Capitolo 1

17.1K 536 213
                                    

••Per altre Sterek nel mio profilo!!

«Stiles! Mi mancherai fratello»
Scott mi abbraccia, e mi cominciano a scendere delle lacrime.
Lui mi guarda ridacchiando, anche se i suoi occhi sono lucidi.
Si sta trattenendo.

«Mi è entrato qualcosa nell'occhio» Scherzo, anche se c'è poco da sorridere. Per ben nove mesi non vedró più il mio migliore amico.

E i miei amici.
E mio padre.

Non sono ancora sicuro di partire, Los Angeles é da tutt'altra parte dell'America, e il solo pensiero mi terrorizza.

Eppure sento di portecela fare, ho bisogno di staccare da qui.
Non é solo un'esperienza del tutto nuova, ma dopo quello che é successo a Lydia non credo di essere psicologicamente stabile.
Ci tenevo troppo a lei, davvero troppo, ne ero innamorato.
Lei era una banshee, il mio migliore amico invece un licantropo.
Purtroppo un altro lupo mannaro l'ha uccisa, esattamente un mese fa.

Ed è tutta colpa tua, grida una vocina dentro di me.
Cerco di scacciarla via, scuotendo la testa, ci pensano giá gli incubi a tormentarmi.
Scott sembra intuire i miei pensieri, viste le lacrime che sgorgano senza fermarsi dai miei occhi.

«Non è colpa tua.»

Mi sussurra, poggiandomi una mano sulla spalla destra. Sorrido tristemente. È la prima volta che qualcuno me lo dice, la prima volta che entriamo nell'argomento.

«A volte penso di non potercela fare.» Ammetto, abbassando gli occhi.
Scott mi stringe la spalla, e so che non ci sono parole per esprimere tutto quello che pensa.
Lo considero come un fratello, e sapere che sarà sempre dalla mia parte non può che farmi felice.

Riusciró mai a dimenticare tutto questo?
Allison entra nella stanza, buttandosi si di me. La cingo in un abbraccio.

«Mancherai Stilinski» Piagnucola.
Anche Ethan e Aiden entrano, salutandomi con una pacca sulla schiena.

Mi mancheranno tutti.

Saluto la madre di Scott, che spesso si comporta con me allo stesso modo che con Scott. Ha gli occhi arrossati, penso abbia pianto, e l'abbraccio.
Rassicuro tutti:

«Solo solo nove mesi, non combinate casini lupastri»
Faccio l'occhiolino e sorrido.
Mio padre l'ho giá salutato prima, spero solo non si abbuffi di cibi calorici, ma credo proprio che Melissa lo controllerá.

Poi potremmo fare Face Time ogni volta che vogliamo.

Spero davvero non combinino nulla in mia assenza! Per ora non ci sono branchi rivali, e anche se io sono l'unico umano sono la mente del gruppo.

Mi allontano da casa di Scott, senza guardare indietro. Non voglio dover cambiare idea dopo tutto.
Aspetto il mio taxi, e quando arriva mi porta in aereoporto velocemente.
A Los Angeles sará caldo?
Rispetto a qui, cittadina del Nord, immagino proprio di sì.
Per fortuna che ho una scorta di maglie a maniche corte nella valigia!
Come sarà la famiglia che mi ospiterá?
Spero saranno tutti simpatici, in fondo sono loro che hanno chiesto per ospitare uno studente.

«Poveri loro, non sanno cosa si aspettano» Aveva sghignazzato mio padre, qualche ora fa. Per poi scoppiare nelle lacrime.
Lui è lo Sceriffo, messo da tempo in guardia sul soprannaturale che circonda la cittá.

In aereoporto mi perdo a guardare le centinaia di persone che mi passano accanto, e non posso non immaginarmi la loro vita. Chissà cosa fanno ogni giorno.

Guardo il mio polso, e mi perdo nell'osservare in braccialetto, ricordi mi assalgono.

«Stiles, mi puoi tenere un attimo questo?»
Lydia mi guarda, scuotendo i suoi capelli rossi.
«Certo» Annuisco, prendendo in mano quel braccialetto viola, con qualche perlina.
Lei si prepara andare a fare la doccia, mentre la aspetto per finire di studiare. Osservo il bracciale, è molto particolare. Torna dopo una decina di minuti, si cambia nell'altra stanza e improvvisamente urla.
Ha avvertito pericolo, e corriamo subito verso la porta, fiondandoci ad avvertire il branco. Ha sentito la morte di qualcuno, che peró non conosciamo, e può portarci nel luogo del delitto.
Tengo ancora il suo braccialetto in mano, e cerco di ridarglielo, ma lei è sfuggente, spaventata.

Da allora si è dimenticata di richiedermelo, e io di ridarglielo.

Ritorno nella realtá, e mi dirigo dentro l'aereo, al mio posto. Accanto a me c'é un ragazzo, avrà pochi più anni di me. Mi ispira fiducia e simpatia.

«Ehi, io sono Stiles, tu? Sì, lo so, Stiles non é un bel nome, anzi, è strano più che altro. In realtà il mio vero nome è ancora più imbarazzante, quindi mio padre...»
Attacco a parlare, come una macchinetta. Sono logorroico, che ci posso fare? Il ragazzo si guarda intorno spazientito, e mi viene voglia da ridere.

Mando un messaggio a Scott e a mio padre:

"Tutto bene, sono nell'aereo😃😃😃"

Allison a volte mi diceva che mi ammirava molto per il fatto che sorridevo. Sempre. Lei ne ha sofferto quanto me per la perdita della sua migliore amica.

E chissà, pensai, qualcuno si sarebbe potuto anche innamorare del mio sorriso.

💜💜

Ho deciso di scrivere questa storia perchè Sono una fan della Sterek, e avró letto almeno una ventina di storie ahaha❤️
Volevo anche dirvi che:
1. Non sono Stydia, ma ho deciso di parlare della morte della ragazza perché servirà molto in futuro, e non perché odio il personaggio, anzi!
2. Mi manca tantissimo Teen Wolf e Derek, almeno gli dó vita in questa storia.

E niente, fatemi sapere❤️

I hate u, I love u |STEREK|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora