la maniglia della porta in un misero tentativo di resistenza. La mia presa non fu abbastanza forte e mi ritrovai a mollare la stretta di mia iniziativa. Fu un misero tentativo, ma comunque un tentativo.

Caddi sul suo materasso e, mentre mi squadrava, le sue iridi verdi risplendevano nella luce fioca della sua camera. Mi morsi il labbro mentre ricambiavo lo sguardo e sono sicura che, se questa gara di sguardi fosse continuata a lungo, quella continua sensazione di essere esaminata ed esposta mi avrebbe uccisa. Non avevo idea di cosa fosse o di cosa significasse, sapevo solo che in quel momento avevo bisogno di lui.

Mi alzai sulle ginocchia e strisciai lentamente verso il bordo del letto prima di tirare la fibbia della sua cintura, togliendo il gancio dal buco, rendendo il mio compito il più veloce possibile. Le mie mosse furono tuttavia interrotte, quando Harry mi alzò il volto con le dita così da poterlo guardare negli occhi. Si leccò le sue perfette labbra a forma di cuore e si morse il labbro inferiore facendomi sorridere, prima che finalmente rompessi il silenzio.

"Cosa stai fissando?"

Haz scosse la testa invece di rispondere, con il suo labbro ancora incastrato tra i denti, mentre un sorrisetto diabolico cresceva sulle sue labbra intagliando sulla sua guancia una delle sue fossette.

Cazzo.

Strappai via velocemente la cintura dai suoi pantaloni neri prima che Harry mi afferrasse le spalle con le sue grandi mani, spingendomi sul materasso. Le nostre labbra si incontrarono ancora una volta mentre lui si posizionava su di me e le mie mani vagarono spostandosi dalla sua vita ai suoi bicipiti, fino ad arrivare alla sua schiena dove sentii i suoi muscoli tendersi e contrarsi mentre si avvicinava a me. Aprii gli occhi, trovando lui che mi guardava con gli occhi socchiusi prima di mordere e tirare il mio labbro inferiore. Un respiro che non mi resi conto di star trattenendo uscì dalla mia bocca in uno sbuffo non appena lui lasciò il mio labbro. Uscii la lingua e gli leccai scherzosamente le labbra, facendolo ridacchiare.

"Non farlo, Michelle." La sua voce era più roca adesso. Quel tono che avevo sentito per la prima volta proprio questa mattina a colazione mentre scherzavamo. Non capisco come e perché io gli permetta di farmi continue prediche ma, dato che il suo tono tagliente ebbe un collegamento diretto col mio clitoride, decisi di lasciar correre.

Cogliendolo di sorpresa, invertii le nostre posizioni, mettendomi sopra. Aggrottò le sopracciglia e tenne una mano poggiata sul mio fianco mentre annidava l'altra tra i miei capelli, tirandoli.

"Non mi piace che le persone mi dicano cosa fare, Harold." Avevo utilizzato un tono che conosco fin troppo bene. Ero accaldata e infastidita e anche se non avevamo ancora fatto nulla, le mie mutandine erano già bagnate. Per pura sfida leccai di nuovo le sue labbra, questa volta lentamente ed un gemito uscì dalla sua gola mandando una scossa dritta al mio centro.

Mentre mi sforzavo per stringere le cosce, fui privata del mio posto di controllo e rimasi stesa a pancia in giù, ansimando e stringendo le lenzuola sotto di me. Voltai la testa per poter guardare Harry oltre la mia spalla mentre mi mordevo il labbro, cercando di respingere un sorrisetto di eccitazione. La sensazione di essere maltrattata mi mancava quando facevo sesso con le ragazze, ma il modo in cui Harry mi aveva capovolta mi aveva fatto capire che presto avrei recuperato tutto il tempo perso. Sentii il suo respiro caldo contro l'orecchio mentre parlava, facendomi venire la pelle d'oca e causandomi un brivido lungo la schiena, e tutto ciò che riuscii a fare fu gemere dalla lussuria.

UNI Daze || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora