Capitolo 28: incontri

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MODIFICATO

[Camilla]
La domenica del concorso arrivò presto. Io e Dorinne ci eravamo allenate duramente quasi ogni giorno ed eravamo pronte ad affrontare l'ultima prova, la più difficile, la gara da 1.10 m, dove avremmo affrontato Matteo. Nei primi due giorni di gara, ci aveva mandato continue occhiate di odio e disprezzo. E il caso volle che il suo box fosse proprio di fronte ai nostri.
Aveva partecipato entrambi i giorni alla gara da 1.10 m e, dovetti ammetterlo, era incredibilmente bravo, e il suo cavallo, Zaryan, un bestione sauro bruciato di 13 anni, aveva dei mezzi impressionanti. Non a caso si erano qualificati primi entrambe le giornate. Sarebbero stati un osso duro da battere.
Entrai nel box di Dorinne, accarezzandole la criniera. <<Ti confesso, piccola peste, che sono preoccupata, e non poco. Quel Matteo è un ottimo cavaliere, e ci odia, il che mi convince che farà di tutto per vincere>>
A quelle parole seguì uno sbuffo, come per dire: "e allora? Noi siamo più forti. Non ho paura di loro, li batteremo."
Risi di gusto: avevo da poco scoperto quel lato megalomane del suo carattere; per la precisione da due giorni. Non l'avevo mai vista con così tanta voglia di saltare come durante quel concorso: se a casa era tranquilla e saltava gli ostacoli senza fretta, eccetto se si esaltava, in gara si trasformava e diventava iperattiva, tanto che facevo fatica a trattenerla e guidarla.
Mi spostai davanti al suo muso. <<Tu dici che vinceremo?>> le chiesi con un sorriso.
Alzò fiera la testa. <<Si?>>
Nitrì piano.
<<Vinceremo?>>
Annuì col capo nitrendo.
<<E allora vinceremo!>> esclamai ridendo assieme a lei.
Qualche minuto dopo sentii un finto colpo di tosse fuori dal box. Dorinne si voltò di scatto e si irrigidì immediatamente, iniziando a tremare leggermente.
Non capendo il suo comportamento, volsi anch'io lo sguardo fuori. Una ragazza, che poteva avere al massimo 25 anni, su una sedia a rotelle, i capelli biondo cenere e gli occhi grigi, guardava me e Dorinne con le mani davanti alla bocca e gli occhi lucidi.
Non capivo... chi era quella ragazza? Perché ci guardava in quel modo?
<<Dorinne...>> sussurrò.
Notai con sconcerto che la cavalla tremava sempre più violentemente e non staccava gli occhi da lei.
<<Dorinne, amica mia... ti prego, avvicinati>>
E Dorinne avanzò, fermandosi davanti al suo viso, esitante. La ragazza tese lentamente una mano e, dopo che la cavalla gliel'ebbe annusata, gliela posò sulla fronte, guardandola negli occhi.
Scorsi con stupore una lacrima scendere lungo la guancia della cavalla, che chiuse gli occhi e si strofinò contro la ragazza. Lei sorrise, iniziando a piangere. <<Mi sei mancata moltissimo, Dorinne>>
Mi sentii un po' esclusa, ma era evidente che quella ragazza aveva un legame profondo con Dorinne, così non me la presi più di tanto. L'unica cosa che non capivo era: chi era quella ragazza?
"Non sarà mica..." pensai spalancando gli occhi.
Si voltò verso di me, asciugandosi le lacrime. <<Tu devi essere Camilla... scusa se piombo qui così all'improvviso, ma non ce la facevo più: rivedere Dorinne è stata un'emozione grandissima, e sono felice che abbia trovato qualcuno che si prenda cura di lei>> mi sorrise.
<<Tu sei...>> non terminai la frase, lasciandola in sospeso.
<<Mauro mi ha detto di averti raccontato la storia di Dorinne. Si, hai capito bene; io sono Lisa>>

Una Cavalla Difficile {Wattys2017}Onde as histórias ganham vida. Descobre agora