INCUBI

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Il sole filtrava attraverso le imposte delle persiane rischiarando la stanza e donando un alone surreale ad ogni mobilio e oggetto che dimorava lì. Un timido raggio di sole illuminò la pelle scura di Rue, il cui volto era contratto in una smorfia di terrore puro che irrigidiva i suoi lineamenti delicati di bambina e le faceva comparire delle rughe di preoccupazione sulla fronte conferendole un'aria sofferente.
Il sudore le imperlava il viso,e si agitava in modo convulso nel letto, vittima delle sue paure e timori più profondi.
Era sommersa da centinaia di tessere, piccoli quadrati di carta, che galleggiavano intorno a lei come alghe albine sott'acqua. Alzando la testa Rue poté notare di trovarsi all'interno di una boccia dalle superfici di vetro che convergevano in un'apertura circolare in cima. Rue si avvicinò alle pareti vetrose e poggiò sopra una mano,la ritrasse subito,erano fredde al contatto e sembravano assorbirle ogni grammo di felicità è calore dal corpo.
Sulle tesserine che occupavano il fondo della boccia ,dando l'impressione di trovarsi in mezzo ad un paesaggio innevato,erano scritti i nomi dei tributi che sarebbero potuti essere estratti per gli Hunger Games ,da ogni foglietto usciva un lamento pietoso,un grido,un pianto,una richiesta di pietà,una promessa di una vita felice infranta.
All'improvviso un'ombra scura calò su di lei, che alzando la testa vide una gigantesca mano tozza e ingioiellata infilarsi attraverso l'apertura della boccia. I lamenti provenienti dai foglietti di carta divennero più acuti e a Rue si gelò il sangue nelle vene. Facendosi strada a difficoltà tra le tessere arrivò fino alla parete vetrosa della boccia , a quel punto cominciò ad arrampicarsi frenetica,nel tentativo di sfuggire a quella morsa mortale,ma le pareti erano lisce e ripide e non le offrivano alcun appiglio a cui aggrapparsi. La mano piombò su di lei pronta a ghermirla .
Fu a quel punto che Rue si svegliò urlando.

RueWhere stories live. Discover now