Capitolo 30

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-Emily-

L'ospedale era diventato così familiare per me, ci passavo quasi tutta la giornata.

Camminai per i corridoi che ormai sapevo già e arrivai alla neonatologia.
Amanda era in una culletta trasparente, i fili che le ostacolavano qualsiasi movimento ora non c'erano più e mi stupii di questo.

"Buongiorno Emily" sentì alle mie spalle e sobbalzai.

"Signora Roxy" era una brava donna, lavorava in quel reperto da 30 anni, amava il suo lavoro e i bambini anche se era prossima alla pensione.

"Emily stamattina è passato il pediatra, il dottor Jakermie" disse guardandomi sorridente e poggiando una mano sul piedino di Amanda accarezzandolo.

"Oh ti prego dimmi che sta bene!" dissi guardandola.

"Si si, Amanda sta benissimo, se firmi il cartellino delle dimissioni puoi portarla a casa." nel mio cuore ci fù un'esplosione di emozioni che si placò subito dopo. -quale casa?- pensai.

"Credo dovresti chiamate il tuo ragazzo per farti portare la borsa della bambina" disse per poi andare ad accudire un altro neonato.

Digitai il numero di John sul cellulare e premetti sullo schermo per far partire la chiamata.

Tre squilli bastarono.

"Emily?" la sua voce era sorpresa, non si aspettava quella chiamata.

"John, Amanda è stata dimessa. Puoi portarmi la sua borsa dei vestiti?" dissi guardando la mia bambina.

"Arrivo". Chiuse la chiamata e non ci volle molto tempo al suo arrivo.

La presi in braccio, era così bella, così piccola. La portai dolcemente al mio petto stringendola a me.  Non avrei potuto fare nulla di migliore.

"La dai un pò a papà?" la voce dietro di me era calma, dolce, quasi impercettibile.

Mi girai cautamente facendo attenzione alla mia bambina. Lo guardai negli occhi e per un'istante fui felice. Quella era la mia famiglia.
John distolse lo sguardo da me e lo rivolse ad amanda; la guardava con una luce particolare. Sembrava quasi che l'amasse.

Spostai Amanda sulle sue braccia e quasi naturalmente lui la strinse al suo petto. Erano il mio mondo, la mia visione migliore.

Mi avvicinai a loro e John mi circondò le spalle con il braccio che aveva libero. Sembravamo una famiglia felice e forse potevamo esserlo davvero.

SPAZIO AUTRICE.
Scusate il ritardo ma ultimamente sono troppo impegnata 😤😤 Prometto di aggiornare presto!!
Lasciate un commento e ditemi come, secondo voi, procederà la storia.
Un bacio!❤❤

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