thirteen

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Il sole penetra dalla finestra gigantesca , quasi mi acceca , mi stropiccio gli occhi come fanno solitamente i bambini piccoli e mi alzo dal letto . Vado al bagno per cambiarmi e scendo di sotto . Questa casa è gigantesca.
Trovo Federico intento a fare i pancake. Questo ragazzo deve essere benedetto .

- Giorno amico! - mi saluta allegramente , gli rivolgo un cenno dal capo .
- Ti piacciono i pancake vero? - annuisco e si siede . Mangio tranquillamente ma la cosa strana è che lui mi fissa per tutto il tempo .
- Ci sono problemi? - cerco di non essere acido
- Oh bhe vorrei sapere perché ieri eri ubriaco perso - cerca di sorridere ma si vede che è troppo curioso.
Un nodo allo stomaco , vorrei rigettare tutto . Parlare di lei è come raccontare del tuo giocattolo preferito e poi dire che si è rotto . È triste ma ci provo .

- Vedi , c'è una ragazza , è fantastica : ha due occhioni verdi e dei capelli rossi fantastici . La amo ma me ne sono accorto tardi . Volevo dirglielo ma è successa una cosa - una coltellata al cuore - lei ha avuto un incidente . - scoppio in un pianto liberatorio,  lacrime calde scendono , lacrime che poi si vanno a trasformare a lacrime di rabbia . Federico mi dà una pacca sulla spalla e mi rivolge un sorriso di conforto .

- Che tipo di incidente?-
- Le hanno sparato ma non si sa chi , l'ho ritrovata davanti la porta di casa mia -
- vorresti venire con me oggi in un posto speciale? E dopo ti porterò dalla tua amata che ne dici? - annuisco e usciamo da casa sua .

Dopo quasi un'ora di macchina arriviamo in un cimitero .
Camminiamo tra le tombe di bambini,  militari e molte altre . Ci fermiamo davanti ad una tomba piccola , decisamente piccola . Ho paura di sapere . C'è una foto , un bambino di tre anni all'incirca e assomiglia molto a Federico .

- Sai Lore , lui è mio figlio - una lacrima solca il suo viso - è morto quando stava con la madre in Inghilterra , io ero in California e lei lo ha portato a me . Sono venuto qui per metterlo in questo cimitero , non volevo restare in California - Povero,  suo figlio è morto e lui non era con lui .

- mi dispiace , vieni qua - gli indico le mie braccia e lui ci si fionda , un abbraccio che serve a tutti e due .

- Dai ora andiamo dalla tua morosa - e partiamo .

Nel reparto in cui si trova Sole è affollato,  pieno di dottori . Provo a fermare una dottoressa

- Cosa è successo a Sole , sono il suo ragazzo ho diritto di sapere - le dico in tono minaccioso .
- Ha avuto uno shock - oddio - il suo cuore ha smesso di battere stiamo provando a rianimarla.  - E scappa . Il mio cuore si frantuma , cado a terra e piango come non ho mai fatto prima.

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