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Frank rimase sveglio a lungo prima di addormentarsi quella sera. Nella sua mente i pensieri vorticavano impazziti passando da un argomento all'altro pressoché arbitrariamente mentre lui fissava ad alternanza il soffitto e Gerard, che dormiva con espressione serena attaccato a lui. Fece scorrere lo sguardo sul suo viso, illuminato dalla luce metallica che filtrava dalla finestra, sui suoi capelli scuri e scompigliati e sulla linea delle sue labbra, leggermente schiuse, e non poté fare a meno di sorridere. Gerard dormiva tra le sue braccia, appoggiato alla sua spalla e con le gambe intrecciate alle sue e Frank era ancora abbastanza incredulo che questo stesse accadendo per davvero.

Dormiva insieme a Gerard. Dopo aver passato la serata a fare l'amore. Giusto? Frank pensò che sì, era giusto. Dannazione se era giusto.

Gerard era stato così tenero con lui, e ora stavano insieme e lui gli piaceva, veramente. Era stata ufficialmente la sua prima volta con un ragazzo ed era stato anni luce meglio di quanto avesse mai pensato, tutte le paranoie che si era fatto e tutte le paure che l'avevano attenagliato fino a quel momento erano sparite nell'attimo stesso in cui Gerard aveva iniziato a spogliarlo e tra l'altro aveva notato quanto lui stesso fosse agitato. Pareva quasi terrorizzato o in preda a un attacco d'ansia e per Frank pensare che il motivo di tanta agitazione fosse lui era davvero un pensiero inconcepibile. Gerard non era il tipo che aveva paura di sbagliare o che temeva di non essere all'altezza o che si sentiva a disagio, imbarazzato per non sapere cosa dire. Quello doveva essere Frank casomai e Gerard non poteva pensare queste cose, semplicemente Frank non l'aveva mai preso in considerazione. E invece più lo conosceva più si rendeva conto di essersi sbagliato, più capiva che Gerard non credeva in sé stesso per niente pensando di essere sempre meno di tutti gli altri, mai all'altezza di chi si trovava intorno. L'aveva notato quella sera, quando aveva sentito il suo cuore battere talmente veloce che per un attimo aveva pensato di chiedergli se stava bene, e quella mattina quando gli aveva mostrato i suoi disegni, e se ci pensava bene anche tante altre volte quando era uscito con il suo gruppo.

Quando l'aveva conosciuto Gerard gli era parso un tipo davvero tosto, che fumava erba e che faceva a botte e che inspiegabilmente voleva passare del tempo con lui, mentre ora si rendeva conto che aveva sfaccettature nascoste che pochi riuscivano a scorgere, e che all'inizio neanche lui aveva notato. Ora invece stava iniziando a vederlo, ora Gerard stava cominciando a mostrarsi a lui per davvero e Frank si sentiva stranamente orgoglioso per questo. Gerard gli aveva detto cose che non aveva detto a nessuno, neanche a suo fratello; Gerard gli aveva fatto vedere i suoi disegni, quelli che non mostrava a nessuno mai; Gerard gli aveva detto che lui era diverso e lui gli aveva assicurato che ci sarebbe sempre stato, e l'ultima cosa che voleva fare era deluderlo.

Di nuovo lasciò cadere lo sguardo su di lui. Era così bello, nella luce della luna che rendeva tutto bianco e nero, che Frank stentava a crederci. Lui era solo un muratore, un musicista fallito che faceva il cameriere per arrotondare uno stipendio troppo scarso e anzi, neppure quello perché la sua brillante carriera nella musica non era neanche mai esistita, eppure ecco che Gerard voleva uscire con lui, ecco che Gerard dormiva con lui, ecco che gli diceva che non gli era mai piaciuto nessuno come gli piaceva lui.

Frank arrossì nel buio. All'improvviso gli tornò alla mente come lo stava stringendo a sé solo un paio d'ore prima, sul suo divano, e a come chiamava il suo nome e non riuscì a evitare di sospirare. Gerard si mosse nel sonno e lui cercò di rimanere fermo il più possibile per non svegliarlo.

Alla fine non avevano neanche cenato, pensò. Ma dopotutto chi se ne fregava?

Prima di addormentarsi, con la guancia appoggiata alla testa dell'altro, gli posò un bacio leggero sulla fronte e si sistemò più comodo nell'abbraccio che si stavano scambiando, pensando che pareva tutto fin troppo perfetto per essere vero.

Face It - (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora