Dovevo pur sempre trovare un modo per intimidirlo, così scelsi il suo cognome per non dargli tanta confidenza.

-Dio non chiamarmi così, odio il mio cognome.

Un sorriso soddisfatto si fece spazio tra le mie labbra, ci ero riuscita.

Decisi di non rispondere più, sinceramente non mi importava perché avesse il mio numero, qualcosa mi diceva che una delle mie amiche glielo aveva dato.

Mi diressi alla porta di ingresso, volevo fare un po' di allenamento con i pattini alla pista di pattinaggio. Avvisai mamma e poi chiesi a Lauren
che stava seduta sul divano intenta a guardare le notifiche di instangram:

"Lolo, vado ad allenarmi un po' con i pattini, vuoi venire con me?"

"Si dai, Camila mi ha appena detto di stare lì." Mi sorrise lei, vidi un lieve rossore sulle sue guance.

Si andò a preparare e mi raggiunse in macchina, la pista distava un po' da qua.

"Lolo, sei consapevole del fatto che appena pronuncio il nome Camila le tue guance diventano rosse?" Domandai appena si sistemò sul sedile.

"Oddio, si nota così tanto?" Sospirò, ridacchiai leggermente, sapevo che me lo avrebbe detto.

"Bhe se il tuo obiettivo è quello di non far notare la tua cotta per lei stai fallendo miseramente." Affermai mettendo in moto.

"Ah, parla lei, quella che quando Dylan le chiede una cosa si intreccia con le parole e continua a guardarlo senza rispondere." Replicò con un ghigno, questo era un colpo basso.

"Okay, mi hai spenta. Io ammetto che lui forse mi piace, forse eh perché non lo conosco neanche da un giorno. Però tu non puoi dire che non sei particolarmente attratta da Camila." Ribattei guardandola per un secondo per poi ritornare con gli occhi sulla strada, quel secondo stava andando letteralmente a fuoco.

"I-io non s-so c-come spiegartelo." Balbetta mentre gioca con le sue mani, è nervosissima e non l'ho mai vista così, Lauren era la persona più sicura di se che conoscevo, o almeno fino a quel momento.

"Ehi, calmati, non devi affrontare un'esame, stai solo parlando con la tua adorata sorella." La tranquillizzai.

"Io quando sto con le mi sento come se potessi essere in grado di volare, quando sto con lei mi sento...libera." Continuò sfregandosi le mani sui pantaloni, anche io mi sentivo così a volte quando Dylan mi guardava.

"Quanto ti capisco, Lolo." Ammisi parcheggiando la macchina vicino alla marina di Los Angeles, eravamo arrivate, si riuscivano ad intravedere le persone che sfrecciavano con i pattini e gli skateboard sulla pista.

Misi i pattini e corsi sulla pista, era una mia passione fin da piccola quella di andare sui pattini.

"Lyds."

Conoscevo quella voce, quella voce che fino a qualche mese fa era piena di insicurezze, adesso totalmente cambiata.

"Nick."

Mi girai verso di lui, era sudato con una cannotteria bianca che lasciava intravedere i suoi addominali, il mio sguardo cadde di sproposito su di essi.
"Non sapevo andassi in skate." Dissi indicando lo skate, distogliendo gli occhi dai suoi muscoli scolpiti, aveva messo su molti muscoli questa estate e la cosa non mi dispiaceva affatto.

"In realtà ho iniziato questa estate e lo amo, mi diverto quando sto sopra questo aggeggio, può sembrare strano ma credo sia diventato uno dei miei hobby preferiti." Affermò sorridendo, cavolo aveva davvero un bel sorriso. Niente in confronto al suo, Lyds, mi stuzzicò la mia coscienza. Vidi mia sorella pattinare mentre parlava con Camila.

"Vieni con me."

Mi seguii a ruota senza obiettare e raggiunsi Lauren in poco tempo. Le urlai all'orecchio facendola sobbalzare e andò a sbattere contro un palo, cadendo sbadatamente.

Camila scoppiò in una risata e io la accompagnai. Nick sorrideva e emetteva qualche risatina.

"Camz, se non mi aiuti vedi il tuo bel culo da cubana che fine fa."

Camila arrossii violentemente e diede una mano a Lolo, sapevo sarebbe andata a finire così.

"Adesso, cara Lydia Jessica Martin, ti conviene scappare tra 3, 2, 1."

Cominciai a correre e notai Nick affianco a me, Camila e Lauren ci rincorrevano. Io sfrecciavo tra un ostacolo all'altro, Lauren era sfinita, praticava il pattinaggio da poco tempo, era fissata con il softball.

"Basta, i miei polmoni chiedono pietà." Ci scongiurò Lolo fermandosi assieme a Camila, le quali andarono a sedersi su una panchina mano nella mano.

"Solo per me quelle due non sono semplici amiche?" Mi domandò Nick guardandole.

"Credo secondo tutti ormai."

Ci sedemmo insieme a loro.

"Nick, tu sei fidanzato?" Chiese mia sorella sorseggiando un bicchiere d'acqua.

"Lo vorrei tanto essere, con una persona in particolare." Al termine della frase mi guardò sorridendo. Sentì le mie guance andare a fuoco e per un attimo mi immaginai di vedere Dylan al posto di Nick, che diceva quelle parole mentre mi fissava con un sorriso beffardo dipinto sul volto.

"Tu, Lauren?" Domandò a sua volta Nick spostando il suo sguardo da me a mia sorella.

"No, mi sto riprendendo ancora dalla relazione avuta con quel coglione di Brad Simpson." Rispose con voce disgustata, Camila sorrise a sentire la voce schifata di Lauren, si, quelle due erano cotte l'una dell'altra, lo poteva vedere anche un cieco.

Ormai si era fatto tardi e io e Lauren decidemmo di andare via, anche perché ci dovevamo preparare per la famosa festa.

Non ero pronta a rivedere quegli occhi che mi trafiggevano il cuore come una lancia.

Unsteady ||•Dylan O'Brien•||Where stories live. Discover now