Part twelve

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I was already missing before the night I left, Just me and my shadows, who am I? Who am I when I don't know myself? Who am I? Who am I? Invisible.

Ecco cos'ero ora per Alberico. Invisibile. Ormai se ne stava fregando di me. Dicono che l'indifferenza vuol dire qualcosa, ma io non ci credo.
Avevo la canzone dei 5 seconds of summer sullo stereo che stavo ripetendo da ore, non mi stufavo mai di sedermi sul letto e sentirla.

Andai al piano inferiore della mia piccola dimora, e guardai in giro, mia madre non c'era. Camminai verso la cucina, e vidi un suo solito post-it giallo attaccato sul tavolo.

Ciao amore mio, in questa settimana non ci saró devo fare i turni giorno e notte, ti ho lasciato i soldi in camera tua, ci vediamo la prossima settimana!

Una settimana sola, ci mancava solo questa. Sentii il campanello suonare, e andai ad aprire pensando che era Anne.

"Cosa ci fai qua?!" Sbottai, ma subito dopo quello che avevo detto mi tappai la bocca, per non essere picchiata.

"Sono venuto a salutarti" mi sorrise il moro, che si guardò intorno, ma poi ritornò a guardarmi questa volta negli occhi.

Mi stava venendo un infarto guardando i suoi occhi, il cuore mi era balzato in gola, e non sapevo che fare, ero immobile davanti a lui.

"Alberico, ho paura di te! Non te ne rendi conto?" Ero in lacrime, ma lui mi bloccò prendendomi per il polso.

"Me ne rendo conto, sono un mostro" sembrava dispiaciuto, e si grattava il collo pieno di succhiotti violacei.

"Non credere che tu per me sei invisibile, io ti vedo eccome. Sei bellissima cazzo, guardati. Io ti guardo, ma tu non te ne accorgi, e sai cosa ti dico? Io ci tengo ancora a te, Eve." Finii il suo discorso e se andò dalla mia casa, lasciandomi sola come una cogliona.

Avrei voluto fermalo, e dirgli tutto quello che provavo quando lo vedevo, ma non ho avuto il coraggio. Dopo tutto quello che mi sta facendo, sinceramente ho paura di essere derisa.
Non voglio perdere la scommessa, l'avrà detto apposta, solo per farmi un piacere.

Lui ha le oche che gli girano attorno, cosa vuole lui, ora come ora, da me?  Sinceramente non so neanche cosa fare io. Ogni volta che lo vedo, sento un brivido percorrere tutta la mia schiena.

Andai fuori da casa, e presi le chiavi, portafoglio e telefono e qualche borsa per la spesa. Ero struccata, e con una felpa grigia addosso.

Camminai con un passo felpato verso il supermercato difronte a casa mia. Presi le cazzate più possibili, ed andai in cassa.
Vidi un che in cassa c'era un ragazzo, alto, magro ma non troppo aveva i muscoli ben presenti nelle braccia. Era moro, occhi scurissimi, neri e tratti orientali.
Calum.

"Eve" mi salutò sorridendo, io ricambiai facendogli un sorriso dolce.
Lo conosco da sempre, era un mio amico che ho conosciuto in vacanza qualche anno fa. Ero stata a Sydney e così ci scambiammo i numeri.

"Come mai a Bari? Sempre se posso saperlo" gli chiesi soltanto, e mi guardai intorno picchiettando i piedi per terra più volte.

"Sono venuto per procurarmi un lavoro, e poi verrò domani verrò a scuola, sono venuto qua con Ashton, Luke e Micheal"

Spalancai gli occhi e sorrisi, "Oddio sono contentissima, finalmente non sarò sola"

Lui agrottò le sopracciglia e la fronte, "Come?" Domandò confuso.

"Sono bullizzata dalle persone della mia scuola"

"Non preoccuparti, adesso ci siamo noi, non avrai mai paura" mi abbracciò forte, facendomi sentire protetta.

Spazio autrice.
Per chi non conoscesse Calum, Luke, Ashton e Micheal sono i componenti dei 5 seconds of summer. Saranno i nuovi amici di Eve, che la aiuteranno. Ho deciso di aggiungerli perché sennò era troppo sola.
Niente, se vi é  piaciuto il capitolo mettete una stellina è un commento..
Grazie, ci vediamo al prossimo capitolo!
Eva🌸

Save Me, Please {Alberico De Giglio}Where stories live. Discover now