Part twenty one

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"Bene ragazzi! Fra circa quattro giorni ci sarà la nostra gita. Fate consegnare gli avvisi ai vostri genitori e portate firmato entro domani. Mi raccomando." disse alla classe il nostro professore di filosofia.

"Ma scusi prof, dove andremo?" chiese, alzando la mano la solita ochetta che stava masticando la gomma.

"Andremo a Londra, ragazzi" sospirò il povero uomo, in effetti lo capivo, anche io odiavo quelle tipe.

Appena le oche sentirono Londra, iniziarono a tirare dei gridolini e vari schiamazzi.

"Eve ti rendi conto? Andremo a Londra, il posto che hai sempre sognato!" mi scosse Anne, che aveva capito che ero nel mondo dei sogni.

"Io veramente, non ci credo" balbettai incredula, guardando e girando quei braccialetti che avevo nel polso.

Lei fece un sorriso, e mi diede una pacca al gomito per farmi capire qualcosa. Calum mi stava chiamando.

"Se possiamo decidere noi, vieni con me in camera?" ammise, un pò imbarazzato, grattandosi la nuca. Diventai rossa e cercai di coprirmi in qualche modo.

"Mi piacerebbe molto" gli sorrisi sincera. In effetti lo volevo, mi piaceva. Era diverso dagli altri, e a me la diversità mi affascina.

Lui ricambiò, facendomi un piccolo occhiolino. Mi girai e sospirai, la prossima ora abbiamo ora buca, e non ho intenzione di vedere i soliti filmetti alla Piero Angela, che tutti i prof credono interessanti e istruttivi.

~

Una settimana dopo...

Sento la sveglia. La sveglia della gita. Mi sveglio goffa, come al mio solito, e cado dal letto comodo su cui dormivo in precendenza. Dannata sveglia.
Mi alzo dal pavimento, con poca voglia, ma cazzo sto realizzando il mio sogno. Alle sei precise devo essere in aereoporto , sono agitatissima.

Scendo al piano inferiore, e mangio qualcosa a caso in fretta. Mi lavo i denti, faccio una piccola doccia senza lavarmi i capelli, e mi metto davanti allo specchio. Mi liscio i capelli rossi mossi, in modo che stiano abbastanza fermi, applico un filo di mascara sulle ciglia e mi vesto con dei jeans chiari abbastanza strappati, una magliettina rosa a maniche corte di Melanie Martinez e una felpa sopra verde militare.

"Eve, ti accompagno io in aereoporto" si offrii mia madre, che era già perfetta, nell'uscio della porta. Certe volte mi chiedo come fa a preparasi in così poco tempo, si vede che non ho preso molto da lei.

Annuii, e insieme a mia madre mettiamo le valigie e lo zaino nel bagagliaio.

"Allora, hai portato tutto? Spazzolino, dentifricio, assorbenti, vestiti più pesanti, ombrello?" Chiese mia madre, tutta stressata.

"Mamma. Sta tranquilla. Sto via per una settimana, ho controllato tutto e ho messo tutto quello che mi serve" le risposi con tranquillità, guardando fuori dal finestrino.

"Non fare stupidaggini, tesoro. Mi raccomando" mi raccomandò, certe volte, quando si preoccupa troppo dice sempre queste cose, ma lo fa solo per il mio bene.

"Bene mamma. Io vado" la salutai con un bacino sulla guancia, e lei mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lei, dandomi un forte abbraccio. Le voglio tanto bene.

~

"Mi siedo io vicino a Eve" schernì Calum, che continuava a fare guerra con la mia migliore amica su chi poteva stare vicino a me.

"Dai ragazzi, basta litigare. Io vado con Calum, tu Anne vai con Ashton" spiegai, incrociando le braccia, mettendomi le cuffiette alle orecchie. Ho mantenuto il volume abbastanza basso, perché sapevo che Calum mi avesse parlato.

"Sei contenta?" Mi domandò, lo guardai e avevo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia. Aveva quegli occhioni dai tratti orientali che mi facevano impazzire, letteralmente.

"Sono felicissima, non vedo l'ora di arrivare" mormorai, e guardai in giro, cercando lo sguardo di De Giglio. Non l'avevo visto stamane.

"Posso ascoltare?" Chiese cortesemente il moro, e io annuii ridendo. Appoggiai la testa sulla sua spalla sinistra e ascoltammo insieme alcune canzoni finchè non ci addormentammo.

Fa schifo lo so. Ma meglio di niente.
Ho cercato di fare al mio meglio, ma in questo periodo non riesco a concentrarmi, sono confusa e anche con i miei genitori è un pò difficile parlarne.
Comunque se vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento.
Se non lo fate vi ammazzo il cane, HAHAHAHAHA. (sono la malvagità in persona, lol)
Eva🌸

Save Me, Please {Alberico De Giglio}Where stories live. Discover now