Capitolo 19

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Alexandra's pov

La donna era immobile davanti alla porta con uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque

"Oh... ehm.. cioè.. ecco" balbettò Jessica completamente rossa in viso

"Allora signora, posso spiegare.. " cominciai ma mi fermai non sapendo cosa dire

"Prima di tutto mi chiami signorina e secondo levati di lì" guardai la posizione in cui ero, questo sicuramente sarà apparso come uno stupro... Merda.
Mi sistemai sul letto passandomi una mano fra i capelli agitata

"Posso spiegare.. " dissi nuovamente

"Si... può spiegare" disse Jessica ancora morta sul letto con le mani in viso mentre sussurrava qualcosa, sembrava stesse facendo un rosario

"Allora ecco... era solo un massaggio" dissi imbarazzata mettendomi una mano in faccia

"Eri sopra a mia figlia, questo mi fa pensare a tutt'altro che un massaggio" disse infuriata, mia figlia? COSA?

"È tua madre?" urlai imbarazzata al massimo

"Non è mia madre.. " sussurrò Jessica tristemente sedendosi sul letto. La donna si avvicinò a lei mettendogli una mano sulla spalla massaggiandola

"E allora perché... " Jessica mi prese la mano e mi guardò con uno sguardo distrutto. La donna si alzò e uscì fuori dalla stanza senza dire niente

"Ti prego Jess, spiegami tutto... non riesco a vederti cosi" dissi intrecciando le nostre mani e pregandola con lo sguardo, dopo poco annuì, prese un lungo sospiro per poi cominciare

"Avevo un'adolescenza quasi perfetta, avevo amici, una famiglia che mi voleva bene e i professori non rompevano i coglioni.. " scherzò ridendo leggermente, almeno riusciva a sdrammatizzare ed era questo che mi piaceva di lei, anche se era distrutta riusciva sempre a trovare qualcosa di positivo e di felice

"Okay avevo i miei problemi dell'adolescenza ma oltre questo era tutto perfetto ma poi.. " la sua voce si spezzò, si morse il labbro e chiuse gli occhi

"Era il mio 16° compleanno. Quel giorno la mia famiglia era al completo, c'era anche Emily.. ricordo che aveva picchiato mio fratello perché ci provava con lei.. " disse ridacchiando, io feci lo stesso

"Era sera e la festa stava per finire, mi tenevo quel segreto da molto. A me piacevano le ragazze e lo sapeva solo Emily così decisi di rivelare tutto quel giorno e levarmi quel peso ma non tutto va come ci aspettiamo e quel giorno la mia vita da bella e perfetta è stata uno schifo... io mi sono sentita una schifo.. " notai delle lacrime scendere dalle sue guance, mi avvicinai a lei e le asciugai

"Okay basta, me lo dirai un'altra vol.." mi bloccò e notai che i suoi occhi ormai erano rossi e il suo sguardo era un misto fra odio e tristezza

"Quel giorno mia madre mi ha detto che facevo schifo, che ero inutile, un errore, uno schifoso sbaglio e che meritavo di morire" disse tutto ad un fiato

"Mi ha sempre detto che non mi dovevo nascondere e che avrebbe accettato tutto e che l'importante era che fossi felice, diceva che mi voleva bene. Mi ha detto un sacco di stronzate, lei mi odia Alex... mi odia per quello che sono, gli faccio schifo" strinsi le sue mani. Aveva gli occhi pieni di lacrime, oramai pronte per uscire ma lei le tratteneva. Aveva il cuore a pezzi, sua madre l'aveva ferita talmente tanto fino a distruggerlo.

"Che cos'ho che non va Alex? Dimmi cosa ho di sbagliato. Cosa sto sbagliando? Perché mi odia cosi tanto?" urlò con le lacrime che scendevano dal suo viso senza fermarsi fino a bagnare anche le nostre mani

Secret LoveWhere stories live. Discover now