21. Non tutto è perso

1.2K 59 33
                                    

Il suo volto è spento. Quel piccolo sorriso che si era presentato sul suo volto qualche istante fa è scomparso.

< Come? >

Si allontana dal letto come se avesse paura di starmi accanto.

< Io e Mikel abbiamo avuto uno scontro mentre ero addormentata, e mi ha colpito più volte il ventre, tanto da aver aperto un varco nel mio ventre e ha.. >

< Non voglio sentire. >

Mi blocco, non avendo la possibilità di continuare.

Ha lo sguardo fisso fuori la finestra, lentamente mi alzo dal letto, mi avvicino a lui, lo abbraccio da dietro ma non ha nessuna reazione.

< Mi dispiace Klaus. >

Si distacca dal mio braccio e si allontana da me senza voltarsi neanche una volta, finché non arriva vicino la porta per poi voltarsi e concentrare i suoi occhi nei miei.

< Riposati, tornerò più tardi. >

La sua voce è così fredda da farmi venir voglia di correre da lui e dirgli che ho mentito che nostro figlio è vivo e che il braccialetto, che porto al polso, ha mascherato il suo battito, ma non lo faccio devo proteggere questo bambino e so che per farlo dovrò mantenere il segreto con Klaus.

Ma nonostante cerchi di farmi forza con queste parole non riesco ad impedire alle lacrime di uscire. Devo trovare una soluzione, devo fare qualcosa che mi assicuri che i miei figli restino in vita. Stesa sul letto cerco di trovare una soluzione al mio problema, una città che nonostante i patti che si faranno nel corso degli anni resterà sempre in guerra, creature che non si rendono conto di quanto gioverebbe a ciascuno darsi una mano a vicenda invece di essere in continua guerra.

Un forte battito cardiaco che proviene dal entrata della mia stanza cattura la mia attenzione, è Camille. Meglio di così proprio non può andare.

< Cosa vuoi Camille? >

< Sono venuta a chiederti come stai. Klaus mi ha detto che hai perso il bambino. >

Da quant'è uscito dalla mia stanza, tre secondi? Ed è già andato a confidarsi con la sua psicologa?

< Che cosa ti ha raccontato Klaus? >

Non posso credere che invece di parlarne con me, sia andato a confidarsi con la donna che vuole portarmelo via. Non posso credere che invece di affrontare tutto questo insieme (anche se è una bugia) si sia allontanato da me, questo mi fa capire molto sul nostro rapporto, su di lui.

< Siamo amici è normale che lui si confida con me. >

Si giustifica avvicinandosi al quadro appeso sul muro. Questo raffigura il fiocco di natale che Klaus dipinse per l'asta di natale a Mystic Falls.

< Non mi interessa nulla che voi siate amici, tu devi stargli alla larga. Magari ti ha anche detto che mi ha proposto di sposarlo, beh mia cara, è cosi e tu devi stare fuori dalle nostre vite. >

Mi guarda per niente sorpresa anzi si avvicina a me con vigore e sicurezza.

< Pensi veramente che Klaus ti ha chiesto di sposarlo solo per amore? Lui lo ha fatto per il bambino non per te. >

Vuole ferirmi e per quanto possa sembrare strano ci sta riuscendo.

< Cara ti sbagli, lo fa perché mi ama e perché vuole governare questa città con me, quindi Camille sta alla larga dalla mia famiglia. >

Mi sorride come se avesse un asso nella manica che non sto considerando.

< Tu lo fai soffrire. I tuoi amici hanno ucciso due dei suoi fratelli con il tuo aiuto, ti ha chiesto di scappare con lui, ma tu ha sempre rifiutato, lui ha dimostrato gentilezza con te, ma tu hai festeggiato alla sua morte quando pensavate di averlo fatto fuori. >

Che cosa sono? ||CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora