XIII

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Aurora

Avevamo, finalmente, finito il progetto. Almeno la parte che riguardava la costruzione del modellino.

Ora mancava la parte più difficile e lunga: la progettazione di un appartamento e la scelta dei materiali, oltre che alla presentazione.

Ma avremmo iniziato lunedì prossimo, per quel giorno avevo in programma solo di andare a casa di Chris e vedere Peter Pan con sua sorella.

Ero leggermente in ansia, Chris mi aveva detto che saremmo stati soli, e mi metteva tutto un po' a disagio. Speravo solo che la presenza di Sara avrebbe alleggerito un po' le cose.

Il lato positivo era che, da quando avevamo iniziato il progetto, non litigavamo più come prima, magari perché avevo iniziato a vederlo sotto una luce diversa, ma mi piaceva quella parte di Chris.

E, la parte migliore di tutto ciò, era che Lorenzo mi aveva notata. Non che fosse venuto lì e mi avesse salutato, ma mi aveva guardato e mi aveva sorriso.
Al solo pensiero sentii le viscere sciogliersi e un rossore sul volto. Wow, il mio sogno si stava avverano. 

- Aurora - chiamò mia madre dal piano di sotto, interrompendo i pensieri su me e Lorenzo. - è arrivato Christian -

- Scendo - urlai infilandomi gli stivaletti e afferrando la borsa, all'origine nera, ma con i pennarelli bianchi, oro e argento, ci avevo messo ogni simbolo possibile e immaginabile, frasi e piccoli disegnini, principalmente riguardo le mie tre saghe di libri preferite: Percy Jackson, Shadowhunters ed Harry Potter. Naturalmente c'era attaccata anche la spilla di Katniss.

E qualche frase della Disney, in particolare alcune di Peter Pan, ma come avevo già detto, è uno dei miei film preferiti, in assoluto. Lo avrò visto tante di quelle volte che potrei raccontarlo a memoria.

Scesi velocemente le scale e salutai mia mamma con un bacio sulla guancia prima di uscire dal cancello ed entrare nella macchina di Chris, parcheggiata davanti a casa.

- Ciao nanetta, da quanto tempo! -

Lo ignorai altamente e mi voltai verso Sara, sul seggiolino dietro. - Ehi Sara, come stai? -

- Bene. Hai portato il film? -

Annuii e presi il dvd dalla borsa, mostrandoglielo e strappandole un enorme sorriso. Sono così belli i bambini quando sorridono, loro non devono fingere e nel  gesto c'è sempre sincerità e allegria contagiosa.

- Devo guardarmelo anche io? - borbottò Chris facendo rombare il motore.

Io e Sara annuimmo. - Si, e prepari i pop-con -

- Uh, adoro i pop-corn! - commentai leccandomi le labbra.

*

Christian parcheggiò all'inizio di una via piena di villette a schiera, solo qualcuna con il box, e tutte a due piani, con accesso indipendente.

- Vieni in camera mia? Ti voglio far vedere i miei giocattoli - esclamò Sara scendendo dalla macchina e prendendomi per mano.

Annuii e appena Chris aprì la porta mi trascinò al piano di sopra, senza darmi tempo di guardare meglio il salotto.

Vidi solo Joker che correva verso il suo padrone scodinzolando.

Al piano di sopra c'erano tra stanze, di cui una era il bagno; su una c'era un "vietato l'accesso" che occupava gran parte della porta, su quella infondo niente, mentre su quella accanto, il nome Sara scritto con caratteri corsivi eleganti.

- Vieni, è questa. Quella è di Chris - annunciò indicando la porta con il divieto. Non ci voleva molto per capirlo.

La bambina aprì la porta ed entrai in una cameretta piccolissima, con giusto il letto contro la parete, accanto una piccola scrivania con dei libri, tutti di favole.

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