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<< Di cosa parlavate di bello? >> Chiede il rompi pa....il mio carissimo amico Simone

<< Stavamo decidendo cosa fare, hai qualche idea? >> Mentì Darren

Stava per rispondere, ma io lo precedenti.

<< Andiamo a trovare Karolina! >> Dissi euforica. Simone mi guarda come per dire "non mi potevi far rispondere?" Ben ti sta stron... amichetto del mio cuor

<< Ok >> rispose l'interrotto

<< Karolina è la nostra migliore amica e non si sente molto bene, quindi non è potuta venire al posto di Darr...>> Spiegai a Mr. Fisico Perfetto girandomi poi quando mi resi conto che stavo dicendo qualcosa che non avrei dovuto dire.
Darren mi guarda male mentre Simone sghignazza, poi ci sono io che lo guardo con il mio solito sguardo da "che c***o ti ridi" alimentando la sua risata.

<< Ok, io vado a vestirmi >> dice Simone una volta smesso di ridere e uscendo dalla stanza. Dopo esce anche Darren è io lo seguo a ruota fuori dalla cucina e andarmi a vestire.

Ed eccomi qui, con l'armadio aperto ed io che lo guardo con l'indice sul mento e una mano sul fianco per decidere cosa indossare.
Guardo fuori e vedo un bel sole alto che illumina la stanza è solo ora sembra accorgermi di quanto caldo faccia qui dentro, così opto per dei pantaloncini bianchi e una canottiera con sopra un maglioncino verde chiaro bucherellato.
Li indosso velocemente, infilo le prime scarpe che trovo e lascio i capelli sciolti. Dopo guardo la mia figura riflessa allo specchio e negando con la testa dico riferendomi al cactus che ho al posto dei capelli

<< Forse è meglio che mi pettini >>

Prendo la spazzola e mentre spazzolo quelli che molti di voi chiamano capelli, pesnoa quanto possa essere stupido parlare da soli.

Una volta vestita e pettinata prendo una piccola borsetta con dentro telefono, chiavi di casa, fazzoletti e un bigliettino con sopra il mio numero (cosa immancabile) e scendo.

In salotto trovo già Darren è mi metto accanto a lui mentre aspettiamo che Simone sia pronto.

È vestito con dei jeans lunghi una semplice maglietta bianca e delle Adidas blu.

<< Non mi hai risposto >> dico dopo pochi secondi di silenzio.

<< A cosa? >> Dice facendo finta di non capire

<< A quella domanda >>

<< Quale? >> Continua con la sua scenetta

<< Noi...Ora...siamo fidanzati?...cioè.. >>
Sono troppo imbarazzata per continuare a parlare, così mi fermo abbassando la testa.

<< Se tu vuoi... >> Dice lui vedendomi in imbarazzo.

Io senza pensarci due volte lo bacio, anche se non so come si fa ci provo.
Le mie labbra sono sopra le sue e di muovono lentamente per paura di fare qualcosa di sbagliato. Darren non riagisce non capendo la situazione, ma appena si rende conto di quello che sta succedendo, inizia anche lui a muovere le sue labbra sella mie, solo più esperto, più sicuro per guidarmi.

Però è strano, una mia amica mi ha raccontato di come è stato il suo primo bacio, dice che sentiva un milione di emozioni crescere sempre di più dentro di sé, che sentiva le farfalle nello stomaco e che sembrava come se il suo ragazzo le stesse prendendo tutte le sue forze e che andando avanti la cosa peggiora, ma io, io non sento niente, come se le mie labbra fosseresu un mattone.

Dopo pochi secondi sentiamo applaudire da dietro il divano, così ci stacchiamo e ci giriamo verso il presunto Simone.

<< Bravi! >> Urla quest'ultimo fischiando subito dopo e avvicinandosi.

<< Quindi ora state insieme >> dice Simone aprendo la porta

<< Già >> dico io in imbarazzo. Ma perché devo sempre essere in imbarazzo!?
Dopo faccio segno a Darren di uscire ed io lo seguo chiudendo la porta a chiave.

Camminiamo in silenzio per le vie della città, con il vento che smuove leggermente i nostri capelli e il rumore delle macchine che sfrecciano sull'asfalto.

<< Com'è questa Karolina? >> Chiede Simone spezzando quel fastidioso silenzio imbarazzante che si era creato

<< Bionda, capelli lisci lunghi fino al sedere, occhi azzurri, magra, atletica, un po'più bassa di me, simpatica >> rispondo velocemente.

<< Che fai, vuoi provarci amico? >>
Chiede Darren

<< Certo >> risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

<< Tipico di voi >> sussurra Darren

<< Cosa vorresti dire? >> Chiede con aria di sfida il mio amico

<< Che voi fate sempre soffrire la gente, in questo caso, illudendola, la farai state male >>

<< Siamo i Malum, se le persone non soffrono noi non viviamo >>

<< Non potete rovinare la vita agli altri per salvare la vostra, non è corretto >>

<< Si invece, perché se non viviamo noi, non vivono neanche loro >> controbatte ancora Simone

<< Si, ma vivono male, a questo punto è meglio se non vivono proprio >>

<< Se loro non vivono anche voi morirete >>

<< Siete degli esseri mostruosi, fate solo del male, fate schifo >> sputa acido Darren.

Ho sentito bene? Ci siamo mesdi insieme meno di cinque minuti fa e ora dice che faccio schifo?

Faccio finta di tossire attirando finalmente l'attenzione dei due su di me.

<< No...Io non intendevo...ha, vabbè, probabilmente non ti piaccio neanche, ciao >> disse Darren prima di scomparire nel nulla.

Mi ha lasciato così? Dopo neanche un'ora di fidanzamento? Ha dubitato dei miei sentimenti?

Senza neanche accorgermene mi metto a piangere.

Simone mi si avvicina e mi abbraccia, un abbraccio che io ricambio subito bagnando la sua t-shirt beige.

Questo semplice gesto è per me molto importante. In questi giorni ne sto passando di tutti i colori e un abbraccio è quello che mi serve per farmi capire che accanto a me ci sono i miei amici, la mia famiglia e tutti i miei cari pronti a battersi con me, semplicemente per farmi capire che non sto affrontando tutto questo da sola.

<< Mi dispiace tanto piccola >> continua a ripetere Simone mentre mi accarezza i capelli

<< Se io non avessi chiesto di Karolina...>> Continua, ma io lo interrompo

<< Non potevi sapere come avrebbe reagito, non è colpa tua se lui ha detto quelle cose...e poi perché piccola?>>

<< Perché in questo momento mi sembri così piccola e fragile...>> Dice Simone rosso in volto.
Io scoppio a ridere nel vedere la sua espressione.
Lui mi guarda con quello sguardo che di solito uso io da "che c***o ti ridi".

<< Scusa ahahah e che non sembri il tipo dolce che corre a consolare le ragazze appena piangono >> spiego smettendo finalmente di ridere

<< Infatti non lo sono e se qualcuno ti chiede qualcosa, io non ti ho detto niente, Ok? >>

<< Ahahah, Ok. Ora andiamo >> dico mettendo fine alla discussione e riprendendo a camminare.

Spazio autrice

Scusate se non aggiorno spesso, ma ho molto da fare, fra i giorni in cui esco da scuola alle tre o alle cinque o addirittura alle sette del pomeriggio e tutte le verifiche e interrogazioni proprio non ce la faccio, per questo non aggiornerò spesso. Spero che voi capiate.
Al prossimo aggiornamento.
Sanny❤

Uomini Di Terra [in revisione]Where stories live. Discover now