47. Sof: Debole ma forte

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Distruzione. C'era solo distruzione dietro di me. E io scappavo da essa. Davanti però c'era lui che stendeva la mano verso di me.
«Sophie» mi chiamava. Allungai la mia, pronta ad afferrargliela ma non ci arrivavo, non ci riuscivo. Mentre l'inferno mi raggiungeva.
«Sophie.» mi chiamava.
Mi tuffai verso di lui e per un momento rimasi sospesa a mezz'aria, con le mani tese.
«Jay» sussurrai afferrando le sue spalle.
«Svegliati!» esclamò spaventato.

Spalancai gli occhi e mi ritrovai a stringere la vita di qualcuno. Una vita sottile.
Alzai lo sguardo per ritrovarmi un seno abbastanza prosperoso.
Mi staccai immediatamente.
«Umh, scusami» mormorai imbarazzata.
«Tranquilla, era piuttosto piacevole» scherzò Opal agitando la mano. Mi lanciò uno sguardo e sorrise gentilmente.
«Se ti può consolare non sei il mio tipo» mi disse con tremenda dolcezza.
«Oh, beh, grazie...» balbettai. Poi mi resi conto che probabilmente la stavo offendendo.
«Cioè, non ho nulla contro...» iniziai.
«Sophie, non ti devi spiegare. Si sentono tutti a disagio quando scoprono che sono bisex. Per quale motivo poi? Sono sempre io, no?» affermò spostandosi i capelli ricci indietro con un gesto. Li scosse facendoli ondeggiare in modo ammaliante.
«I miei gusti non mi cambiano, però la gente pensa di sì. Cosa credete? Che vi salti addosso da un momento all'altro?» affermò. «Sempre lì a pensare e a giudicare. E poi che differenza fa se mi piacciono anche le donne? A parte il fatto che hanno un appendice in meno, non sono diverse dagli uomini.» disse con una smorfia.
«Io non volevo offenderti.» le dissi. «Mi spiace» abbassai lo sguardo.
«Ti sta prendendo in giro.». Nox si avvicinò a noi. «Non è per nulla offesa, fa solamente un po' di scena.» spiegò mentre la ragazza gli dedicava la linguaccia. Nox le sorrise.
«Abbiamo ricavato la colazione. Poi partiamo immediatamente.» ci informò prima di dileguarsi a passo felpato.
«Non ha dormito nemmeno questa notte» notò Opal con un sospiro.
«Ti preoccupi molto per lui.» affermai gentilmente.
Lei rise.
«Certo! Dopo tutto quello che ha fatto per me e mio fratello? Come potrei non farlo?» esclamò.
«A Jase e Nox dobbiamo la vita e siamo stati molto fortunati a imbatterci in loro.» mi disse sorridente. «Non si potrebbe avere degli amici migliori.» affermò orgogliosa. Poi sembrò che altri pensieri avessero attirato la sua attenzione.
«Andiamo a far colazione» affermò saltando in piedi e allungando una mano. La accettai e mi feci trascinare verso gli altri.

«Poveretto, non lo facciamo mangiare con noi solo perché è il cattivo?» mi sussurrò Opal riferendosi a Philip.
«Mangia solo perché poi non cammina. Fosse per me resterebbe a digiuno.» affermai senza nemmeno voltarmi.
«Quale crudeltà.» mormorò la ragazza. Seguì con lo sguardo il tavolo e mi diede una gomitata per attirare la mia attenzione.
«Marie era una ex di Ryder?» mi chiese indicando la ragazza che ci aveva accolti. Alzai le sopracciglia, sorpresa dalla domanda, e seguii il suo sguardo. Marie e Aiden conversavano normalmente. Non notavo negli occhi di lei un qualche tipo di attrazione, e francamente, nemmeno in Aiden. Erano assolutamente normali.
«Non lo so, può darsi» risposi. Ripensandoci, non sapevo praticamente nulla di Aiden, tranne le cose che mi aveva voluto raccontare.
Gli occhi di Opal scorsero di nuovo tra i presenti, curiosi e vispi.
«Di lei che mi dici?» mi sussurrò Opal indicando con un cenno Coral. Sembrava una creatura smarrita tra gli uomini feriti tra cui era seduta.
«Umh, era una Ribelle.» affermai. «E... È stata assegnata alla squadra di Aiden dopo che...» deglutii ripensando alla ragazza morente che ho avuto tra le braccia. Alla promessa che non ero riuscita a mantenere. Strinsi gli occhi per cancellare il pizzicare delle lacrime. «Era alla dipendenza di Law» affermai. L'espressione di Opal cambiò.
«Quello schifoso porco.» sussurrò la ragazza spostandosi un ciuffo dalla fronte con un gesto della mano.
«Quindi lo sai?» le chiesi.
«Lo so cosa? Che stuprava ogni ragazza sotto le sue dipendenze? Certo che sì. Quando vivevo ancora con i miei, ha pure osato venire a chiedere ai nostri genitori se avevano qualche bocconcino da cedergli. Come se fossero oggetti. Gli piaceva una ragazza timida e silenziosa. Era la migliore del gruppo di mamma e lei adorava quando lei suonava il piano, anche Zachy la adorava. Poi è stata trasferita e non ho più sentito parlare di lei.» affermò addentando la crosta del toast.
«Pensavo fosse Courtney la migliore del gruppo dei tuoi genitori... Cioè, è quello che mi ha detto Jay.» le dissi.
«Courtney Young? L'ex di Jase?» chiese la ragazza per poi interrompersi. «Ops, scusa. Magari non ti piace che parli delle ex del tuo ragazzo.». Inarcai un sopracciglio.
«Delle?» sottolineai. «Non c'è stata solo Courtney?» chiesi a disagio. Non mi doveva importare. Era passato, non mi doveva importate.
«Cioè, Young è stata solo quella con cui è durato di più... Le altre erano avventure.» aggiunse con le mani alzate. Inarcai un sopracciglio. Nel senso che non era vergine come mi aveva detto?
Opal si sentiva chiaramente in colpa per aver detto troppo. Sentiva di aver messo in pericolo il suo amico. Ma non mi feci conclusioni affrettate. James non mi aveva mai mentito, aveva nascosto informazioni, ma mentire no. Era probabile che non avesse detto agli amici il suo piccolo segreto. Scossi la testa per non pensarci.
«Lascia stare.» le dissi. «Non sono arrabbiata.» aggiunsi. «E James non è nei guai.» la rassicurai.
«Quindi, se entrambe non stiamo mentendo, Courtney è la famosa ragazza del piano.» ripresi.
«Uh, dici? Non è come la ricordavo.» disse picchiettando l'indice sul mento. Poi si mise a ridacchiare. «Cielo! Se Zachy lo scoprisse avrebbe un infarto» disse ridendo.
«Aveva una cotta per lei?» mi informai.
«Oh, no! Zach non ha mai cotte. Lui è più un...» Alzò lo sguardo per cercare la risposta in aria. «Un "farò arrivare alle stelle ogni bella fanciulla, poiché se lo meritano."» affermò. «Però ha una passione per le ragazze timide, silenziose e misteriose.».
Capii quel giorno che a Opal Day piaceva molto parlare. Veramente molto.
«E sai una cosa? Anche a me piacciono.» ridacchiò.
«Ehi, Sof» Aiden si avvicinò a noi.
«Siamo il primo gruppo a partire» affermò.
«Chi saremo?» chiesi.
«Io, te...»
«Scommetto che volevi dirlo da un po', vero, occhi blu?» ammiccò Opal. Aiden alzò le sopracciglia sorpreso.
«Umh, lei, il tuo amico Nox, Coral e il prigioniero. Sono riuscito a convincere gli altri che è meglio che stia sotto il tuo sguardo. Altrimenti ti arrabbi.» affermò sorridendo.
«Ora preparati. Si parte, i Dirigenti avevano vecchie armi, possono tornarci utile.» affermò.

Elements: Perdita (in revisione) Where stories live. Discover now