Capitolo 4.

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Marinette
Andai a sbattere a qualcosa... o a qualcuno

<<attenta a dove vai principessina>>
Adrien mi superò dandomi una leggera spallata


<<comunque bella collana>>
<<g-grazie>>

<<posso sapere dove la hai presa?>> continuò lui imperterrito, mentre io volevo solo sparire.

<<me la ha regalata Cha-a... cioè me la ha regalata un gattoNO! NO volevo dire, si, si, me la hanno regalata i miei genitori>>

<<umh capisco, comunque la prossima volta sta attenta a dove vai>>

<<s-si>>

lo guardai allontanarsi e posso giurare di averlo visto sorridere.

Adrien
Devo ammetterlo Marinette è davvero scarsa a mantenere i segreti.

Non so come farebbe se dovesse mantenerne uno importante.

"Adrien! Non devi perdere tempo in queste futilità! Piuttosto pensa ad un nuovo piano, ogni cristallo è importante"
Certo mio signore.

Avevo le mani nelle tasche dei miei jeans neri e camminavo in una parte abbastanza isolata della scuola, passai di fronte la biblioteca e notai sulle scale Marinette e Alya che parlavano allegramente del più e del meno.

Mi soffermai in disparte ad ascoltarle, un argomento in particolare però mi colpì, questa sera ci sarebbe stato Halloween,
Me ne ero completamente dimenticato

Un momento perfetto per rubare, ma in quel momento non era quello di cui mi interessava.

Piuttosto, Marinette andava male a scuola e non poteva uscire questa sera, lo so che la devo ignorare, ma non ci riesco, per qualche strano motivo sento che devo essere preoccupato per lei.

Il suono della campanella riempi la scuola.
<<non ti preoccupare Alya è tutto ok, tu questa sera vai e divertiti, io me la saprò cavare anche a casa>> fece Marinette sforzandosi di sorridere naturalmente non ingannando nessuno, o per lo meno non me.

Marinette
Spero di non far preoccupare troppo Alya non voglio che sia in pensiero per me, ma in realtà mi dispiace veramente tanto non poter uscire con lei.

Ma d'altronde in quest anno il mio andamento scolastico non è uno dei migliori.

Mentre rientravo in classe idi Adrien venire dalla parte opposta, quando entrò non mi degnò nemmeno di uno sguardo, probabilmente crede di non essere stato visto prima, ma io lo ho visto benissimo.

E non so se essere lusingata o arrabbiata per questo.

Adrien
Quella sera
"Adrien è ora, devi rubare la 'Rosa nera' è un prezioso paio di orecchini dalla storia interessante.

Ho capito.

<<Plagg trasformami!>>
Un fascio di luce bianca e nera mi avvolse e io diventai il temuto cavaliere nero.

Arrivai al punto indicato e mi calai nel museo, ma appena risalgo e sono pronto a scappare Ladybug mi si para davanti.

<<Chat noir...>>
<<Ladybug...>>

<<lascia quegli orecchini>>
<<no, piuttosto vuoi sapere la loro curiosa storia?>>
Le parai il bastone davanti mentre cercava di avvicinarsi.

Lei si fermò e dopo qualche secondo alzò la testa guardandomi dritto negli occhi, era tanto che non lo faceva.

<<non mi pare abbia scelta>>
<<dunque insettina...>> cominciai mettendomi in guardia, mentre lei rimaneva impassibile.

<<questi erano gli orecchini di una bellissima duchessa francese, vestiva sempre di nero, molti narrano la sua bellezza, ma lei, lei aveva un segreto, ogni sera un vampiro si insinuava nella sua elegante camera e passava svariate ore con lei.
I due si innamorarono e continuarono la loro relazione segreta.
Ma presto il popolo li scoprì, ed essendo tempi bui i vampiri dovevano essere uccisi tutti.
Un giorno il consigliere del re li scoprì e li mise all'angolo.
Con se aveva un proiettile d'argento ed era pronto a spararlo, se solo, la duchessa non si fosse messa in mezzo, facendosi così uccidere al posto del vampiro.
Lui addolorato prese le due roselline che aveva tra i capelli facendole diventare nere come i vestiti che portava sempre, e tenendole con se per ricordarsi della sua duchessa che si era sacrificata per lui>>

Ladybug era rimasta completamente incantata dalla storia, era come in una trance, e naturalmente si era dimenticata di controllarmi.

Grande errore.

Ero già scomparso alla sua vista, nascosto dietro qualche tetto.

<<il morale della storia?>>
La mia voce risuonava tra i tetti.
<<ciò che ami t'ammazza>>
Sussurrai al suo orecchio

Prima di scomparire nell oscurità dalla quale ero venuto.

Ma non sarei di certo tornato a casa, avevo altri programmi e nessuna voce nella mia testa me li avrebbe impediti...

***

Ehyyyyyyyy sono tornata! Più o meno, in teoria sarei ancora in punizione quindi devo scrivere di nascosto, perciò se non escono regolari i capitoli è per questo motivo.👐
Beh che dire spero che il capitolo vi piaccia😌

Al prossimo capitolo🐞🐱

La maledizione del cristallo nero Where stories live. Discover now