Capitolo 5

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Arrivati alla festa e finite le presentazioni con i suoi amici,era arrivato il momento di iniziare a bere.


Non ero proprio una santa, alle feste osavo un po di più con l'alcol, adoravo ballare fino alla mattina dopo anche avendo i piedi sanguinanti. Amavo divertirmi e amavo la mia vita.


Sul bancone della cucina c'erano tantissimi tipi di alcolici ma preferii il mio amato Jack Daniels. Dopo i 5 bicchieri ero partita ormai, John ballava con me e sembrava anche abbastanza divertito dalla situazione.

Mi prese per mano e mi portò al piano di sopra, iniziò a baciarmi, prima dolcemente e poi sempre più appassionatamente, aprì una delle tante stanze del corridoio e mi fece entrare. La camera aveva le pareti di un rosso scuro, tutti i mobili erano bianchi laccati e al centro vi era un enorme letto. Ci spogliammo a vicenda, per me non sarebbe stata la prima volta.
L'alcol non aiutava, non capivo nulla di quello che stava succedendo ma mi era talmente naturale e spontaneo da non riuscire a fermarmi. John entrò in me, non fu per niente delicato, anzi.
L'unica cosa che ricordo benissimo fu il dolore provato in quel momento.
Urlai, un misto tra dolore e piacere, il ragazzo sopra di me percepì solo quest'ultimo e continuò con spinte sempre più forti e decise. Venne, si accasciò al mio fianco e dopo pochi minuti ci addormentammo entrambi.

La mattina dopo fui svegliata da un fortissimo dolore alla testa e John non era più accanto a me. Mi alzai dal letto e presi i miei vestiti. Una volta scese le scale ero decisa a cercarlo, poteva essere in cucina o in bagno ma, dopo quasi un' ora di ricerca fallita chiamai un taxi per tornare a casa...
"Sarà dovuto andare via per qualche grave ragione e non avrà avuto tempo di avvisarmi" pensai e così, assorta tra i pensieri, salì sull'auto gialla.

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