Capitolo 38 - seconda parte

455 67 69
                                    

<< A cosa pensi, bimba? >> la sua voce e la mano calda che mi afferra possessivamente il ginocchio mi riscuotono dai miei pensieri.

Osservo tutti i suoi movimenti: la sua mano sinistra sul volante, la destra che oscilla tra il mio ginocchio e il cambio manuale, il suo sguardo fisso sulla strada.

Trasuda sicurezza da tutti i pori ed è sexy anche mentre guida.

Stringo le gambe non appena sento il solito calore propagarsi nel bassoventre e la sensazione di bagnato nelle mutandine.

Oh, cielo...

Il suo pollice che mi accarezza innocente la coscia, non mi aiuta per niente. Lo guardo di sottecchi e noto con rammarico che sorride soddisfatto.

Lo fa apposta allora... altro che innocente!

Sbuffo sonoramente e lui, in risposta, scoppia a ridere. Lo detesto in questo momento!

<< Dai Sarah, che male c'è? >>

<< In che senso, scusa? >> chiedo perplessa e aggrotto leggermente la fronte perché, in effetti, non so a cosa si riferisca.

<< Ad avere voglia di me.. >> sussurra lascivo ed io per poco muoio, <<non c'è nulla di male, tesoro. >>

<< Non ho voglia di te! Ch sciocchezze dici?! >> ribatto con le guance infuocate e lui scoppia a ridere.. allora alzo gli occhi al cielo per mascherare il mio imbarazzo, ma ho il sentore che lui abbia già capito tutto.

PERFIDO.

<< Non c'è bisogno che tu me lo dica, bimba, il tuo corpo parla per te. Lo conosco meglio di quanto non lo conosca tu.. >>, si blocca per un grosso sospiro e poi termina: << e non ti ho ancora vista nuda. >>. Stringe forte il volante tra le mani ed io arrossisco violentemente.

La voglia di lui sale.

<< Sono stata davvero benissimo oggi, grazie. >> mi schiarisco la voce come meglio posso e cerco di cambiare discorso perché sto male all'idea di ciò che faremo sul suo divano.. o sul suo letto.

Sono pronta? Lo guardo, il desiderio mi annoda lo stomaco e allora decido che si, sono pronta. Più che pronta.

Forse non a diventare completamente sua, ma per muovere un altro passo nella direzione giusta.. decisamente si.

<< Sono contento che tu sia stata bene almeno quanto lo sono stato io, ma Angelo... ti ricordo che la giornata non è ancora finita.>> prende la mano che ho suo grembo, se la porta alle labbra e poi: << anzi, il bello deve ancora venire.>> la sua bocca si posa sulle mie nocche e lì lascia tanti bacini umidi, che mi fanno completamente impazzire!

Giro la testa di scatto, non ho il coraggio di rispondere a questa sua ultima affermazione. Guardo fuori dal finestrino e mi accorgo che ormai siamo in un parcheggio e che l'auto del mio ragazzo ormai è ferma.

Ansia! Ansia! Ansia! La mia vocina interiore grida e quasi si strappa i capelli per l'attesa.

<< Su, scendi>> Damian mi sollecita, sganciandomi la cintura e, nel frattempo, mi bacia teneramente sulle labbra.

Esco dall'auto e il mio Adone subito mi raggiunge; percorriamo insieme il parcheggio e poi saliamo delle scale che ci portano dritti all'ascensore.

Mentre saliamo gli scalini stretti, mano nella mano, mi viene in mente una cosa e subito la Sarah curiosona torna in superficie. << Questo palazzo è tuo, vero? >>

L'amore scalda il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora