Emotional Involvement

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Capitolo 46

Harry

Allungai il braccio sopra la mia testa, ma con gli occhi ancora chiusi. Erano pesanti e difficili da aprire, ma una volta dato uno sguardo in giro nella stanza, non riuscii più a rilassarmi. Provai ad alzarmi, ma c'era un peso che mi teneva giù, proprio lungo il mio addome. Quando iniziai a rendermi conto di ciò che mi stava intorno e realizzai che non ero a casa, presi un respiro profondo sapendo che Rion era stesa sul mio stomaco e che era nuda, come me d'altronde.

Sorridendo a me stesso, soddisfatto di come era andata a finire la scorsa sera, scivolai via da sotto di lei cercando di non svegliarla e indossai i boxer di ieri e i jeans per andare a pisciare. Camminai silenziosamente lungo il corridoio nonostante non ci fosse nessuno a parte noi, e me lo sollevai, pisciando abbastanza precisamente cercando di non creare un disastro nonostante la mia erezione mattutina.

Quando tornai nel corridoio Rion era seduta sul letto con un'espressione addormentata sul viso, con le coperte che l'avvolgevano leggermente come se fosse una specie di burrito. Lei mi sorrise quando mi notò che la fissavo e la raggiunsi sul letto, afferrando il mio telefono dalla tasca mentre mi stendevo accanto a lei.

"Buongiorno, amore. Come stai?"

Rion ridacchiò prima di scuotere la testa e coprirsi le sue guance arrossate con le mani. Se non ci fosse quel silenzio nella stanza, non l'avrei mai sentita.

"Dolorante. Sembravi un maniaco ieri sera."

Sorrisi compiaciuto con me stesso prima di poggiarle una mano sulla coscia e sfregarla avanti e dietro.

"Vuoi che ti prepari un bagno caldo prima che me ne vada?"

"Te ne vai?" Potei sentire la delusione nella sua voce prima di vederla apparire sul suo volto.

Nessuno dei due aveva lezione oggi dato che domani ci sarebbero stati delle riunioni di perfezionamento professorale, ma volevo comunque essere produttivo nonostante fosse venerdì. Potrei portarla con me a prendere il regalo di Zayn, ma dopo averlo preso vorrei provare a studiare, e vorrei parlare con Mitch o per lo meno mandarle un cordiale messaggio per riuscire a fare quel progetto insieme.

"Già ho un paio di commissioni da fare e alcuni lavori da finire con-" Mi interruppi quando guardai il suo viso. Le sue sopracciglia erano corrugate, ma lei prese un profondo respiro facendole tornare nella loro solita posizione.

"Che c'è?" Chiesi sperando di riuscire ad avere qualche intuizione.

"Cosa intendi?"

"Che succede? Hai un'espressione.."

"Non ho niente. Finisci la tua frase. Hai un paio di commissioni da fare e poi hai alcuni lavori da finire con?" Il suo tono era pungente e il suo sguardo era calmo ma tagliente allo stesso tempo. Sapevo già come sarebbe andata a finire.

"Per favore non fare così piccola."

"Così come? Con chi devi lavorare, Harry?"

Questa volta fui io a corrugare le sopracciglia.

"E' solo un progetto. Perché ti stai irritando tanto, piccola?"

"Perché stai evitando la domanda?"

"Non la sto evitando." Incrociai le braccia e la guardai sperando che facendo il passivo mi sarei risparmiato un'altra discussione senza fine. Rion incrociò le sue braccia con uno sguardo frustrato sul viso, facendomi chiaramente capire che non se l'era bevuta. "Va bene. Ho un progetto per il seminario da svolgere con Michelle. L'esposizione è tra tre settimane e noi non abbiamo ancora iniziato."

UNI Daze || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora