If you want it

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Capitolo 50

Michelle

Ero nascosta sotto le coperte quando sentii la porta aprirsi e chiudersi cautamente. Sono rimasta nello stesso posto sin dalla scorsa notte e ho notato che anche durante il sonno non mi sono mossa molto. I suoi passi riecheggiarono nel corridoio per poi sparire di corsa dalla scena del crimine.

Mi chiedo se sarà possibile chiedere al condominio di cambiare quella porta e di bruciarla così che nessun altro potrà soffrire a causa sua come sto soffrendo io adesso e per il resto del nostro tempo in questo appartamento.

Quando la porta della sua camera si chiuse mi stiracchiai, facendo uscire un pollice da sotto le coperte permettendogli di respirare. Ogni notte soffro il caldo nella mia stanza e questo per me è dire molto. Prendendo un grosso respiro mi alzai con ancora addosso i vestiti della scorsa notte... E continuoa non avere le mutandine! I miei occhi si spalancarono e la mia mano coprì la mia bocca.

Erano ancora vicino alla porta.

Mi guardai allo specchio mentre mi passavo una mano tra i miei capelli arruffati. Devo andare a prendere le mie mutande di fronte alla porta, ma non senza prima essermi almeno cambiata.

Quando aprii il mio armadio, la prima maglietta che tirai fuori era di Harry e lo stesso la seconda. Non potei far altro che ridere mentre l'universo continuava a rendere ancora più strano il mio dilemma. La terza maglietta che tirai fuori era una delle mie, ma ad ogni modo, la foto che avevo riposto nel fondo del mio armadio volò lentamente per terra mentre mi riportava a mente il mio passato e il mio complicato presente. La raccolsi velocemente e la nascosi di nuovo, questa volta assicurandomi che fosse bloccata nel mio armadio prima di chiuderlo.

Sentii un nodo alla gola prima di ingoiarlo e sbottonarmi velocemente il vestito, prima di indossare un pantaloncino e una maglietta dei Nirvana che mi vestiva larga.

La maglietta sfilò lentamente coprendo per metà il mio culo, ma ciò che catturò la mia attenzione fu quello che vidi prima che la mia maglietta mi coprisse. Sparse lungo il mio fondo schiena vi erano delle macchie violacee che mi ricordarono il modo in cui la mia schiena era stata abusata, e tra le mie gambe vi era un'irritazione. Questo mi ricordò anche il modo in cui tutto questo è avvenuto e non posso negare che mi è piaciuto. Scossi la testa prima di prendere un elastico dalla mia scrivania e legare i miei capelli in una specie di crocchia mentre mi dirigevo verso la porta della mia camera.

Era arrivato il momento di fare la mia mossa.

Aprii lentamente la porta assicurandomi di non fare alcun rumore, ma non uscii finché non fui certa che Harry si trovasse nella sua stanza. Dopo aver controllato il corridoio uscii velocemente dalla mia stanza in punta di piedi. Raggiunsi il corridoio con successo, ma quando guardai il pavimento non vi era alcuna traccia delle mie mutandine.

Mi fiondai subito in cucina non appena sentii la porta della sua camera aprirsi. Mi passai una mano sul volto e mi chiesi mentalmente dove potessero essere le mie mutandine prima di realizzare ciò che stavo facendo.

"Questo è davvero stupido." Sussurrai a me stessa prima di prendere un respiro profondo e camminare lentamente verso il salotto.

Harry si fermò di colpo, come un cervo sorpreso dai fanali di un'auto, prima che io mi schiarissi la gola decisa a parlare per prima, ma lui mi batté sul tempo.

"N-Non sapevo che fossi a casa."

"Sì. Io um, vivo qui perciò sono rimasta qui... A casa."

"Um- Io- Vado a fare una doccia."

"Okay? Va a farla allora."

"Okay."

"Okay." Dissi prima di grattarmi il collo e camminare verso il salotto, permettendo ad Harry di fare ciò che voleva. Il cuore mi era salito in gola ma mi convinsi che il nostro incontro non era stato poi così strano come immaginavo. Non è andata male... Sarebbe potuta andare peggio. È andata bene, è stato quasi normale, e adesso ho intenzione di renderlo migliore. Riportare tutto a com'era prima di aver oltrepassato il limite la scorsa notte.

UNI Daze || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora