CAPITOLO 8

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Lo sguardo di Cameron non si sposta da me, neanche per un secondo.

É come se tutto attorno a me girasse e Cameron fosse il mio unico supporto.

Ho un bisogno esagerato di andare in bagno.

"Io..vado in bagno"taglio corto per poi allontanarmi subito.
É talmente difficile camminare in queste condizioni.
Mi sento strana.

Arrivo in bagno e trovo subito un gruppo di ragazzi a fumare delle sigarette,o meglio, delle canne.

''Bellissima"dice uno di loro.

Mi giro per andarmene ma qualcuno mi ferma e mi sbatte al muro.
Mi sembra solo un incubo, vado nel panico.

Odio questi locali.

Chiudo gli occhi per il dolore alla schiena.

I due ragazzi che sono rimasti fermi fanno battutine squallide e si limitano a ridere.

Il ragazzo che mi ha sbattuta vicino al muro inizia a baciarmi il collo.
É una sensazione orribile, é talmente fatto che é inutile dire che procura solo fastidio.

"Fermo"sussurro.

Una sua mano sale verso il mio petto.

Sudo freddo,non so cosa fare.

Chiudo gli occhi e cerco di urlare,liberarmi.

"Stalle lontano coglione"sento in lontananza.

Il ragazzo si gira e sorride,per poi voltarsi verso di me e provare a baciarmi.

Con una spinta viene scaraventanto via,gli amici se la danno a gambe e lui rimane semplicemente a terra a ridere,ubriaco e fatto.

Con aria severa Cameron mi guarda.

Ho le gambe che mi tremano,una sensazione di sporco addosso.
Mi avvicino a Cameron e semplicemente lo abbraccia strigendo la sua camicia bianca.

"Tranquilla, sono qui"mi tranquillizza accarezzandomi la schiena.
Cosa avrei fatto se non fosse venuto lui?

"Andiamocene"dice per poi prendermi per mano.

"No.. Io.. Devo prendere la giac-"
"No, tu vieni con me"

Inizio a ridere senza motivo guardando la sua espressione confusa.

"Hai bevuto"
"Solo un pochino"rido per poi fare strani gesti con le mani.

Arriviamo vicino alla macchina e mi aiuta a salire.
Devo essere orrenda in queste condizioni.

Ma cosa mi é saltato in mente?

Mette in moto la macchina e mi arrivano subito varie chiamate.
"Andrew io.."
"Kelsey dove cazzo sei?! "Urla.

Cameron mi tira il telefono di mano e io sorrido per poi dire.
"Cosa c'é? Sei geloso? "Rido per poi sospirare.

Vedo che digita qualcosa sullo schermo e poi mi ridà il telefono.

"Tu, vieni a casa con me. Non puoi tornare in queste condizioni a casa"
"Oh si certo"rispondo tra un sorriso e l'altro.

Mi sento la faccia in fiamme,lo stomaco sotto sopra.
Mi appoggio per poi chiudere gli occhi e addormentarmi.

                         [. . .]

Uno strano mal di stomaco si impossessa di me.
Mi alzo di colpo e solo all'ora metto a fuoco la camera.

Non l'ho mai vista.
Vedo una porta aperta e suppongo che sia il bagno.
Corro prima che combini un disastro nel letto,il vomito sul letto di non so di chi,non sarebbe molto carina come cosa.

Mi abbasso verso il wc e vomito.Mi manca il respiro,i battiti del cuore aumentano.Ho sempre odiato vomitare.

"Ehi"
Qualcuno mi poggia una mano sulla spalla.
"Stai bene?"
La voce di Cameron.

Scuoto la testa e provo a mantenere i capelli,ma la mano di Cameron mi precede per poi sentire:"tranquilla,ci penso io"

Il dolore allo stomaco passa e tiro un sospiro di sollievo per poi pulirmi con un pó di carta igienica.

"Non dovevi bere"mi rimprovera.
Annuisco solo per poi mettermi nel letto.

Non m'importa che quel letto é di Cameron,ora non ho la forza di fare niente.

Si sdraia accanto a me e avvolge un braccio attorno alle mie spalle,e io appoggio la testa sul suo petto.
É una sensazione bellissima,mi sento protetta.
Non voglio pensare a nient'altro.

You and IWhere stories live. Discover now