RICOMINCIAMO!

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""JOSH""

In aeroporto la vita è un continuo di persone che vanno e vengono. Chi piange perchè non tornerà a casa per molto tempo, chi invece piangere per le persone care arrivate... è un continuo di emozioni.

Io non saprei come decifrarmi, sono contento perchè tra pochissimo sarò padre, ma triste per come è andato il futuro. Spiegandomi meglio, non dico che il mio futuro non mi piaccia, ma ho sempre immaginato un futuro totalmente diverso. Amo Stefy e averla sposata è stato la cosa più bella che mi sia capitata in questi anni ma... Angy era nei miei piani. Scoprendo che anche per lei è, anzi era la stessa cosa mi ha lasciato senza fiato, come del resto il fiato non l'ho più considerato quando l'ho vista per la prima volta dopo anni.

Guardo fiori dal finestrino dell'aereo pensando a come sarebbe stata in nostro domani se Angy non se ne fosse mai andata. Se mai ci saremo messi insieme e se fossimo andati all'università insieme. Sono tutti pensieri che non avrò mai una fine. Oddio in realtà la fine c'è, ma non è quella che speravamo.

Il viaggio è stato lungo e stressante. Ho pensato e ripensato troppo. La mia priorità ora è andare da mia moglie e da mia faglia.

Appena il taxi si ferma davanti all'ospedale, pago e corro subito dentro. L'edificio è enorme, quindi chiedere informazioni mi sembra la cosa più sensata.

"Mi scusi, sono Josh il marito della ragazza che sta per partorire" l'infermiera guarda nella gendina " si, al secondo piano stanza 3" senza nemmeno ringraziarla corro più che posso verso la camera. In corridoio ci sono praticamente tutti.

"Josh, finalmente" Martin corre verso di me con in mano un camice e una cuffia porgendomeli. " Devi indossare questi prima di andare, però sbrigati, vostra figlia vuole uscire." indosso velocemente quell'affare e mi precipito nella camera.

Quando apro la porta degli infermieri stanno sistemando mia moglie per il parto. Mi avvicino a lei, le prendo una mano e la stringo facendogli capire che starò con lei per tutto il tempo. Si gira a guardarmi e la sua faccia è proprio una di quelle sofferenti, per questo ringrazio che sono uomo.

Mi sorride, "Sei arrivato" le do un bacio sulle labbra e le accarezzo il viso " Non mi sarei mai perso la mia bambina, e poi volevo starti vicino durante il parto" come risposta fa una faccia parecchio addolorata, i medici la sistemano con tutto il necessario per l'arrivo della bambina.

Poco dopo, la dottoressa che aiuta Stefy nel parto inizia a dirgli di spingere, tengo ancora più stretta la sua mano. "Dai amore, un paio di spinte e la nostra principessa sarà tra noi". Con queste parole si da più forza e dopo, effettivamente un paio di spinte, sento piangere. Sono diventato papà!

Dopo il parto, mi invitano ad aspettare fuori che devono sistemare Stefy e la bambina. Appena esco tutti i miei amici e familiari mi vengo ad abbracciare. " Auguri paparino" una lacrime scende dall'emozione forte che provo in questo momento. Però il pensiero più grande va a Angy, si è vero anche lei ha un bambino con un altro uomo, ma lo ha fatto anche perchè sono stato io a non dagli l'ultima possibilità pensando che se tornavamo insieme sarebbe stato un errore.

Passa un'ora e finalmente un'infermiera esce fuori. "Ecco a voi, appena arrivata dalla natura della sua mamma, Angy" viene verso di me e me la depone in braccio. E' così piccola e indifesa, e cavolo, assomiglia a sua mamma. Faccio il giro per far conoscere la mia bimba. Poi entro nella stanza dove c'è l'altra mia principessa.

"Ehi" mi siedo in una sedia vicino a Stefy e do Angy alla mamma. "Siete bellissime" do un bacio alla bambina e dopo sulle labbra alla madre.

"Hai avvertito Angy?"..." No, devo chiamarla?" mi accarezza il viso con sorriso tirato, so quanto le manca la sua migliore amica. "Mi sembra il minimo". Mi alzo e prendendo il cellulare la chiamo.

"Pronto" un bel respiro e vai. " Ciao Angy sono Josh" silenzio.

"Angy sei ancora in linea?"..." Oh, si si dimmi"..." Volevo dirti che è nata la bambina, una bambina di 3 kili e 2" altro silenzio... "Josh sta fermo non vedi che sono al telefono? vai in camera tua. Scusami ma mio figlio oggi fa i capricci, comunque complimenti, tanti auguri paparino"..." Grazie mille, io e Stefy abbiamo deciso, dal giorno in cui abbiamo scoperto che saremmo diventati genitori, di chiamarla... Angy" tremo... sarà l'emozione o la paura che Angy potrebbe arrabbiarsi per questa nostra scelta.

"Oddio, dici davvero?" sembra felice, è questo quello che conta! " Si, dico sul serio." sentirla ridere è sempre stata la cosa più bella che vedevo in lei oltre alla sua bellezza. Ricordo ancora quando, prima di lasciarci, ridevamo per le storie che ci raccontavano i nostri genitori di quando andavano alle superiori e di quanto hanno dovuto lottare per arrivare ad avere il futuro che si sono creati con noi. Io e Angy, ma forse più io, non abbiamo lottato per il nostro amore. Magari non era destino, questo non lo so, ma ora siamo ognuno con la propria famiglia e con dei figli che hanno i nostri nomi, buffo no?

"Ne sono felice, ora devo lasciati. Il piccolo Josh sta facendo i capricci... ciao paparino" risi per il nomignolo. "Appena torniamo voglio conoscere la tua famiglia, ciao Angy" so che sta sorridendo... "Saranno molto contenti di conoscere la mia famiglia del passato, ciao Josh". entro dentro la camera e Stefy sta allattando.

"Allora, si è arrabbiata molto?" mi siedo nel posto di prima, aspetto che si sistema e inizio a parlare. "No anzi, tutt'altro era molto felice, anche perchè suo figlio lo ha chiamato come me"..." Oddio, seriamente? bene, abbiamo avuto tutti e tre la stessa idea. Quando cresceranno sarete proprio tu e Angy a spiegare ai nostri figli perchè hanno gli stessi nomi"..." Poi a quello ci penseremo, ancora è presto".

Siamo sull'aereo per andare a Seattle, è passata una settimana da quando la bambina è nata, tra vari accertamenti e visite abbiamo dovuto aspettare prima di partire. Stefy, anche se non lo da a vedere, è molto agitata nel rincontrare Angy. Non si vedono da tanto e credo che la sua reazione sia normale.

Arrivati andiamo a casa dove passeremo li la nostra vita.

***

E' passata un'altra settimana, tornando al lavoro ho visto molto triste Angy, non ho ancora avuto modo di parlarle ma appena ne ho occasione voglio saperlo. E' pur sempre il mio primo amore, diciamo che ci tengo tanto a lei.

Oggi verrà Stefy qui al lavoro. Ho preferito che venisse ora e non appena arrivati perchè almeno si sistemava bene e si ambientava, ma sono agitato per questo incontro.

Il giorno dell'incontro è arrivato, entriamo e appena varchiamo la porta tutti i dipendenti vengono verso di noi facendoci gli auguri e i complimenti. Tutti tranne lei!

Parlo con una ragazza che tra poco inizierà lo stage da noi. Quando vedo Stefy paralizzarsi...

"Angy"...

Non pensavo di amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora