Un profumo pericoloso

1.7K 125 27
                                    

Lucy

"Ehilà! Bel ragazzone sei solo?" Prima che me ne accorgessi, eccola lì, l'albina con il cervello di gallina e la voce da oca, aggrappata al braccio di Natsu come se io non esistessi e non fossi li a guardare la scena.

"Ecco...veramente sarei qui con qualcuno" disse Natsu provando a convincere quella rompiscatole a staccarsi da lui. Possibile che questa figlia di papà capiti sempre nei momenti meno appropriati?

"Eh? E chi sarebbe?" Chiese con quella sua vocetta stridula l'albina che era talmente tanto cieca da non aver visto che stringevo ancora, con molta forza, la mano di Natsu.

"Non importa. Comunque io sono Lisanna. E tu come ti chiami?" Chiese battendo più volte le ciglia con fare civettuolo. Ma non credo che Natsu fosse molto interessato a lei.

"Natsu" rispose molto freddamente cercando il mio sguardo, che però io non ricambiavo, forse perché un po' ero...gelosa? Non lo so.

L'albina seguì il suo sguardo e lo puntò su di me, con fare assassino, come un cane che si arrabbia se gli porti via il suo osso. Mi fissò minacciosa per un tempo a me indefinito, prima di parlare col suo classico tono di superiorità.

"Oh,ci sei anche tu. Che fai vuoi provare a rubarmi il ragazzo?" Disse mentre con un sorrisetto compiaciuto fissava la mia mano, stringersi con ancora più forza a quella di Natsu. Giuro che l'avrei presa a pugni pur di far scomparire quel sorrisetto dalla sua faccia. Mi dava un fastidio che non potevo nemmeno io stessa immaginare.

"Non è tuo, gallina senza cervello" dissi tra i denti sperando che sì e no mi avesse sentito "Come hai detto,scusa? Non ti ho sentito" disse mentre stringeva di più il braccio di Natsu e quel suo ghigno da troietta si faceva sempre più largo sul suo viso.

"Dai lasciamola qui e andiamo a divertirci" disse con un sorriso che andava da un orecchio all'altro tirandosi dietro Natsu,che mi guardò preoccupato.

"Mi dispiace ma la mia risposta è no" disse calmo, scrollandosi dal braccio l'albina, che non riusciva a smuoverlo per la sua stazza, guardandolo come se davanti a lei ci fosse un pazzo malato.

"Scommetto che questo profumo ti farà cambiare idea" disse mentre quel sorriso le ricompariva sulle labbra biancastre. Alzò da una tasca una piccola boccetta di vetro,con dentro del liquido rosa-violaceo, e lo spruzzò in aria, bagnandosi un po' il collo.

Annusai quel intruglio, aveva un odore particolare ma molto forte e sgradevole. Non capivo come qualcosa di così sgradevole potesse piacerle. Natsu sembrava essere della mia stessa opinione, dato che cominciò a tossire in maniera frenetica, reggendosi il cappuccio.

"Ma che razza di profumo è?!" Chiese portandosi un braccio a coprire il naso,mentre l'albina con gli occhi chiusi e il mento all'insù se ne vantava, non capendo che quello non era un complimento.

"Ti piace? È stato importato direttamente dalla Germania" Natsu si tappò il naso e cominciò a tremare lievemente, mentre l'albina continuava a vantarsi di quanto quello-schifoso- profumo fosse costato ed altre sciocchezze.

Natsu alzò di poco la testa e guardò alle spalle della Strauss, pensai che avesse visto Sting o Rouge aggirarsi lì vicino, invece alzò il braccio e indicò un punto indefinito alle spalle dell'albina.

"Quello è uno stilista francese?!" Urlò indicando il niente e l'albina, come una scema quale era, girò la testa facendola distrarre. Quando si girò Natsu cominciò a correre, trascinandomi con lui e lasciando indietro l'albina che guardava intorno a sé, non trovandoci.

Corremmo un po' a caso fra la folla finché il passo veloce di Natsu non si fece sempre più lento, fino a farlo barcollare. Mi portai un suo braccio dietro il collo per poterlo sostenere, respirava pesantemente e sembrava molto debole da come camminava.

"Natsu che succede? Non stai bene?" Chiesi facendolo sedere su uno scalino della chiesa e portandogli una mano alla fronte, per vedere se aveva la febbre, lui si accasciò sulla scalinata portando la testa all'indietro, impedendomi di sentire la sua temperatura.

"Non so perché...ma dopo aver...annusato quel profumo...mi sento...molto strano" disse respirando a fatica, mi doleva a vederlo così...sofferente.

"Lu-chan!!" Vidi tra la folla la chioma turchina di Levy non accompagnata da Erza o Juvia, e lì mi salì il dubbio e la paura "Levy-chan dove sono Erza e Juvia?" Le chiesi con una punta di paura nella voce, sperando che non l'avesse capito.

"Erza si è ubriacata ed è svenuta su una panca, dove un ragazzo dai capelli azzurri si è offerto di riportarla a casa, invece Juvia ha visto Gray e gli si è attaccato come una cozza, lasciandomi qui da sola" disse con uno sbuffo e gonfiando le guance, facendomi fare un sospiro di sollievo.

"Ma cosa è successo al tuo amico? Si è ubriacato anche lui?" Chiese Levy, vedendo il povero stato in cui era ridotto Natsu "Non credo stia bene, forse doveri riportarlo alla taverna" dissi sperando che in quel momento Natsu non dicesse qualcosa o alzasse la testa.

"Aspettami qui, vado a chiamare una guardia" disse Levy, ributtandosi in mezzo alla folla, feci per seguirla ma Natsu mi bloccò il polso con una stretta ferrea.

"Sento...che si...stanno...avvicinando" quell'unica frase mi fece gelare il sangue nelle vene e anche se non volevo far preoccupare Levy, decisi che da li dovevamo andarcene. Mi portai un suo braccio dietro il collo e cominciai a correre, quanto il peso eccesivo di Natsu potesse permettermi.

La gente si scansava, concedendoci il passaggio, non appena ci vedeva arrivare. Forse pensavano che fossimo pazzi a correre così conciati com'eravamo.

Arrivammo ad una piccola fattoria ormai in disuso da anni, dove andavo a giocare spesso quand'ero piccola, ma che in quel momento con la sola luce della luna, metteva addosso una certa inquietudine. Raggiunto un piccolo capanno, non lontano da li, feci sdraiare Natsu sul modesto letto che c'era all'interno.

Ne approfittai per dare un occhiata a quella stanza a cui non andavo da tempo e, a parte ragnatele e muffa su muri e pavimenti, la stanza era totalmente vuota, segno che qualcuno aveva rimosso tutti gli oggetti eccezione fatta per il letto.

Mentre guardavo dalla finestra, pensando alla marea di domande e sfuriate che Levy mi avrebbe fatto non appena avrebbe visto che non c'ero più, un paio di braccia mi strinsero all'altezza del petto ed un insolito calore, riscaldarmi la schiena e maggior parte delle gambe.

"Natsu come ti senti?" Chiesi girandomi e incontrando il suo sguardo smeraldino che mi fissava languido "Lucy...ho tanto...caldo" mi rispose facendomi piano piano andare contro il muro. "Senti...caldo?" Domandai stupita, ricevendo solo una scossa debole del capo, come affermazione.

Natsu si avvicino di più al mio viso, scrutando nei miei occhi un'emozione che non vide, per poi sussurrarmi all'orecchio qualcosa che mi fece diventare la faccia un pomodoro maturo

"Lucy...mi sento...tutto...eccitato"

Ciao ragazzi. Sono tornata con questo nuovo capitolo che, ve lo dico senza fare spoiler, il prossimo si farà molto piccante *faccia maliziosa*. Se il capitolo vi e quindi piaciuto lasciate un commento e una stellina noi ci rivediamo alla prossima. Byebye.

Gamer Chan

Red riding hood || Nalu||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora