Only one love || Luke Hemmings & Ariana Grande.

Capitolo 73

«Grant?» lo chiamo, come suo solito è ai fornelli, a cucinare qualche sua prelibatezza.

«Dimmi tutto» dice, andando da una parte all'altra della cucina, mentre io apparecchio.

«Hai mai pensato alla possibilità di avere un bambino?» chiedo, lui si blocca per un attimo, ma poi ricomincia a fare ciò che stava facendo.

«Sinceramente si, e sarebbe bellissimo, ma non adesso, magari dopo il matrimonio. M'immagino la nostra famiglia perfetta, e tu con il pancione saresti fantastica» si avvicina, per poi darmi un bacio dolce, che mi fa perdere i sensi sotto il suo tocco.

«Non credo, mi gonfierei tanto e poi sarei cicciottella» dico, sorridendo.

«Magari a me piaci cicciottella» dice, prendendo le mie mani e facendomi girare «E poi questo bambino sarà bellissimo, avrà gli occhi della madre ma con il colore del padre e le labbra della madre...» io lo blocco con un bacio.

«Ti amo» dico, accarezzandogli i capelli.

«Anche io, Ariana»

Mi sveglio con questo flashback, mi ricordo di quel giorno. Grant era di buon umore, ogni tanto cantava qualche canzone vecchissima e cucinava cose deliziose. Non so perché gli feci quella domanda, forse, era una rassicurazione sul fatto che mi amasse, o forse perché volevo sapere se lui aveva intenzione di creare una famiglia con me, ma so per
certo che mi amava come io amavo lui e il bambino che si trova dentro di me ora ne è la dimostrazione.

«Luke» lo richiamo dal letto, non ho voglia di alzarmi ma ho bisogno di compagnia.

«Dimmi Ari» dice da sotto, perché quando chiami le persone non vengono da te?

«Vieni qui, è importante»

Dopo una manciata di minuti un Luke preoccupato fa interruzione in camera, chissà che avrà pensato.

«Luke non voglio stare sola» dico, invitandolo a salire sul letto.

«Che è successo?» chiede, stendendosi di fianco a me.

«Ho avuto solo un flashback, era Grant, parlavamo di avere un bambino dopo il matrimonio» dico, sorridendo, ormai è da tanto che non piango, non che io non voglia ma perché sono stanca di piangere davanti a Luke per Grant, so che gli darebbe fastidio.

«Oh, Ari...» si avvicina abbracciandomi, io appoggio la testa sulla sua spalla, massaggiandomi la pancia. «Lo so che non sei abituata alla sua assenza, ma sono certo che Grant è da qualche parte lassù, ti guarda ed è fiero di te, sa per certo che sarai una madre fantastica e che tuo figlio crescerà benissimo, sarà bello ed educato o a se sarà femmina. Non puoi superare una perdita, puoi solo prenderci l'abitudine» dice, per poi darmi un lieve bacio sulla fronte.