Decimo Capitolo

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In quei giorni io e Nath eravamo più uniti, tutto andava per il meglio e a quanto pare la W.L.C. non ci aveva ancora trovati. Mentre stavo cucinando insieme a Marco e Nath, nacque una discussione tra me e quest'ultimo. "Sai, incomincio a non sentire la mancanza di Nicholas." ma qualcosa si era rotto dentro di me. Sentivo che mancava qualcosa a completarmi. "Oh, davvero?" Disse dubbioso, avevo anche notato della felicità dal suo tono di voce, ma non ci badai. Dopo aver cenato, tutti i lupi si riunirono di fronte al televisore; io e Nath nel divano a due posti, mentre i restanti sei sul divano accanto e sul pavimento. Mentre ero presa dal film che stavamo guardando, sentii le mani di Nath accarezzarmi i fianchi, facendomi venire i brividi. Lo guardai stranita, ma lui mi sorrise e continuò. Decisi di non pensarci e mi appaggiai su di lui, addormentandomi. Mi svegliai di soprassalto nel letto di Nath, con lui che mi dormiva accanto, e notai che stavo indossando il pigiama. Arrossii di colpo, pensando che mi avesse cambiato lui, ma non riuscii a pensare ad altro, perchè lui mi strinse a sé. Trovai davvero tenero quel gesto, e mi riaddormentai. A svegliarmi fu l'odore del caffè e del cioccolato, appena lo sentii aprii gli occhi, trovando un Nath sorridente che mi diede il buongiorno con un bacio nella guancia. Dopo averlo ringraziato, iniziai a mangiare e a bere. "Allora, oggi ti va di aiutarmi nelle ricerche sul passato dei nostri genitori?" Chiese, ed io accettai. Mentre Nathan hackerava il sito della W.L.C., lo osservai. Era completamente diverso da Nicholas, aveva i capelli lunghi e neri, e gli occhi di un verde quasi grigio. Non sapevo perchè, ma sentivo qualcosa nel petto quando lo guardavo, mi stavo forse innamorando di Nathan? No, Lara non montarti la testa, tu ami Nicholas, siete fatti l'uno per l'altro. Mi sentii richiamare da Nath.
"Sorellina, ci sei?" Disse con un tono dolce. "Sì, ci sono." Dissi con sicurezza. "Guarda, questo deve essere il capo dell'azienda dove lavorano i nostri genitori." disse, indicando una foto di vecchia data dove c'erano tante persone l'una accanto all'altra, tra cui un uomo imponente, accanto a una "cavia" trasformata in lupo e con una museruola alla bocca. Notai che quel lupo aveva il pelo bianco e gli occhi rossi, come me. Mi congelai sul posto, ricordai le parole di Dalila, quel giorno in cui mi parlò della sua "visione" in cui c'era un lupo simile a me. "Nath, questo lupo mi assomiglia..." dissi spaventata, lui annuì e si diresse verso la cucina. "Si dice che questo lupo che sia stato imprigionato per decenni, ma si dice anche che una notte del 2012 sia scappato. Ricordo che i nostri genitori quel giorno erano davvero nervosi, e ascoltando una chiamata, scoprii che quel lupo aveva un grande potenziale, e che se avesse  fatto danni, ci sarebbero state gravi conseguenze. Da piccolo, quando loro parlavano con degli uomini in cucina di notte, ho letto un fascicolo dove c'era scritto una cosa tipo "Alta dose di virus HDSC" e "Lupo nato da famiglia geneticamente modificata nel 1890". Credo che questo licantropo abbia subito dei danni celebrali, alterando  così la dose degli ormoni della crescita e non facendolo invecchiare né di età fisica, né di età celebrale. Le cellule del suo corpo devono essere rimaste intatte da quando il HDSC è stato iniettato nel suo corpo. Ora si spiega perchè il virus viene iniettato in dosi minori. Se iniettato in un corpo di un licantropo in grandi dosi, si possono fare danni, e si può rendere la persona usata come cavia immortale e indistruttibile." Rimasi scioccata da quello che mi disse, ma non potei dire nulla, a causa del telefono che iniziò a squillare. "Charlie? Cosa succede?" Rispose Nath, che mise il telefono in vivavoce. "Joshua mi ha chiamato mezz'ora fa, dicendo che sentiva il suo corpo andare a fuoco, e che sentiva dolore agli occhi ed ai denti." sbiancai appena sentii quelle parole. Ma certo! Il sangue di Nathan conteneva un'alta dose del virus, ed donandolo a Joshua lo ha trasformato in uno di noi. "Sai dove abita?" Disse Nath, turbato. "Abita vicino alla panetteria, ma non c'è, sono venuta qui e ho trovato la porta aperta. Vi ho chiamati per sapere se mi potete aiutare a trovarlo." Io e Nathan ci guardammo e annuimmo. "Ok, arriviamo." risposimo, e ci diriggemmo verso il portone di casa, prendendo un borsone. "Ragazzi, noi due dobbiamo andare a cercare un ragazzo, voi non muovetevi da qua." disse Nath, nervoso. Quando si trattava di Joshua, cambiava misteriosamente umore, e non capivo il perchè. Nel traggitto tutto fu silenzioso e mi feci tante domande. Come stavano le mie amiche? Non potevo più spedire loro delle lettere, o mi avrebbero scoperta. Mi mancava la Grecia e la mia vecchia casa. Odiavo il motivo per cui erano morti i miei veri genitori, avevano combattuto per portarmi in salvo, ma per sfortuna erano morti. Odiavo il fatto che erano stati trasformati, ed usati come cavie. Odiavo me stessa, perchè se non fossi nata, loro sarebbero sopravvissuti. Inoltre, soffrivo per un ragazzo che non provava nulla di quello che provavo io per lui; il mio fratellastro non mi voleva dire cosa lo turbasse, preferiva stare in silenzio, i miei nonni erano degli assassini, e gli altri miei parenti hanno preferito tacere e non salvarmi. Non mi accorsi di star piangendo, pensando a tutti quei problemi. Ma per fortuna Nathan non se ne accorse, e continuò ad avere lo sguardo fisso sulla strada. Arrivammo dopo tre ore, e ci diriggemmo verso la casa di Joshua, che sembrava essere stata messa sottosopra. Vidi Nathan dirigersi verso una camera, che si rivelò essere la stanza da letto. Prese quella che doveva essere una maglia strappata di Joshua, e la portò al naso, per odorarla. Prese il suo borsone e ci mise dentro dei vestiti di Joshua, presi dall'armadio. Vidi i suoi occhi cambiare colore e diventare bianchi, e  con voce roca, mi disse di seguirlo. Iniziammo a correre molto velocemente e quando fummo certi che non ci fosse gente nelle vicinanze, ci togliemmo la maglietta e i pantaloni, mettendoli nel borsone. Con la bocca, lo presi dalle bretelle e mi trasformai insieme a Nath. Arrivammo in quella che doveva essere la Neulengbach, una foresta deserta, ma spettacolare allo stesso tempo. Dopo mezz'ora di corsa, iniziammo a sentire degli ululati, poi vidimo un lupo dimenarsi, e sbattere contro un albero. Aveva un odore familiare, era quello di Joshua. Lo vidi andare verso Nathan, e cercò di morderlo, ma quest'ultimo anticipò la sua mossa e lo mise al tappeto, facendolo svenire. Tiró fuori dal borsone una coperta, che teneva sempre là dentro per le necessità, e gliela mise addosso non appena tornó in forma umana. Dopo esserci vestiti, e dopo aver messo degli indumenti  addosso a Joshua, Nath lo prese in braccio. Dopo aver camminato per quasi due ore, ci dirigemmo verso la macchina. Per fortuna era l'ora di pranzo, e le persone erano in casa a pranzare. Dopo aver caricato in macchina Joshua, Nathan chiamò Charlotte, avvisandola. "Charlie, abbiamo trovato Josh, ma abbiamo una cattiva notizia. Lui è un licantropo, quindi dovrà venire a stare da noi, mi dispiace. Quando starà bene e gli avremo raccontato tutto, ti farò avere i documenti che ti renderanno la nuova proprietaria del panificio." Sentii Charlie piangere, e io stessa mi sentii molto triste. Lei, dopo vari secondi, doveva aver detto qualcosa che aveva fatto arrossire Nath, che chiuse la chiamata, dopo averla salutata. Arrivammo a casa quasi verso ora di cena, e quando entrammo, tutti ci guardarono straniti alla vista di un nuovo membro. "Ragazzi, lui è Joshua, da oggi farà parte del nostro gruppo. È diventato da poco un licantropo e dovrò spiegargli molte cose, quindi state tranquilli." Disse serio Nath, e tutti annuirono. Joshua si svegliò dopo un'ora e iniziò a guardarsi intorno disorientato. "Dove sono?" Chiese. "Sei a casa nostra, Josh." risposi, con un sorriso triste. "Perchè sono qui?" Mi chiese. "Ti sei trasformato anche tu in un licantropo." disse serio Nath.
"Cosa? Licantropo? Ma non erano una leggenda?"
"No." risposimo in coro "Quindi ora posso trasformarmi quando c'è la luna piena?" Sarebbe stato molto difficile spiegargli tutto... "No, ti trasformerai quando vorrai, ma ti dovrò spiegare tante cose domani, ora vieni a mangiare." disse nervoso mio fratello. Mentre cenavamo mi accorsi delle occhiatine che si scambiavano Nathan e Joshua, e quando fu l'ora di andare a letto, vidi quest'ultimi confabulare qualcosa, vidi Joshua annuire, e l'altro arrossire un pò, mentre si dirigevano nella camera da letto. Ora avevo capito. Nathan si era innamorato.

*Spazio Autrici*
Qui ci vuole il Tan tan taaan. In questo capitolo Joshua si è aggiunto alla grande famiglia e Nath è un peperone perenne. In ogni caso, ci vediamo al prossimo capitolo. Bye!

The Fighting WolfWhere stories live. Discover now