UN'ALLEATA INSAPETTATA

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Se voleva raggiungere Katniss prima del tramonto doveva muoversi senza perdere altro tempo, infatti non vedeva l'ora di riabbracciarla e di chiederle come era andata giù alla base dei favoriti, per questo affrettò il passo nonostante la stanchezza che si faceva sempre più pressante. All'improvviso calò sopra di lei un'ombra gigantesca che schermò per un attimo il sole, e con la coda dell'occhio scorse un movimento repentino che la costrinse ad alzare gli occhi al cielo, poco prima che una grossa rete calasse su di lei e la scaraventasse a terra.

4 GIORNI PRIMA

Non appena Rue ebbe indicato  a Katniss il nido di aghi inseguitori si ritirò nuovamente tra il fogliame, silenziosamente come sempre. Era consapevole del fatto che il rischio che stavano correndo era notevole dato che si trattava di insetti il cui Dna era stato geneticamente modificato in laboratorio dagli scienziati di Capitol City,  con un pungiglione velenoso che nel migliore dei casi, se introdotto nell'organismo in quantità non eccessive, era capace  di procurare allucinazioni che portavano la gente alla pazzia. Altrimenti la morte. Nel frutteto del suo distretto capitava di trovare questi insetti, i quali attaccavano solo se ti avvicinavi troppo o se si sentivano minacciati, per questo Rue aveva imparato a riconoscere i loro nidi e ad evitarli quando si arrampicava sui rami più alti degli alberi per raccogliere la frutta. Per la sua statura minuta anche solo poche punture sarebbero stati letali e avrebbero fatto sprofondare il suo corpo in un coma profondo fino a che il suo cuore non avesse cessato di battere. Mentre faceva queste constatazioni Rue sentì un fruscio di foglie smosse sotto di lei e vide Katniss arrampicarsi fino alla biforcazione su cui era appeso il nido, nel tentativo di segarne il ramo approfittando dell'inno di Capitol city  , appena iniziato, che copriva il rumore che stava facendo e le permetteva di non essere sentita dagli altri tributi, poichè se avessero intuito ciò che aveva intenzione di fare sarebbe andato tutto a monte.

Quando strisce di luce rosata da est cominciarono a tingere tutto di un alone dorato la bambina si sentì chiamare da Katniss in un sussurro soffocato , la quale le stava indicando il nido mentre con il coltello le mimava il movimento di una sega. Rue capì cosa stava per fare, quindi annuì e scomparve nuovamente tra gli alberi, sapeva che la ragazza l'aveva avvertita per darle un certo vantaggio rispetto agli aghi inseguitori, ma voleva comunque rimanere in zona per controllare l'evolversi della situazione.

Non passò molto tempo prima che Rue cominciasse a sentire le prime urla  e i primi colpi di cannone, segno che il piano di Kantiss era andato a buon fine. Era assolutamente certa che fosse sopravvissuta all'attacco, era coraggiosa e forte, non restava che ritrovarla per assicurarsi che stesse bene e che non le servisse aiuto, poi sarebbe tornato tutto come prima. Almeno era quello che credeva.

Passarono due giorni nei quali non ebbe più sue notizie, sapeva che la ghiandaia imitatrice era ancora viva, poichè la sua immagine non era stata proiettata la sera al riepilogo dei morti, e insieme a lei erano sopravvissuti entrambi i tributi del due, il ragazzo dell'uno e Peeta . Erano invece morte nell'attacco la ragazza del quattro e quella dell'uno. Per sicurezza Rue dopo l'incidente era anche ritornata all'accampamento dei favoriti  e aveva visto che i tributi sopravvissuti, tranne Peeta, erano riusciti a tornarci poco prima di crollare per le punture velenose. La mattina del secondo giorno la bambina era appena scesa dall'albero in cui aveva dormito per riempirsi la borraccia con l'acqua fresca del torrente, quando sentì un rumore di rami calpestati e di foglie spostate. Lesta risalì in alto e per premura  tirò fuori dalla tasca dello zaino la sua fionda, nel caso in cui ne avesse avuto bisogno, ma ancor  prima che potesse prendere la mira e colpire,  dalla fitta vegetazione sbucò Katniss, la quale dopo essersi guardata intorno con circospezione si chinò in riva al fiume per dissetarsi e lavarsi , poi una volta riposata e recuperate le forze decise di riprendere il cammino seguendo il corso d'acqua corrente,  su per il pendio della collina. Rue, troppo timorosa di avvicinarsi, decise di seguirla  di nascosto saltando da un albero all'altro e rimanendo ad una distanza di sicurezza. Ben presto però le fu chiaro come mai avesse guadagnato quell'undici all'addestramento, infatti dopo poche ore era già riuscita ad abbattere uno strano volatile colpendolo esattamente al centro dell'occhio con l'arco , tanto che si ritrovò a pensare che ciò fosse dovuto, più che ad un colpo di fortuna alla sua straordinaria maestria. Nel pomeriggio allestì pure un piccolo fuoco da campo  per arrostire l'animale cacciato, contando sul fatto che il crepuscolo avrebbe coperto il fumo e le fiamme. Immediatamente Rue fu investita da un profumo invitante di arrosto di volatile trasportato dal vento direttamente fino al suo nascondiglio, e cominciò a venirle l'acquolina in bocca pensando a quanto tempo non mangiava della carne, il suo stomaco emise un brontolio di  protesta e tacita supplica alla vista della deliziosa preda lasciata a rosolare sulle braci. Era una tentazione troppo forte. Rue si sporse un pò  più in avanti , quando il ramo su cui si trovava si spezzò con un colpo secco tradendola e rivelando così la sua posizione. Con un solo movimento Katniss si voltò nella sua direzione con l'arco teso pronto a scoccare la freccia, quando successe l'inaspettato, infatti una volta che l'ebbe riconosciuta le sorrise e abbassò l'arco dicendo :" Sai, loro non sono gli unici che possono fare alleanze" . Rue rimase impietrita in preda dello stupore e dello sbigottimento , si sarebbe aspettata di tutto, ma non che le proponesse di diventare sua alleata, di lei , una bambina, un bersaglio facile. Lentamente fece capolino da dietro il tronco, " Mi vuoi come alleata?" ripetè aspettandosi che Katniss si mettesse a ridere dicendole che era stata una sciocca a crederci, "Perché no? Mi hai salvata da quegli aghi inseguitori. Sei sufficientemente sveglia se sei ancora viva. E a quanto pare non ti faccio paura" , Rue le lanciò una rapida occhiata, pensando febbrilmente a cosa fare " Affamata?" le chiese poi Katniss vedendo che la bambina non rispondeva. Lei deglutì con forza , con gli occhi che lanciavano occhiate bramose alla  carne sul fuoco " Serviti pure, oggi ho ucciso  due prede" proseguì con un sorriso incoraggiante, a quel punto Rue lasciando da parte ogni dubbio e mettendo a tacere la voce che le suggeriva di lasciar perdere uscì timidamente allo scoperto " Posso sistemarti le punture" le disse, nel tentativo di contraccambiare al favore che le stava facendo e dimostrarsi in qualche modo utile. "Davvero?" domandò la ragazza di fuoco leggermente rincuorata " E come?" . Per tutta risposta  Rue frugò nello zaino e tirò fuori un manciata di foglie che aveva raccolto il giorno prima " Dove le hai trovate?" chiese Katniss curiosa e ammirata, " Qui intorno. Le portiamo con noi quando lavoriamo nei frutteti. Loro hanno lasciato là parecchi nidi. E anche qui ce ne sono molti" disse la bambina . " Sei del distretto 11. Agricoltura" osservò Katniss " Frutteti eh? Allora è per questo che sai volare tra gli alberi come se avessi le ali" Rue le sorrise leggermente compiaciuta, aveva nominato una delle poche cose di cui andava realmente orgogliosa , e ciò stava a significare che l'aveva osservata senza considerarla un bersaglio debole, " Bene allora, rimettimi in sesto" disse poi la ragazza lasciandosi  cadere di peso vicino al fuoco e arrotolando la gamba dei pantaloni in modo da scoprire la grossa puntura sul ginocchio. Rue senza perdere altro tempo si mise in bocca una manciata di foglie e iniziò a masticarle, dopo circa due minuti, quando l'impacco fu pronto  premette sul ginocchio di Katniss una sostanza verde e viscosa fatta di foglie masticate e saliva, e anche se sapeva che non era molto convenzionale era l'unica soluzione possibile e praticabile in quella data circostanza. "Oooh" mormorò la ragazza soddisfatta e sorpresa , mentre il suo volto, via via che il dolore scompariva , si distendeva ,  " Per fortuna hai avuto il buon senso di estrarre i pungiglioni, altrimenti staresti molto peggio"commentò Rue facendo una risatina  " Curami il collo! Curami il collo!  " la supplicò Katniss, e diligentemente la bambina applicò nuovamente l'impacco sulla parte dolorante , tanto che la ghiandaia imitatrice si ritrovò a ridere per la dolcezza del sollievo procurato. A quel punto la ragazza notò la bruciatura sull'avambraccio che Rue si era procurata durante l'incendio e disse " Ho qualcosa per te", posò le armi e estrasse dal suo zaino un barattolo, con un unguento che spalmò sulla sua scottatura, "Hai buoni sponsor" commentò lei ammirata sentendo il dolore e il pizzicore che si attenuavano lentamente , " Tu non hai ricevuto niente?" chiese Katniss , per tutta risposta Rue scosse la testa desolata "Succederà vedrai. Senti, più ci avviciniamo alla fine,più la gente capirà quanto sei intelligente " disse la ragazza  mentre girava la carne sul fuoco,  per qualche motivo Rue seppe con  certezza che lo pensava veramente, e si sentì estremamente rincuorata. "Non stavi scherzando sul fatto che volevi allearti con me, vero?" le domandò un'altra volta la bambina" No dicevo sul serio" "D'accordo, affare fatto" disse, e per suggellare il patto si strinsero la mano. Anche se Rue sapeva che quell'accordo era solo provvisorio decise di fidarsi del tutto di lei, senza pensare a ciò che sarebbe venuto dopo.

RueWhere stories live. Discover now