Capitolo 16

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Sopra Samyra

Colpevoli ed...innocenti!

Sairus era ancora lì, sul bordo
dell'enorme letto king size che aveva ancora l'odore del suo pupillo, quando finalmente, sospirando mestamente, trovò la forza di sdraiarcisi, inspirò a fondo il profumo di colui che era stato compagno, amante, allievo, figlio... assumendo una posa scomposta, che cozzava fortemente con la sua ostentata inflessibilità, fisica e caratteriale dell'ultimo paio di secoli, cioè da quando lui se ne era andato lasciandolo da solo. Non che non ci fosse stato più nessuno da allora ma... nessuno che contasse qualcosa per lui, solo sesso, una necessità fisica da soddisfare, come quella del sangue, nulla di più.

Si trovò a ripensare anche alla piccola Samyra, un lieve disgusto verso se stesso gli salì alla gola, lasciandogli un po di amaro in bocca, per non aver pensato a lei mai... mai in oltre quattromila anni. Lei, che a soli sedici anni era una donna; piccola, esile e fiera, gli aveva donato la sua vita, per ben due volte, nel giro di pochi mesi. Lui che le doveva la sua di vita, così come l'aveva vissuta; dimenticata senza un attimo di ripensamento, senza considerare che, se lui camminava ancora sulla terra dopo quasi cinquemila anni e alla luce del giorno lo doveva soprattutto a lei.

Chiuse gli occhi per riportare alla memoria lo sbiadito ricordo del viso della ragazza, che piano piano riaffiorò alla sua mente multi millenaria, la sua prima compagna. No, non l'aveva mai amata, però conquistato si, con il suo carattere forte, la spiccata intelligenza, riuscendo sempre a tenergli testa, con calma e determinazione.

Ma, quello che più gli era piaciuto di lei era stato il suo modo di donarglisi; assoluto, anima e corpo, nello stesso istante in cui, poco più che bambina, aveva varcato le mura del suo palazzo e lo aveva visto per la prima volta. Quattordici anni... appena li aveva compiuti si era offerta a lui e lo aveva amato, perché lei lo amava, lo adorava, era il suo Dio; l'unico che lei avesse mai desiderato compiacere e servire. Per questo lo aveva difeso fino alla morte; lui che era quasi immortale, salvato da una giovane vampira appena trasformata e dalla sua magia.

Era quello che aveva creduto di ritrovare in Blake, la stessa dedizione ed abnegazione, forse per le circostanze della sua trasformazione, oltre al fatto che, essendo un uomo, potevano condividere anche la gloria di innumerevoli battaglie. Ne avevano combattute così tante da averne perso il conto; poteva affermare però, senza ombra di dubbio, e solo a se stesso, che era lui l'unico compagno che avesse mai amato e, che ancora amava.

Non si vedevamo da oltre duecento anni ma Blake, già da diversi secoli andava e veniva a suo piacimento dal suo palazzo. All'inizio solo per giorni o settimane, poi via via che il tempo passava, le sue assenze erano diventate lunghe mesi, a volte anni, ma alla fine tornava sempre da lui. Era per questo motivo che inizialmente non si era allarmato per il suo allontanamento...

Poi, gli anni diventarono decenni, fino a trascorrere due interi secoli, Sairus si era rassegnato al fatto che non lo avrebbe più rivisto; poi quella telefonata... ed eccolo di nuovo nella sua vita. Anche se lo aveva chiamato per una faccenda spinosa e davvero grave, Sairus non si sentiva così felice da molto tempo, e questo, per ora, poteva bastare.

Cominciò a toccarsi in modo distratto, pensando allo splendido vampiro che era entrato nudo in quella vasca da bagno con lui poc'anzi, la cui mancata reazione fisica al suo corpo però, non era passata affatto inosservata... Sairus socchiuse gli occhi, immagini ormai lontane, insieme all'abbraccio dei loro due corpi nudi nell'acqua, cominciarono a sovrapporsi, le loro lotte tra il sangue di un campo di battaglia, l'eccitazione dei corpi squarciati dalle spade e dai loro denti...
La sua mano prese a correre su
e giù, sul membro duro, inarrestabile, fino all'orgasmo; il suo sperma schizzo a fiotti sulle lenzuola di Blake dove, pochi attimi dopo, si addormentò.

Only Your Blood - Prima dell'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora