Capitolo 17

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...di sangue e... di sesso!

Succhiava Blake, il dolce sangue di lei,  che si insinuava in ogni  sua fibra, in ogni cellula, e lo inebriava portandolo all'estasi. Sotto di lui il corpo bollente, eccitato e vibrante di Zoe che, come il più flessuoso dei felini, inarcava la schiena per aderire al suo torace come meglio poteva, come una seconda pelle.

Ormai sazio, si accorse che Zoe stava risentendo della sua  suzione prolungata e senza rifletterci troppo si morse un polso e lo appoggio alle sue labbra... "Succhia non voglio smettere di fare quel che stiamo facendo perché sei troppo debole" poi avvicinò ancora una volta all'orecchio le labbra, fino a sfiorarlo procurarle nuovi brividi lungo tutta la schiena, e le mormorò: "Così sarai più forte e guarirai velocemente, se servirà, senza soffrire troppo."  Zoe si apprestò ad eseguire quell'ordine sussurrato, e le sue orecchie smisero immediatamente di ronzare.

Ancora una volta Blake aveva
sentito la sua paura e nei suoi pensieri i timori per ciò che pure desiderava sperimentare con lui, ed era ancora una volta riuscito a smorzare il suo terrore per il dolore fisico.

Zoe non se la spiegava tutta quella paura, in fondo il sesso anale non era un tabù per lei, aveva anche ben presente le differenze tra le sensazioni maschili e femminili di tali pratiche e che il dolore era solo una piccola parte ma... lei sapeva bene che in fondo non era il dolore il problema.

Per lei concedere quella parte era un atto di sottomissione che non aveva mai concesso a nessuno; quindi si spiegava ancora meno perché desiderasse concederlo a quel demonio di vampiro, da cui si sentiva stregata e, in pratica, pronta a tutto.

Blake cominciò a scendere sulla schiena baciando e leccando lungo la colonna vertebrale, Zoe tremava e fremeva tra desiderio e paura; quando giunse al sedere proseguì con la lingua tra le natiche che aprì a scoprire l'ano tormentandolo con deliziosa furia con la punta della lingua disegnando piccoli cerchi alternati a decise stoccate che lo penetravano appena.

Zoe ormai senza respiro, attendeva l'evolversi di quelle attenzioni così particolari e sconosciute quando, come le era già accaduto in precedenza, vide chiara nella  mente una scena che avrebbe dovuto smorzare la sua libido e che invece l'eccitò a tal punto che tutto il suo corpo palpitando si scosse e si sciolse in un lungo sconvolgente orgasmo.

Blake, resosi immediatamente conto, andò a spiare tra i suoi pensieri e lì trovò ciò che mai avrebbe creduto di trovare.
Zoe che "guardava" rapita, affascinata, eccitata; due uomini che nel bel mezzo di un campo di battaglia circondati da cadaveri e coperti di sangue si battevano tra loro, riconoscendo subito se stesso quale uno dei protagonisti.

Ma quella non era una battaglia per sopravvivere; dapprima un uomo che lei non conosceva, bellissimo, il corpo possente, con lunghi capelli scuri e degli incredibili occhi di un azzurro profondo mordeva l'altro sul collo standogli alle spalle; l'altro, biondo, i capelli lunghi sulle spalle, occhi così belli e... così familiari, che riconobbe subito come quelli di Blake; si girava addentadogli la mascella mentre era costretto a piegarsi in avanti.

L'uomo dietro di lui lo impalava in un unica stoccata brutale che lo faceva cadere sulle ginocchia e un attimo dopo cominciava ad entrare e uscire da lui in un crescendo di forza e velocità fino ad esplodere urlando in un potente orgasmo. Il suo compagno approfittando degli ultimi spasmi orgasmici del guerriero bruno lo stascinava per le cosce a cavalcioni su di se e lo penetrava con altrettanta brutalità.

E, come riacceso a nuova vita, quest'ultimo, dopo qualche momento ricominciava a muoversi cavalcando su Blake che assecondava e accompagnava con sempre maggiore forza gli affondi dell'altro fino ad esplodere gridando il suo nome...Sairus!!!

Stremati per la brutalità e l'intensità dell'amplesso, restavano immobili fronte contro fronte per poi suggellare il loro legame speciale con un bacio profondo, appassionato e interminabile e infine un gesto teneramente protettivo da parte dell'uomo che Blake aveva chiamato Sairus, alzatosi  raccoglieva due mantelli e ne avvolgeva uno sul corpo di lui  coprendosi a sua volta con l'altro.

Blake stava sentendo le stesse emozioni di Zoe e ancora una volta si sorprese e si eccitò maggiormente nel capire che parte dell'eccitazione di lei dipendesse dall'aver visto lui e Sairus mentre facevano sesso o meglio facevano l'amore, perché quand'anche gli fosse ormai chiara la propria preferenza per il genere femminile, Sairus rimaneva l'unico che avesse amato... fino a quel momento.

Zoe, ormai pronta a riceverlo, lo sentì entrarle dentro con calma determinazione, centimetro dopo centimetro, non potendo nemmeno lontanamente immaginare quanto, quella lentezza e quella calma, stesse costando a Blake ogni stilla di autocontrollo in suo possesso.

Quando finalmente riusci ad entrare in lei fino in fondo rimase fermo, ad aspettare che i muscoli interni cedessero almeno un po, si sentiva in una morsa e perdeva progressivamente la volontà di controllare i suoi movimenti. Allungò le mani sui suoi seni titillando e pizzicando i capezzoli e a quel punto fu lei che iniziò a muoversi prima con cautela, era sudata e stava facendo un po fatica, Blake sapeva che era dovuto alle dimensioni del suo cazzo e resistette fino a quando poté al bisogno di intensificare le spinte ma dopo una manciata di minuti entrambi cominciarono a muoversi con sempre maggiore foga; un braccio di Blake la blocco alla vita in modo da controllarne i movimenti mentre l'altra mano a stimolare il clitoride che già pulsava forte.

Quando l'orgasmo arrivò  sconvolse completamente Zoe sia per l'intensità sia per la sorpresa di  avere sofferto decisamente meno di quanto si aspettasse e a quel punto Blake cominciò a fare sul serio entrando e uscendo con sempre maggior decisione, e sentì fremere Zoe ancora e ancora sotto le dita che non avevano mai abbandonato il suo clitoride sul quale aveva continuato a muovere il pollice e le altre dita che facevano anch'esse dentro e fuori dalla figa con lo stesso ritmo con il quale entrava e uscita dal suo ano in fiamme.

Zoe era ben oltre lo sfinimento, ma non voleva smettere, voleva sentire Blake urlare il suo nome mentre liberava il suo orgasmo come  aveva sentito urlare il nome del suo amante guerriero... e così accadde! La mascella serrata negli ultimi affondi e poi la sensazione di precipitare nel vuoto e la mente piena solo di lei...Zoe, Zoe, Zoeeee Blake esplose in un lungo orgasmo che  sembrò essere senza fine...

Doveva parlarle di cose importanti, forse, le loro vite dipendevano da quella conversazione; eppure nulla sembrava più importante in quel momento di lei che dormiva sfinita e soddisfatta tra le sue braccia, avvinghiata al suo corpo come se ne andasse della sua vita, e lui non potesse, e non volesse più vivere senza il suo sangue...senza il suo magnifico corpo.

                 * * * * * * *

Spazio autrice:

Finalmente c'é l'ho fatta...
Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento...
Le cose procederanno piuttosto velocemente da qui in poi e Blake e Zoe dovranno imparare a godere ogni istante che riusciranno a ritagliarsi... Sairus come si é capito tenterà in modo anche poco ortodosso di riprendersi il suo amante...
Zoe saprà finalmente chi é e...non sarà inizialmente troppo felice...
Va bene basta informazioni...
A presto...
XOXO by Patty 

Only Your Blood - Prima dell'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora