Udienza

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Bella pov

Mi sono fatta accompagnare da Nat a casa mia, appena entro corro in camera mia e apro l'armadio... sì, l'armadio, chi non ha un doppio fondo nell'armadio.
Prendo un vecchio scatolone impolverato e lo poggio sul letto poi lo apro... centinaia di fascicolo, ma a me ne serve solo uno.
-"eccolo!"
Nat mi guarda preoccupata.
-"cosa?"
-"diciamo che mio padre ha fatto un favore al governatore."
-"cioè?"
-"non lo ha fatto andare in prigione e in cambio ha chiesto l'immunità per il carcere che avrebbe usato a suo piacimento."
-"ah."
Dice in modo secco, io prendo di corsa il fascicolo e tiro verso la porta per un polso.
-"andiamo Nat, abbiamo un problema da risolvere."
Lei mi segue e usciamo dal mio vecchio appartamento andando verso la macchina, non appena entriamo il mio telefono squilla.
-"pronto?"
-"ehi Bella, a che punto siete?"
È la voce di Tony.
-"abbiamo finito, stiamo arrivando."
Dico per poi riattaccare il telefono.
Nat accellera e poco dopo siamo finalmente alla base, corro in camera mia senza accorgermi di aver urtato Steve, entro e mi cambio, metto un tubino nero e dei tacchi poi raccolgo i capelli in una coda.
Appena esco mi trovo davanti Steve.
-"o mio Dio scusa per averti urtato prima."
Gli dico.
-"tranquilla è tutto ok... ma..."
La frase rimane in sospeso perché lui mi volta e mi scioglie la coda.
-"meglio?"
Chiedo dopo essere arrossita.
-"meglio."
Mi sorride poi ci dirigiamo verso l'entrata, sono tutti lì e Nat mi porge i documenti.
-"andiamo."
Dico con voce ferma, così usciamo dalla base e prendiamo i vari veicoli, e il tempo passa veloce visto che dopo poco tempo siamo davanti al governo.
Io sono davanti a tutti ed entro trovandomi davanti diversi agenti.
-"Bella Olsen."
Dico e loro immediatamente mi fanno passare.
-"si può sapere che lavoro faceva tuo padre?"
-"era un giudice di tribunale e avvocato, il migliore che abbiamo avuto."
Rispondo alla domanda di Wanda mentre cammino spedita verso lo studio delle riunioni.
Entro.
-"signorina... Olsen."
Sembra che il sangue si sia gelato nelle vene del governatore.
-"buongiorno governatore."
Dico fredda, e dopo che la squadra si è seduta comincio a parlare.
-"si può sapere perché gli Avengers dovrebbero andare in pensione?
Chiedo guardando negli occhi il governatore.
-"in quattro anni più di mille persone sono morte."
Mi risponde.
-"mille morti e un milioni di persone salvate, cosa pensa sia meglio? Crede che senza gli Avengers il mondo sarà al sicuro? Non penso che la polizia riesca a gestire mutanti arrivati dallo spazio."
Dico gesticolando con le mano, sento un brusio.
-"allora? No, perché sa io mi ricordo di una certa immunità che lei ha dato a mio padre."
Spalanca gli occhi.
-"la voglio usare su di loro... del resto mio padre non..."
-"ok, va bene, che immunità sia."
Sorrido e lascio i documenti sul tavolo di fronte a lui.
-"ha fatto la cosa giusta... e tral'altro ha evitato che io infangassi il suo nome."
Gli sorrido di nuovo e mentre mi dirigo verso la porta mi giro e dico un'ultima cosa.
-"l'immunità vale anche per me, non pensi di fare quello che credo perché non funzionerà."
Esco dalla studio con gli altri a mio seguito.
-"sei andata alla grande ragazza."
Dice Clint.
-"grazie, mio padre mi ha insegnato un paio di cose."
-"certo un paio."
Dice Nat facendo ridere tutti.
Appena usciti dal grande edificio entriamo di nuovo nelle macchine e partiamo.
Non appena arriviamo alla base noto qualcosa che prima non c'era... degli uomini e una donna che fa irrigidire Steve... ma non aveva detto che dopo Peggy non si era mai più innamorato?
Esco dall'auto e mi dirigo verso quelle persone.
-"mi spiegate cosa ci fa qui il re del Wakanda?"
Chiedo.
-"tu mi conosci?"
Chiede l'uomo... ma cazzo devo spiegare sempre tutto.
-"esiste una cosa chiamata tv."
Dico ovvia, lui ride.
-"piacere, io sono Sam Wilson."
-"io Scott Lang."
-"io sono l'agente Sharon."
Stringo la mano a tutti e tre.
-"ehi ragazzi, cosa ci fate qui?"
Chiede Steve.
-"o io rimarrò qui per un po', T'Challa, Sharon e Scott non lo so."
Sam fa spallucce e vedo Steve allontanarsi con questi ultimi tranne Sharon che rimane con noi.
-"allora... tu devi essere Bella.
Steve mi ha parlato molto di te."
Senza volerlo arrossisco.
Poco dopo siamo dentro la base, ci prepariamo per il pranzo, infatti tutti sono in mensa tranne io che aspetto Steve come una cretina, poi lo vedo.
-"ciao Bella."
-"ciao... tutto ok?"
Gli chiedo.
-"oh sì, dovevano solo aggiornarmi."
-"posso sapere su cosa?"
-"Wakanda, è come se avessimo una base lì."
-"capisco e... posso farti un'ultima domanda?"
Lui annuisce.
-"chi è quella ragazza?"
Ecco che si irrigidisce di nuovo, maledetta a me e alla mia curiosità.
-"scusa se non vuoi..."
-"tranquilla... diciamo che potrebbe essere la mia ragazza."
Ecco che io mi irrigidisco... mi sento un po' tradita, insomma avrebbe potuto dirmelo.
-"in che senso potrebbe?"
-"ci siamo baciati ma da quando sono andato in Wakanda non ci sentiamo più."
Vorrei sbattere la testa contro qualcosa in questo momento, ma perché? Ora so cosa si prova a essere uomini e a dire di non capire le donne.
-"ah capisco."
Arriviamo poco dopo in mensa... tutti sono lì compresa lei, non che io la voglia uccidere ma qualche pensierino ce lo farei.
Ci sediamo a tavola, io sono in mezzo tra Tony e Nat... Steve è di fianco a lei, ma alla fine il pranzo passa veloce, ci divertiamo e scherziamo poi mi viene in mente una cosa... oggi è domenica, devo andare al cimitero.
-"Tony scusa potresti accompagnarmi in un posto?"
Gli chiedo.
-"ma certo principessa dove?"
-"te lo dico in macchina, vado a cambiarmi e torno."

Steve pov

Il pranzo passa veloce ma quando Bella ha chiesto a Tony di accompagnarla in un posto non mi ha fatto piacere, insomma avrebbe potuto chiederlo a me.
Sono ancora di fianco a Sharon e l'imbarazzo regna sovrano, è da mesi che non parliamo e non a questo punto neanche se provo qualcosa per lei.

Bella pov

Torno in cucina con jeans e maglietta e faccio segno a Tony si seguirmi.
Guardo un'ultima volta Steve poi esco dalla base e salgo sulla lussuosa macchina di Iron Man.
-"destinazione?"
Mi chiede eccitato.
-"cimitero."
Il sorriso scompare dal suo volto.
-"Bella io..."
-"va tutto bene tranquillo, dai andiamo."
Dico sorridendo, il peso deve cadere solo sulle mie spalle e non anche sulle sue.
Lui parte e dopo venti minuti siamo davanti al cimitero, entriamo insieme e lui rimane sempre al mio fianco.
-"ora ti farò conoscere una parte in più della mia vita."
Gli dico fermandomi poco dopo davanti ad una lapide... "Lisa e Will Olsen" i miei genitori.
-"mi dispiace."
Dice.
-"di certo non è stata colpa tua."
-"com'è successo?"
-"quando avevo quindici anni la loro macchina esplose."
Dico brevemente poi lo sento tirarmi in un abbraccio che non rifiuto.
Ci sediamo sulla lapide e cominciamo a parlare della nostra vita e del nostro dolore... ho molte cose in comune con Tony ma soprattutto una, anche lui ha perso entrambi i genitori da ragazzo... uccisi dal migliore amico di Steve, non c'è che dire, devo parlare con lui non appena arriviamo alla base.

Steve pov

Ormai io e Sharon siamo rimasti da soli e quello che non dovrebbe accadere accade.
Lei mi bacia e succede tutto in fretta, forse anche troppo visto che mo ritrovo in men che non si dica in camera mia senza vestiti.

Un'ora dopo...

Potete immaginare cos'è successo tra me e Sharon e ora mi sento uno schifo, di Bella nemmeno l'ombra e questo mi preoccupa, è tutto il pomeriggio che è in giro con Tony.
Ma sembra che oggi non sia la giornata giusta, mentre sono nel letto con Sharon la porta si spalanca... cazzo.

Spazio autrice

Ciao a tutti!
Ecco qui un nuovo capitolo, che ne dite?
Chi sarà la persona che ha spalancato la porta?
Commentate mi raccomando, a domani con un nuovo capitolo.

Laura

Un Reclutamento InaspettatoWhere stories live. Discover now