Don't hurt me

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Resto li, zitta e impietrita. Sobbalzo quando sento sbattere la porta alle sue spalle. Mi dispiace averlo fatto preoccupare. Vorrei parlargli, dirgli quanto sono stata sbadata. È sempre così iperprotettivo con me. Ammetto il mio errore. Ho sbagliato a non dirgli che ero fuori con Kate ma assume  atteggiamenti sempre così esagerati che ho paura di come  potrebbe reagire ogni volta che litighiamo.
Piano mi avvicino alla porta del suo ufficio. Vorrei bussare ma poi penso che vorrebbe stare un po' da solo per poter sbollire la rabbia. Perciò rimango con la mia mano a mezz'aria sulla sua porta. Mi accascio, quindi e aspetto che esca.

Sento delle braccia afferrarmi e sollevarmi da terra. Subito sento una familiare sensazione di protezione. Apro gli occhi e vedo Christian che mi prende in braccio e dirigersi in camera. Appoggio la mia testa sulla sua spalla. Lo guardo. Osservo i suoi tratti, così perfetti. Mi chiedo se è ancora arrabbiato con me. Ho voglia di prenderlo e baciarlo, abbracciarlo, fare l'amore con lui. Cerco di attirare la sua attenzione guardandolo insistentemente negli occhi. Mi lancia uno sguardo di rimando e mi poggia sul letto. Rimane a fissarmi con quegli occhi grigi, intensi come l'acciaio fuso.  «mi dispiace» dico sfiorando con la mano il suo viso. Chiude gli occhi tirando un lungo sospiro.
Non dice nulla. È freddo e distaccato.
« di qualcosa..» fa una smorfia e se ne va lasciandomi li, sentendomi stupida e frustrata.
Quest'uomo mi destabilizza, mi spiazza ed io non so che fare. Non vuole parlarmi. Come faccio a sapere cosa pensa se non discutiamo.
Mi alzo dal letto. Vorrei fare una doccia per scrollarmi i pensieri di dosso. Magari fosse così facile lasciare scorrere tutto con una semplice doccia. Apro il getto d'acqua spogliandomi rimanendo completamente nuda. D'improvviso sussulto. Sento le sue mani calde sui fianchi salire su per il ventre poi sempre più su sui miei seni. Mi lascio trasportare dal suo tocco e dalla mia eccitazione. Mi volto guardandolo e scrutando la sua espressione. Avvicina le sue mani sui miei capelli sciogliendoli dal morbido chignon.
Mi avvicino per baciarlo ma mi spinge in doccia. Sorrido perché è ancora del tutto vestito. Lui è serio. L'acqua scorre tenue su di noi. Mi incornicia il viso con le mani e poggia le sue labbra sulle mie lasciandomi senza fiato. Oh Christian. Com'è avido.  Dalle nostre bocche sfuggono dei gemiti. I nostri corpi aderiscono l'uno con l'altro, posso sentire la sua erezione premere su di me. 
«Non farlo mai più» bisbiglia con voce tremante staccandosi da me  poggiando la sua fronte sulla mia.
«mi dispiace» nella mia mente penso che ho sbagliato caspita, ho sbagliato ma non sono una bambina Christian posso uscire anche da sola per vedere Kate. Non riesco a capire perché deve farne un dramma!?
« Ana tu non puoi capire...ho avuto davvero paura, ero terrorizzato» ha lo sguardo perso nel vuoto.
«ma perché Christian? nessuno vuole rapirmi e nessuno vuole uccidermi...»
Adesso ha gli occhi spalancati e fissi sui miei. Posso vedere quanta paura e  sofferenza traspare.
«...Christian?» un brivido mi trapassa lungo tutto il corpo. Cos'è che non mi dice? «Ana devo dirti una cosa... se non te l'ho detto fin'ora è perché non volevo farti preoccupare» il mio cuore martella incessantemente. L'acqua continua a scorrere su di noi. Un senso d' angoscia mi assale. Sento mancare un battito. Penso già di sapere di chi si tratta.

Christasia - Love Me Like U DoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora