uno

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<<cosa vorrebe dire che non posso più stare qui?>>
Chiedo sconcertata a Lyla.
Dopo le parole di Caleb lui mi ha lasciato li sul marciapiede, da sola nel cuore di Manhattan.
Sono passati mesi da quella litigata e sono passati mesi dal nostro ultimo incontro: 4 mesi per l'esattezza.
E oggi 26 febbraio Lyla mi viene a dire che non posso più stare da lei.
Quindi devo per forza tornare al dormitorio maschile, ciò significa che devo rivedere Caleb.
<<Jennifer, Marta tornerà domani, me lo ha detto ora al telefono, se fosse per me potresti restare qui per sempre...>>
Marta, la coinquilina di Lyla, era andata ad abitare nell'appartamento con il suo ragazzo, quindi tecnicamente io potevo stare lí.
Purtroppo Marta ha deciso di rompere da un giorno all'altro con il suo ragazzo, quindi io devo tornare nel dormitorio maschile.
Guarda che tu hai fatto la stessa cosa con C-
Non nominarlo.
<<mi dispiace, davvero>>
Dice Lyla guardandomi negli occhi.
<<tranquilla... tu non centri e poi sarei dovuta tornare>>

<<non puoi chiedere ad Andrew se ti ospita?>>mi chiede guardandomi speranzosa.

<<lui sta con John nel appartamento>>sospiro <<okay, meglio che inizi a prendere le mie cose>>

<<cioè, quindi, fammi capire, devi tornare a vivere con Caleb?>>

<<esattamente...>>

<<oh, Jenny, tu si che sei nei guai!>>
Dice Michel mentre ride di me cercando di non sputare il biscotto che ha in bocca.

<<la cosa ti diverte?>>
Chiedo offesa mentre bevo il caffè.
<<si, mi diverte molto... appare gli  scherzi... sei sicura di voler tornare? I tuoi genitori capirebbero se mollato il college>>

<<non sono il tipo di ragazza che molla il college per un ragazzo>>

<<Jenn->>

<<no, Michel... piuttosto, come va tra te ed Andrew?>>
Cerco di cambiare discorso, lui se ne accorge, sospira e risponde.

<<Mi ha chiesto di uscire>>

<<cosa?!>>
urlo, molti nello Starbucks si girano e io mi faccio piccola piccola.

<<ci è voluta qualche minaccia, ma alla fine l'ho convinto>>

<<tu... tu non lo hai minacciato sul serio... insomma... stai scherzando?>>

<<certo che scherzo!>> ride << in parte>>sussurra poi.
In quel momento il mio telefono suona, ricordandomi che devo andare a lezione.
<<vai o farai tardi... dopo ci vediamo?>>
Chiede rubando il caffè.
Io mi alzo e prendo la borsa.
<<ho il turno in libreria, ma se vuoi stasera ci vediamo, magari mi dai una mano a portare le cose nel vecchio appartamento>>
Ci mettiamo d'accordo per stasera ed esco dallo Starbucks, verso l'aula.
Ebbene si, ho finalmente trovato un lavoro.
In realtà ne avevo già trovati un paio ma mi hanno licenziato in tutti e due.
Inizialmente avevo  provato a lavorare nello Starbucks, non pensavo che una macchinetta del caffè fosse tanto complicata... o che il caffè potesse scadere... o che si potesse bruciare.
Dopo quello ho provato al supermercato del campus... non sono brava a fare le piramidi di mele... o abbastanza alta per arrivare all'ultimo scaffale... ma il colpo di grazia e stato quando è entrato Caleb e mi sono nascosta così velocemente che ho urtato uno scaffale che poi è caduto.
In libreria è più facile, non è una grande libreria anche se a molti libri, e la maggior  parte li ho letti quindi posso dare consigli utili... almeno... almeno credo.
I miei pensieri sono interrotti da una voce femminile.
<<stai più attenta la prossima volta>>
Sono andata a sbattere contro una ragazza dai capelli marroni a caschetto corti, con un maglione a collo alto beige, una gonna rossa e degli occhiali neri.
<<si scusa, hai ragione>>
Dico.
Effettivamente avevo la testa per aria, la ragazza se ne va senza dire una parola mentre io mi sporgo a prendere gli appunti della lezione scorsa che sono caduti per terra.
<<ecco, tieni>>
Mi paralizzo al suono di quella voce.
Alzo lo sguardo e lo vedo.
Caleb è davanti a me e mi porge gli appunti che mi sono caduti.
È vestito diversamente dal solito.
I capelli sono pettinati ed è più  formale.
<<grazie>>
Dico prendendo gli appunti.
<<come mai da queste parti?>>

<<devo fare una presentazione per la classe di Biologia avanzata di primo livello, me lo ha chiesto il professore... tu?>>

<<devo seguire la lezione di Biologia avanzata di primo livello...>>
Poi Caleb si china e prende da terra un mazzo di chiavi.
<<sono tue?>>

<<no, devono essere della ragazz->>
Non faccio in tempo a finire la frase  che Caleb rincorre la ragazza con cui mi sono scontrata prima, li guardo mentre parlano, lui le sorride e lei arrosisce e sorride a sua volta.
Poi la ragazza gli passa un bigliettino.
E se ne vanno entrambi.
Quando lui viene verso di me mi passa accanto senza dire niente e poi si ferma.
<<intendi venire a lezione, o no?>>

<<si... arrivo.>>
Lo seguo e intanto lo guardo.
Mi parla come se non fosse successo niente tra di noi.
Come se fossimo vecchi amici.
<<che vi siete detti tu e quella ragazza?>>
Non mi sono nemmeno accorta di all'orale aperto bocca.
<<niente>>

<<non direi, ti ha dato un bigliettino>>
Perché parlo?!
Continuo a chiedermelo, non potrebbero semplicemente tagliarti la lingua?

<<intendi questo?>>
Dice tirando fuori dalla tasca un pezzetto di carta.
<<tieni, è il suo numero... comunque non é il mio tipo>>
Dice dandomi il foglietto.
Mi fermo un attimo a guardare quella ragazza pensando che effettivamente mi assomiglia.








Quel coinquilino snervante 2 - You were on my to do listDove le storie prendono vita. Scoprilo ora