K; Oro d'amore

1K 192 1
                                    

Sei stato poi vincitore
di una lotta di sguardi
mentre io, da sconfitto,
rimodellavo il mio orgoglio
e in tre ore ho trovato il coraggio di
accompagnarti in un negozio "Fai da te".

Spingevo il carrello con distrazione
e ti seguivo, fingendo di non essere totalmente disinteressato ai tuoi discorsi. «Quindi cosa intendevi per luminoso?».

Ti eri abbassato per osservare
con più attenzione ogni colore proposto,
ogni sfumatura, ogni graduazione,
il dettaglio.

«Un giallo?» tentai ad indovinare,
«Un arancione?».

«Oro».

Non ho avuto modo di dirti che «No, Jimin, questo colore ti stuferà»
perché non ti ha mai stufato.

Dal giorno in cui ti sei messo lì,
d'impegno, a ridipingere quella stanza,
a tutti quelli seguenti in cui l'antibagno sembrava infuocarsi,
scoppiando di energia.

Eri così felice e ciò mi riscaldava.

Jazz Festival & TristessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora