O per durare a lungo.

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La mattina seguente a svegliarli fu la suoneria del cellulare di Gerard che prese a suonare impietosa dalla tasca dei suoi pantaloni, ancora abbandonati sul pavimento del salotto. I ragazzi, comunque, avevano dormito a lungo tanto che alzarsi non fu troppo traumatico, tralasciando ovviamente la voglia di rimanere a letto a fare cose piuttosto che andare rispettivamente a lavorare e a lezione.

"Vai a spegnerlo, non essere pigro!" rise Frank spintonando Gerard che gli si attaccava addosso sempre di più, mugugnando che aveva freddo e ridendo sotto i baffi.

"Sei crudele, sappilo" rispose fingendo un tono supplichevole ma perdendosi l'ultima parola all'interno di una risata. Frank rise con lui e lo circondò con un braccio, scompigliandogli i capelli già decisamente arruffati.

"Guarda che poi ci metto i secoli a pettinarmi" gli fece presente Gerard, avvicinandoglisi e appoggiando una gamba sulle sue. Poi, muovendosi un po' mentre si stiracchiava, finì che la sua gamba si spostò verso l'alto incontrando il basso ventre di Frank.

Immediatamente Gerard si alzò su un gomito e lanciò un'occhiata a Frank, sorridendo maliziosamente mentre lui arrossiva all'improvviso. "E così... " disse, insistendo con la coscia su quel punto.

Frank lo spinse mentre le sue guance prendevano una tonalità di rosso quasi inverosimile. Non poteva crederci che stava succedendo davvero, Dio. "Smettila!" rise cercando di spostarsi. "È mattina che ti aspetti, dovrebbe capitare anche a te, o è la prima volta che... "

"Sì, effettivamente è la prima volta che mi sveglio vicino a qualcuno che ha un'erezione" ridacchiò Gerard, e Frank si sentì avvampare, ancora.

"Ma che cretino" esclamò, cercando di sovrastare la sua voce e di spingerlo via, senza ottenere comunque troppi risultati.

Gerard rise e Frank lo osservò rapito. Gerard rideva raramente, o quantomeno rideva raramente in modo sincero e questa era una di quelle rare volte. Rise forte socchiudendo gli occhi, e sulle sue guance si formarono due fossette leggerissime che Frank notò solo perché gli era molto vicino. Poi interruppe la risata e si morse un labbro, come per trattenersi dal farlo ancora, come se non volesse permetterselo, e i suoi occhi tornarono a fissarlo.

Frank si rese conto che stava trattenendo il fiato, quasi timoroso di interrompere quel momento così perfetto anche solo respirando. "Sei così... " disse senza quasi rendersene conto, e vide Gerard alzare le sopracciglia subito attento a ciò che aveva da dire. "...bello" concluse.

Gerard schiuse le labbra. "Oh" disse, sbattendo le palpebre.

Frank pensò che forse nessuno gliel'aveva mai detto; forse non gli credeva ma lui era sincero. E Gerard dovette accorgersene perché non rise e non disse niente di ironico, né cercò di evitare il complimento con qualche frase di circostanza. Semplicemente rimase lì fermo, silenzioso, guardandolo con gli occhi spalancati e Frank pensò che se non l'avesse baciato in quel preciso momento sarebbe morto o qualcosa del genere. Sentiva il bisogno fisico di farlo, le sue dita quasi formicolavano dal desiderio e la sua pelle, a contatto con quella di lui, era decisamente troppo accaldata così spinse le labbra sulle sue. Appoggiò una mano sulla sua guancia delicatamente e lo baciò un po' meno delicatamente, e Gerard era così perfettamente pronto; si spostò addosso a lui muovendosi con un sospiro e le sue mani improvvisamente erano tra i suoi capelli e i loro petti a contatto, e oh dio, la sua gamba era ancora tra le sue tanto da far temere a Frank che la situazione non sarebbe potuta rimanere casta ancora a lungo.

Ma Gerard era tanto eccitante quanto ingenuo e innocente, certe volte. O forse era eccitante proprio perché era ingenuo pensò Frank, cambiando a quel punto posizione e mettendosi sopra di lui, appoggiando le mani ai lati della sua testa, fissandolo negli occhi per un secondo prima di abbassarsi a baciargli l'angolo della bocca mentre Gerard gli faceva scorrere le dita sulla schiena fin troppo delicatamente.

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