Capitolo 6.

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Chat noir
Appena ho baciato la mano di Marinette ho sentito una morsa alla testa probabilmente non solo per il fatto della voce che mi sta urlando tuttora imperterrita nella mia testa, finalmente ho rimesso la testa a posto.

Tutto questo é sbagliato.

Sbagliato.

Chat per favore. Davvero hai creduto alla sua farsa.

Mi scappa da ridere.

Probabilmente la santarellina domani andrà dalla polizia a riferire tutto, probabilmente ci aggiungerà anche tentato rapimento.

"Lei vuole solo far finta che tu sia quell'inetto di un anno fa, giusto. Non l'hai sentita anche tu? -non é più come una volta- ti sta solamente sondando! Dato che gli hai dato confidenza vuole vedere fino a che punto può spingersi se ottiene la tua fiducia"

La voce continua a urlare nella mia testa.
Ha ragione però. Ha ragione.
L'umanità fa schifo, Adrien Agreste fa schifo, perché lei dovrebbe essere meglio?

Non lo é. Ecco.
Risolto il problema.

L'unica cosa importante sono io e i tetti di Parigi.

Solo quelli.

È bello sedersi dietro un camino e nascondersi dallo schifo che ti circonda.

In quel l'angolo all'ombra.

L'obra ti ripara sempre dagli sguardi delle persone.

L'acqua scende copiosa sul mio viso.
Non so da quanto tempo piova, non me ne ero minimamente accorto.

Con sollievo noto che anche la voce é scomparsa.

Un problema in meno, forse questa notte riuscirò a dormire.

No.

Ne dubito.

Marinette
La sveglia suona imperterrita un motivetto militare.

Probabilmente non mi odio abbastanza da impedirmi di mettere ciò.

Con tutta la delicatezza di questo mondo mi alzo dal letto e la vado a spegnere.
<<E stai zitta porca puttana>>

Detto questo spingo con forza il tasto per arrestare la sveglia.

Nel frattempo mi cade l'occhio sul calendario.

Giovedì 2 Novembre

Il giorno dei morti, perfetto.
Hanno fatto una festa in mio onore e nemmeno lo sapevo.

Anche sei ieri é stata festa non sono comunque riuscita a riposarmi.

2 giorni.

Sono due giorni che non vedo Chat.

Per quanto ne sappia non ha nemmeno provato a commettere qualche furto.

Non posso dire di essere preoccupata, per un attimo mi ero dimenticata che lui non é  piu chat, é solo...
strano.

Mi lavo la faccia mi vesto e scendo in cucina.
Dove i miei genitori mi sorridono con facce amorevoli è leggermente preoccupate.

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⏰ Letzte Aktualisierung: Aug 20, 2017 ⏰

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