Capitolo 14

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-"Non ci credo." scuote il capo.

-"Quindi potrei davvero essere un Guardiano magico?"

Sembra perso tra i pensieri. Mentre parla è intento a fissare il vetro della finestra, come se questo potesse dargli una risposta.

-"A quanto pare... E poi si chiama Guardiano della Luna."

Non posso fare a meno di correggerlo. È più forte di me.

-"Ah, vabbé... È lo stesso."

Sorrido.

-"Io entro in casa. Vieni con me?" gli chiedo speranzosa di ricevere un sì come risposta.

-"Va bene." annuisce.

-"Vengo con te."

Sospiro sollevata. Sono contenta di averlo accanto.

La porta è spalancata, come se Jace, uscendo, non avesse avuto il tempo di chiuderla. O meglio, come se non gliene fosse importato.
E non lo biasimo.

Ricordo il suo sguardo terrorizzato quando si è reso conto che stavo scappando da lui e provo una fitta di dolore al petto.

Non ci ho pensato due volte. Quella sera sono scappata e basta, ignorando le conseguenze.

L'interno della casa è esattamente come lo avevo lasciato.

Il piccolo ingresso è luminoso e accogliente. Immediatamente il mio sguardo si posa sulla parete in legno a sinistra, dove si trova una vecchia foto di me e Jace, con la cornice rovinata dal tempo e il vetro scheggiato. Mi fermo un attimo ad osservarla e sospiro.

-"Jace! Sono a casa!" dico a gran voce, nella speranza che il diretto interessato si trovi nell'abitazione e che mi senta.

Sono tentata di salire la lunga scala che porta al piano superiore, ma decido che quella sarà la prossima tappa del tour della casa.

-"Ci sei?" continuo, dirigendomi verso la cucina, a destra.

Tyler, alle mie spalle, mi segue nel silenzio più totale.

Oltrepassiamo la porta della cucina, che si presenta più disordinata che mai.

Le sedie sono rovesciate e il pavimento, macchiato di rosso, è ricoperto da cocci di vetro dalle dimensioni differenti.

Stringo gli occhi per ricacciare indietro il ricordo di quella sera.
Io e mio fratello abbiamo avuto una brutta lite.

Ricordo di avergli urlato contro di non essere il vero Jace, poiché lui non mi avrebbe mai trattata male e non mi avrebbe impedito di vivere una vita vera.

Ho sempre voluto andare via, esplorare il mondo e vivere chissà quali avventure, ma nei mei piani c'era anche lui. Nei miei piani eravamo insieme.

Ho sempre sperato che lo capisse, che decidesse di andare via e iniziare una nuova vita, ma purtroppo non è stato così.

Il rapporto tra noi è diventato sempre più teso e, come mi aspettavo, la corda ha finito per spezzarsi.

Non ne potevo più di quella situazione e sono scappata, come una codarda.

Soltanto adesso, dopo essere andata via da sola, ho capito di aver sbagliato e sono tornata indietro, determinata a riprendermi ciò che ho lasciato.
Mi rendo conto di non poter iniziare una nuova vita senza mio fratello.

Proverò a riallacciare il nostro rapporto e, magari, convincerlo a ripartire da zero. Non mi arrenderò facilmente.

-"Cosa è successo qui? Sembra essere passato un uragano..."

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