Chiacchiere di mezza notte >3

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Non gli arrivò nessuna risposta, lo sguardo di Haru si abate pensava fosse tutto opera di un sogno e del suo traditore subconscio, forse era stato quello stupido romanzo che aveva letto e gli aveva fatto creare quel personaggio immaginario, comunque fosse, aveva sofferto la tristezza di non incontrare quel ragazzo che il giorno prima vestiva una divisa militare con qualche medaglia, anche se non sapeva il suo nome, immaginava lo eccitanti che erano state le sue avventure, forse avrebbe potuto raccontargli quelli episodi.

"Sicuramente tutto è stato un sogno" Sospiro Haruka deluso.

Guardando il suo dipinto e quella strana ispirazione che aveva quando lo aveva dipinto, tentò di ricordare com'era riuscito a fare quel cambio così drastico in stile, i suoi dipinti normalmente raffiguravano la bellezza de lo astratto e alcune volte dipingeva quadri apocalittici pieni di terrore e fantascienza. Il dipinto che ora aveva davanti trasmettevano ai suoi occhi passione, armonia, simmetria, bellezza naturale e eleganza.

" Questo dipinto è così diverso... non si somiglia a nessuno degli altri che ho dipinto in passato, potrei addirittura dire che lo ha dipinto un'altra persona"

Ancora confuso, scese a fare colazione come sempre, in realtà non era cambiato nulla tra il ieri e l'oggi, tranne la colazione che consisteva in frutti acidi e pane francese.

" Haru credo che dovresti farti degli amici da queste parti, non è molto salutare rimanere chiusi in casa lontano da altre persone" Suggerì la madre del artista.

" Madre, non so se appena te ne renda conto, pero in questo momento abitiamo lontani dalle altre persone, non posso chiacchierare con nessuno se non di questa famiglia o le colf, preferisco stare tranquillo nella mia solitudine e nel mio silenzio" Rispose gentilmente Haruka.

" Puoi chiedere a l'autista di portarti al paesino, i ragazzi del ristorante dove abbiamo cenato sembrano gentili" Il signore Nanase suggeri.

" Ci penserò seriamente padre, forse domani andrò a visitare i ragazzi, oggi voglio approfittare del mio spazio" Haruka prese un sorso del suo caffè.

La colazione concluse senza nessun inconveniente, poco dopo Haru camino verso il lago, sentiva una grande voglia di entrare in esso e nuotare per un po, però un po per la paura a la sgridata che gli avrebbero dato i suoi genitori non lo fecce. Sospiro in segno di resa camminando lontano da lì non voleva soffrire un attacco di stupidaggine che lo avrebbe spinto a correre e tuffarsi in quella splendida forza vitale. La sua amata acqua.

" Forse se lo cercò adesso, lo trovò?" Si domandò Haruka.

Dicono che la curiosità uccise il gato, però per Haru valeva correre quel rischio, aveva bisogno di sapere tante cose su quel ragazzo, il quale aveva catturato incredibilmente la sua attenzione, addirittura non si domandava neanche il " perché?" di quelle apparizioni, solo aspettava vederlo, niente di più.

Sentimento SconosciutoWhere stories live. Discover now