Capitolo 15

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Le sue parole sono un colpo al cuore, non voglio essere una schiava, non di nuovo, non così...
Due soldati mi prendono i polsi e mi portano nelle celle del palazzo...è freddo, umido, c'è un odore terribile e tantissime ragnatele...vorrei solo piangere, ma devo essere forte, non posso crollare proprio ora,mi metto sdraiata a pancia in sù a guardare il soffitto della cella

Vengo svegliata da due voci dietro la porta della mia cella, sono due giovani soldati, devono avere solo un paio di anni in più di me...
-"Sveglia principessina, è ora di giocare"
Entrano nella mia cella, uno mi blocca davanti a sè,bloccandomi le braccia dietro la schiena, l'altro si posiziona dietro di me, alzandomi il vestito, cerco di gridare e dimenarmi, ma è tutto inutile, in un attimo il soldato entra in me, rivivo il momento in cui Serse, ubriaco, mi stuprò....chiudo gli occhi, non oppongo più resistenza, sono morta, sono morta dentro, nell'anima, il mio cuore è morto, respiro ancora,ma sono morta...

Sono su una nave, in rotta per l'Egitto, sono due giorni che siamo in mare, siamo 5 ragazze, rinchiuse in una cella piccolissima, due ragazze hanno a malapena 16 anni....capisco come si sentivano gli iloti a Sparta, i mendicanti a Babilonia,le ragazze vendute agli eserciti...
Arriviamo a Giza dieci giorni dopo, saliamo su un palco costruito al momento al centro della piazza, ci mettono un cartello al collo, con scritto:nome,luogo di nascita, età e prezzo, mi sento un animale....
Inizia la vendita, molti offrono cifre di denaro molto alte per le due ragazzine, nessun offerente per me, non capisco perché, forse per le mie origi spartane....bè meglio così

Il mercato è quasi chiuso, rimango solo io, tutte le altre sono state vendute, il venditore mi si avvicina e mi sussurra
-"Se entro stasera non ti vendo ti taglio la gola"
Deglutisco a fatica, inizio a sudare freddo...quando un uomo sui 50 anni chiama il venditore
-"Quanto vuoi per la ragazza?"
-"Ehm....50 monete d'oro signore"
-"Tieni, sono 100 monete d'oro"
Il venditore prende subito le monete e sale sul palco a togliermi il cartello e consegnarmi all'uomo
-"Sali su quel cavallo e aspettami"
Faccio come mi dice, mentre lui sparisce nella folla del mercato, potrei scappare, ma lo sguardo di quell'uomo mi rassicura
Lo vedo tornare poco dopo con una stuola
-"Tieni mettitela, c'è molta strada e dopo il tramonto fa molto freddo "
-"Grazie mille"
Rimango stupita da quel gesto, chi farebbe mai una cosa del genere per una schiava?Sale sul cavallo, tira le redini e partiamo, durante il viaggio comincio a fargli delle domande
-"Chi è lei?"
-"Mi chiamo Hamadi ed ero il comandante dell'esercito del faraone, fino a quando un brutto incidente non mi costrinse ad abbandonare la mia professione, adesso sono il consigliere del faraone"

Arriviamo davanti un cancello davanti al quale si erge una villa meravigliosa, circondata da un giardino
-"Scendi da cavallo e seguimi"
Mi porta all'interno della casa in una stanza abbastanza accogliente
-"Questa camera è tua,e da oggi questa è casa tua, tranquilla qui non sarai una schiava, darai solo una mano d'aiuto alle altre donne, potrai giocare con le mie figlie, insomma questa è la tua nuova famiglia"
-"Siete davvero gentile, ma....perché?"
-"Assomigli tanto a mia moglie Alchemy quando era ragazza, è morta dando alla luce la mia seconda figlia..."
-"Vi capisco, anch'io ho perso alcune persone care, una di recente...."
-"Non possiamo cambiare il nostro destino, sono gli dei a decidere per noi, adesso ti lascio prepararti, stasera cenerai con noi..."
-"Iris...mi chiamo Iris"
-"Mia piccola Iris"
Per la prima volta dopo tanto mi sento di aver trovato una famiglia, una vera famiglia....

The SlaveOnde as histórias ganham vida. Descobre agora